• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/05735 COMAROLI - Al Ministro dell'economia e delle finanze - Premesso che: l'articolo 11, comma 2, del decreto-legge n. 66 del 2014, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 89 del 2014,...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-05735 presentata da SILVANA ANDREINA COMAROLI
martedì 3 maggio 2016, seduta n.619

COMAROLI - Al Ministro dell'economia e delle finanze - Premesso che:

l'articolo 11, comma 2, del decreto-legge n. 66 del 2014, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 89 del 2014, ha introdotto, a decorrere dal 1° ottobre 2014, ulteriori obblighi di utilizzo dei sistemi telematici per la presentazione dei modelli di pagamento F24, stabilendo che, a partire da suddetta data, tutti i contribuenti italiani non avrebbero più potuto recarsi ad uno sportello bancario per pagare imposte e tributi, con modello F24 di importo complessivo superiore a 1.000 euro, ma avrebbero dovuto farlo esclusivamente in via telematica. Ha, altresì, stabilito un'identica modalità anche per cifre inferiori, in presenza di compensazioni fra importi a debito e importi a credito;

le novità hanno interessato anche i privati titolari di partita IVA, per i quali le nuove disposizioni si sono aggiunte alle precedenti, contenute nei commi 49 e 49-bis dell'articolo 37 del decreto-legge n. 223 del 2006, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 248 del 2006, relativi all'obbligo di utilizzare modalità di pagamento esclusivamente telematiche, sia per il versamento delle imposte, dei contributi e dei premi, nonché delle entrate spettanti agli enti e alle casse previdenziali, che per la compensazione del credito IVA con importo superiore a 5.000 euro;

il pagamento con modello F24 cartaceo può essere effettuato soltanto nel caso i cui si debbano versare, senza utilizzo di crediti in compensazione, somme per un importo totale pari o inferiore a 1.000 euro e per gli F24 precompilati dall'ente impositore, per i versamenti rateali in corso e per l'utilizzo di crediti d'imposta fruibili in compensazione esclusivamente presso gli agenti della riscossione;

seppure il Governo abbia dichiarato che la ratio di tali disposizioni risiede in uno snellimento delle procedure e nell'agevolazione del contribuente che può, così, usufruire di servizi telematici gestibili anche autonomamente, la normativa ha invece creato caos e, paradossalmente, difficoltà per gli stessi contribuenti;

non si è infatti previsto un doppio canale di presentazione, telematico e cartaceo, al fine di non gravare nessuna fascia della popolazione che, per qualsiasi motivazione, sia impossibilitata all'utilizzo di tali strumenti telematici o che, anche semplicemente, voglia pagare allo sportello;

in molti casi, infatti, coloro che non sono in possesso di un terminale o coloro che non hanno le competenze basilari per utilizzarlo devono necessariamente ricorrere al servizio di un intermediario abilitato, per lo più professionisti, il cui costo è più elevato rispetto al prezzo del servizio di trasposizione telematica dal modello cartaceo finora fornito dagli intermediari della riscossione;

infatti, l'obbligatorietà del pagamento telematico per gli F24, con saldo superiore a 1.000 euro, tramite i servizi "F24 web" o "F24 online" o tramite i servizi di internet banking espone una parte della popolazione (di fascia anziana o meno abbiente o, semplicemente, non abile nell'uso di strumenti telematici) a difficoltà di tipo materiale, costringendola a ricorrere all'aiuto di un familiare, oppure, quando questo non sia possibile, al servizio a pagamento di un intermediario professionista, aumentando così ulteriormente gli oneri remunerativi a loro carico;

la normativa risulta ancora più irrazionale se si tiene conto che nell'ultima legge di stabilità per il 2016 (legge n. 208 del 2015), al comma 898 dell'articolo 1, si è previsto l'innalzamento della soglia limite per la circolazione del contante da 1.000 a 3.000 euro, insieme al quale non è stato però previsto un uguale innalzamento per il pagamento di imposte e tributi tramite modello F24,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno rivedere, nell'ambito delle proprie competenze, le disposizioni riguardanti l'obbligo di trasmissione telematica nel caso di presentazione di modelli F24 a saldo zero, che obbliga il contribuente a pagare, ingiustamente, un servizio bancario anche per le compensazioni pari a zero, oltre al compenso dovuto al professionista, a cui spesso deve rivolgersi;

se non ritenga opportuno rimodulare, nell'ambito delle proprie competenze, le disposizioni citate nelle parti in cui queste prevedono il pagamento esclusivamente telematico per i modelli F24, con saldo superiore ai 1.000 euro, in modo da prevedere, a favore dei privati cittadini, senza partita IVA, l'estensione dell'obbligo dei pagamenti tramite modello F24 telematico, solo nei casi in cui l'importo superi i 3.000 euro e quindi, nei casi in cui tale importo risulta inferiore a tale limite, concedere la possibilità di effettuare pagamenti con modello F24 cartaceo.

(4-05735)