Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE
Atto a cui si riferisce:
S.3/02817 VALDINOSI, VACCARI, ORRU', BERTUZZI, BROGLIA, COLLINA, GUERRA, IDEM, LO GIUDICE, MIGLIAVACCA, PAGLIARI, PIGNEDOLI, PUGLISI, SANGALLI, PUPPATO, FAVERO, ANGIONI, SOLLO, FABBRI, CUCCA,...
Atto Senato
Interrogazione a risposta orale 3-02817 presentata da MARA VALDINOSI
martedì 3 maggio 2016, seduta n.619
VALDINOSI, VACCARI, ORRU', BERTUZZI, BROGLIA, COLLINA, GUERRA, IDEM, LO GIUDICE, MIGLIAVACCA, PAGLIARI, PIGNEDOLI, PUGLISI, SANGALLI, PUPPATO, FAVERO, ANGIONI, SOLLO, FABBRI, CUCCA, GIACOBBE, SPILABOTTE, ASTORRE, ALBANO - Al Ministro dello sviluppo economico - Premesso che:
il settore postale è stato interessato negli ultimi anni da profondi cambiamenti e molti territori sono stati oggetto di una profonda riorganizzazione del servizio, che ha visto, talvolta, la chiusura di piccole realtà considerate non più concorrenziali;
in molte zone del Paese è stata condotta un'incisiva riorganizzazione del servizio di consegna della corrispondenza; ad esempio, Poste italiane SpA ha avviato, in via sperimentale, in numerosi comuni dell'Emilia-Romagna e della Sicilia, una modalità di consegna "a scacchiera";
considerato che:
il tema di una partecipata riorganizzazione del servizio è stato più volte portato all'attenzione del Governo, sia da parte delle istituzioni locali, che dagli stessi rappresentati in Parlamento;
in particolare, come si evince dalla risposta all'atto di sindacato ispettivo 2-00244, presentato in Senato il giorno 11 febbraio 2015, l'implementazione delle procedure di riorganizzazione del servizio di consegna della posta sarebbe stata oggetto di preventiva comunicazione agli enti locali interessati da rendersi ai sindaci;
nonostante ciò, delle nuove modalità di consegna "a scacchiera", che in Emilia-Romagna sono state avviate da inizio febbraio 2016 si è avuta notizia soltanto dopo le segnalazioni degli abbonati a un periodico e nessuna comunicazione è stata data ai sindaci e ai cittadini;
rilevato che per quanto risulta agli interroganti:
a livello locale si è riscontrato un forte deficit di comunicazione e condivisione delle strategie, sia con gli enti locali, sia con gli utenti;
gli interroganti sono venuti a conoscenza del fatto che, in quasi tutti i centri di distribuzione, il meccanismo non funziona e le giacenze di posta si stanno accumulando, in particolare nei centri più densamente abitati;
i quotidiani nelle zone dei Comuni regolati non potranno che essere distribuiti a giorni alterni;
peraltro, secondo quanto comunicato precedentemente da Poste italiane, la riorganizzazione del sistema di consegna doveva riguardare in Italia 15 milioni di cittadini, ma solo nei comuni con meno di 30.000 abitanti e una densità inferiore a 200 abitanti per chilometro quadrato;
considerato infine che la popolazione coinvolta sta vivendo un momento di profondo disagio e numerosi sindaci stanno interpellando i parlamentari per sollecitare interventi,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non ritenga di dover intervenire, al di là delle prerogative di controllo sul servizio universale affidate ad AGCOM (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni), per far sì che venga salvaguardato il ruolo dell'azienda, fondato su un profondo rapporto con il territorio e che venga tutelato il diritto degli utenti e delle comunità locali ad un effettivo e puntuale servizio.
(3-02817)