• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/02804 MORONESE, NUGNES, PUGLIA, SANTANGELO, MANGILI, DONNO, GAETTI, CAPPELLETTI, LEZZI, BERTOROTTA, PAGLINI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell'economia e delle finanze -...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-02804 presentata da VILMA MORONESE
mercoledì 27 aprile 2016, seduta n.616

MORONESE, NUGNES, PUGLIA, SANTANGELO, MANGILI, DONNO, GAETTI, CAPPELLETTI, LEZZI, BERTOROTTA, PAGLINI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell'economia e delle finanze - Premesso che la legge 28 dicembre 2015, n. 208 (legge di stabilità per il 2016), entrata in vigore il 1° gennaio 2016, prevede all'articolo 1, comma 475, che «Nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, è istituito un fondo con una dotazione di 150 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016 e 2017, finalizzato ad interventi di carattere economico, sociale e ambientale nei territori della terra dei fuochi e, nel limite massimo di 3 milioni di euro per ciascun anno considerato, di bonifica del sito inquinato dell'ex area industriale "Isochimica". Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono individuati gli interventi e le amministrazioni competenti cui destinare le predette somme. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare con propri decreti le occorrenti variazioni di bilancio»;

considerato che:

approvando in 5a Commissione permanente (Programmazione economica, bilancio) l'emendamento 27.94, a prima firma della sen. Moronese nella fase di esame dell'atto Senato 2111, è stato inserito il riferimento ai 90 giorni, in modo da garantire tempi certi per l'emanazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri;

tale termine decorrente dalla data di entrata in vigore della legge è scaduto il 1° aprile 2016;

da "Il Mattino" del 22 aprile 2016 si apprende che il presidente della Giunta regionale campana Vincenzo De Luca ha dichiarato di essere in attesa «del decreto del Ministero dell'economia che sbloccherà i 70 milioni che ci consentiranno di firmare i contratti per l'avvio dei lavori di rimozione delle ecoballe». De Luca avrebbe confermato il timing della fine di aprile «per il trasferimento delle prime decine di migliaia di ecoballe fuori regione. L'obbiettivo resta quello di liberare entro 2-3 anni l'intera Campania»;

la rivista on line "InChiostro" del 21 aprile riporta che «A bloccare il flusso di denaro da Palazzo Chigi a Palazzo Santa Lucia è un decreto di accredito a firma del ministero dell'economia e delle finanze, necessario a sbloccare la prima tranche, i primi 70 milioni di euro. Il presidente della Regione Vincenzo De Luca lancia un appello al premier Renzi per accelerare le procedure della firma. "I tir per il prelievo delle balle inizieranno ad arrivare a fine aprile, dobbiamo affidare i cantieri e senza la firma del contratto con gli anticipi delle risorse tutto rischia di bloccarsi"»;

considerato inoltre che:

risulta agli interroganti che ad oggi tale decreto non sarebbe stato adottato e di conseguenza nessun intervento risulterebbe avviato per la "terra dei fuochi";

la Corte di giustizia europea, con sentenza del 16 luglio 2015 nella causa C 653/13, ha condannato la Repubblica italiana, con riferimento alla gestione dei rifiuti in Campania, per non aver adottato tutte le misure necessarie previste per l'esecuzione della sentenza Commissione/Italia (C 297/08, EU: C:2010:115), con una penalità di 120.000 euro per ciascun giorno di ritardo nell'attuazione delle misure necessarie per conformarsi alla sentenza, a partire dalla data della pronuncia della sentenza e fino alla completa esecuzione. Inoltre la Corte ha condannato l'Italia a versare alla Commissione una somma forfettaria di 20 milioni di euro,

si chiede di sapere:

quali siano le motivazioni che giustifichino il ritardo nell'adozione del decreto;

quali azioni si intendano intraprendere per garantire tempi certi di attuazione alla luce delle ingenti sanzioni inflitte dall'Europa alla Repubblica italiana;

quali iniziative, anche di carattere normativo, intenda intraprendere il Governo per risolvere il problema della mancata adozione dei decreti attuativi nel rispetto dei tempi previsti.

(3-02804)