• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/02815 BISINELLA - Al Ministro dell'interno - Premesso che: il 26 aprile 2016, la Regione Veneto ha comunicato di aver commissariato l'Ipab "Cesana Malanotti" di Vittorio veneto (Treviso),...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-02815 presentata da PATRIZIA BISINELLA
martedì 3 maggio 2016, seduta n.619

BISINELLA - Al Ministro dell'interno - Premesso che:

il 26 aprile 2016, la Regione Veneto ha comunicato di aver commissariato l'Ipab "Cesana Malanotti" di Vittorio veneto (Treviso), istituzione pubblica di assistenza e beneficenza, sciogliendo l'organo di governo dell'istituto e nominando come commissario straordinario l'avvocato Enrico Specchio, dirigente responsabile del settore Demanio e patrimonio della Regione;

l'assessore regionale per le politiche sociali Manuela Lanzarin ha sottolineato, comunicando lo scioglimento dell'ente, che la decisione presa dalla Regione «è la naturale conseguenza delle gravi irregolarità nella gestione amministrativa emerse ininterrottamente in questi anni, ma è anche la soluzione auspicata dalla maggioranza del consiglio di amministrazione, compreso il presidente»;

la nomina del nuovo consiglio di amministrazione dell'ente sarebbe dovuta avvenire il 5 maggio 2016: in base allo statuto, il sindaco di Vittorio veneto Roberto Tonon, espressione del Partito democratico, avrebbe dovuto nominare i 5 componenti, che poi avrebbero a loro volta nominato il presidente, per il cui ruolo il primo cittadino aveva già indicato un nome;

nelle scorse settimane, secondo quanto riferito all'interrogante dallo stesso sindaco, il consiglio di amministrazione dell'istituto aveva proposto di modificare lo statuto con una delibera in cui si stabilisce che i membri del direttivo vengano nominati 2 dal primo cittadino vittoriese, 2 dal Comune di San Vendemiano ed uno dal direttore generale dell'Ulss 7;

contro questa delibera l'amministrazione comunale di Vittorio veneto presenterà ricorso al Tar, ritenendo che la città non possa essere depauperata del diritto di esprimere il consiglio di amministrazione, in quanto l'ente, sottolinea il primo cittadino, era stato creato con lasciti per le parrocchie di Vittorio veneto e quindi il controllo ed i benefici dell'attività dell'ente stesso sarebbero già dalla sua costituzione destinati ai cittadini vittoriesi;

l'amministrazione comunale intende presentare ricorso al Tar anche contro il commissariamento dell'istituto, rilevando come anomalo il fatto che l'ente venga commissariato a pochi giorni dal rinnovo naturale del consiglio di amministrazione, considerato invece che, come sottolineato dalla stessa Regione Veneto nella nota in cui annuncia il commissariamento, la presunta cattiva gestione dell'ente sarebbe perdurata per anni;

anche la Cgil, prendendo in esame il caso, ha espresso la propria perplessità, sottolineando che «se le gravi irregolarità sussistono è incomprensibile che il cda sia rimasto in carica fino ad ora»;

l'amministrazione comunale di Vittorio veneto ha richiesto in più occasioni al presidente dell'istituto di recarsi in consiglio comunale per esporre la situazione dell'ente, ma la richiesta non è mai stata esaudita,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza della grave situazione riferita a un ente pubblico di assistenza che ha per finalità il perseguimento dell'interesse di pubblica utilità della comunità vittoriese, e se non ritenga di avviare un accertamento per chiarire i ruoli e le motivazioni alla base delle scelte che hanno comportato il commissariamento dell'ente e le evidenti responsabilità di gestione emerse.

(3-02815)