• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/02855 il polo chimico dell'area cosiddetta dell'ex Montedison figura nell'elenco dei siti contaminati sul territorio lombardo per «sversamenti e scarico abusivo di rifiuti nel suolo e nel...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02855presentato daCATALANO Ivantesto diGiovedì 5 dicembre 2013, seduta n. 132

CATALANO, DA VILLA, LOREFICE e SEGONI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
il polo chimico dell'area cosiddetta dell'ex Montedison figura nell'elenco dei siti contaminati sul territorio lombardo per «sversamenti e scarico abusivo di rifiuti nel suolo e nel sottosuolo»;
la zona della valle dell'Olona al suo interno presenta quindi forti criticità in termini di inquinamento delle falde acquifere, dell'aria e del suolo;
in particolare, le acque del fiume Olona sono caratterizzate da un'alta concentrazione di liquami e rifiuti industriali: risulterebbe agli interroganti che le industrie oltrepasserebbero i relativi limiti per lo scarico fissati per legge grazie a deroghe concesse dalla provincia di Varese;
il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale), anche in recepimento della direttiva quadro 2000/60/CE in materia di acque, norma la classificazione dello stato ecologico dei corpi idrici (già stato ecologico dei corsi d'acqua – SECA – ex decreto legislativo n. 152 del 1999) e pone i traguardi e gli obiettivi di tutela delle acque per il territorio nazionale;
il risanamento del bacino idrico del fiume Olona, e dell'intera area in questione, è fondamentale per la tutela della salute dei cittadini, lo sviluppo economico, imprenditoriale, agricolo e sociale;
l'Olona è inserito nella rete di monitoraggio operativo per i corpi idrici a rischio e l'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente ha classificato il suo stato ecologico come «pessimo»;
il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 febbraio 2013 «Approvazione del Piano di gestione del distretto idrografico Padano» ha stabilito le date del 21 dicembre 2008 come termine ultimo per il raggiungimento dello stato «sufficiente» e del 2027 per il raggiungimento dello stato «buono»;
la Commissione europea, in forza dell'articolo 258 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, ha aperto nei confronti dell'Italia la procedura di infrazione n. 2009/2034 per l'applicazione degli articoli 3, 4, 5 e 10 della direttiva del Consiglio 91/271/CEE, del 21 maggio 1991, concernente il trattamento delle acque reflue urbane, ai cui obblighi avrebbe dovuto ottemperare entro il 31 dicembre 1998;
è necessario conseguire la classificazione di corpo idrico «buono» entro il 2027, anche in considerazione della procedura di infrazione in itinere;
la commissione regionale Lombardia per la valutazione di impatto ambientale ha espresso parere sfavorevole in ordine alla compatibilità ambientale del «progetto di impianto di trattamento chimico, fisico e biologico di rifiuti speciali liquidi pericolosi e non pericolosi» proposto dalla società Eicon Italy S.r.l. nel comune di Castellanza –:
se non intenda assumere ogni iniziativa di competenza, in collaborazione con gli enti territoriali interessati, ai fini dell'adempimento degli obblighi contenuti nella direttiva succitata. (4-02855)