• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
S.0/02287/002/ ... in sede di esame del disegno di legge n. 2287, recante "Disciplina del cinema, dell'audiovisivo e dello spettacolo e deleghe al Governo per la riforma normativa in materia di attività...



Atto Senato

Ordine del Giorno 0/2287/2/07 presentato da ROSETTA ENZA BLUNDO
martedì 3 maggio 2016, seduta n. 273

Il Senato,
in sede di esame del disegno di legge n. 2287, recante "Disciplina del cinema, dell'audiovisivo e dello spettacolo e deleghe al Governo per la riforma normativa in materia di attività culturali",
premesso che:
il comma 2 dell'articolo 1 del provvedimento in esame sancisce che, in attuazione dell'articolo 117, terzo comma, della Costituzione "la presente legge detta i princìpi fondamentali dell'intervento pubblico a sostegno del cinema, dell'audiovisivo e dello spettacolo dal vivo in quanto attività di rilevante interesse generale che contribuiscono alla definizione dell'identità nazionale e alla crescita civile, culturale ed economica del Paese";
considerato che:
l'industria cinematografica italiana attraversa ormai da molti anni una crisi molto seria, che ne mette seriamente a rischio la qualità del prodotto. Attualmente, infatti, l'industria cinematografica italiana è essenzialmente rappresentata dal duopolio Medusa e Rai Cinema, alle quali si affianca una miriade di case produttrici di piccole dimensioni, impegnate nella produzione di un volume importante di film cosiddetti low budget, spesso di discutibile qualità; tale situazione favorisce la permeabilità delle nostre sale cinematografiche da parte delle produzioni straniere: secondo, infatti, i dati 2015 diffusi dall'Associazione nazionale industrie cinematografiche audiovisive e multimediali (ANICA) la quota di mercato del cinema italiano è passata dal 27,76 per cento del 2014 al 21,35 per cento del 2015. Di contro, si registra un incremento sostanziale, compreso fra il 49,65 per cento del 2014 e il 60,1 per cento del 2015 della quota di mercato del cinema statunitense, oltre che di quella inglese e francese, anche se con percentuali più contenute;
valutato che:
anche in passaggi ulteriori del provvedimento in esame si fa espressamente riferimento alla necessità di sostenere e valorizzare l'industria cinematografica italiana; si veda, ad esempio, la lettera b) al comma 1 dell'articolo 3 in cui si precisa che: "l'intervento pubblico a sostegno del cinema e dell'audiovisivo favorisce il consolidarsi dell'industria cinematografica italiana nei suoi diversi settori", e quindi, poco oltre, alla lettera h) del medesimo comma in cui si "riserva particolare attenzione alla scrittura, progettazione, preparazione, produzione, post-produzione, promozione, distribuzione e programmazione dei prodotti cinematografici e audiovisivi italiani";
risulta, infine, viepiù importante - nella medesima ottica - quanto stabilito nel comma 1 dell'articolo 28, in cui "lo Stato favorisce un pieno ed equilibrato sviluppo del mercato cinematografico impedendo il formarsi di fenomeni distorsivi della concorrenza, nei settori della produzione, distribuzione, programmazione e dell'esercizio cinematografico, anche al fine di agevolare la diffusione capillare delle opere cinematografiche con particolare riferimento a quelle europee e nazionali";
considerato inoltre che:
il sostegno all'industria cinematografica nazionale passa anche dalla valorizzazione dei nostri produttori indipendenti e dal riconoscimento del loro lavoro e delle loro produzioni, anche alla luce di quanto stabilito all'articolo 31 del disegno di legge che delega il Governo a realizzare una "Riforma della promozione delle opere europee e italiane da parte dei fornitori di servizi di media audiovisivi" che sia in grado di introdurre procedure più trasparenti in materia di programmazione di opere audiovisive italiane ed europee, rafforzi la concorrenza e favorisca una distribuzione del valore dei diritti di sfruttamento delle opere maggiormente equa, anche mediante appositi accordi tra i fornitori di servizi media audiovisivi e i produttori indipendenti;
impegna il Governo:
a prevedere un efficace programma di promozione e valorizzazione della produzione cinematografica italiana, anche attraverso la fissazione per le multisala cinematografiche di un obbligo di proiezione nell'intera giornata di almeno il 50 per cento di film e produzioni italiane e/o europee;
ad adottare misure stringenti, anche di carattere normativo, che favoriscano concretamente, in prospettiva concorrenziale, la diffusione di film e opere cinematografiche indipendenti, nazionali ed europee, da parte dei fornitori di servizi media audiovisivi operanti su frequenze terrestri o satellitari.
(0/2287/2/7)
BLUNDO, SERRA, MONTEVECCHI