• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/08603    con l'interrogazione a risposta immediata in commissione n. 5-08556 presentata dalla prima firmataria del presente atto segnalavano diverse criticità inerenti alla trasparenza degli...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08603presentato daRICCIATTI Laratesto diLunedì 9 maggio 2016, seduta n. 620

   RICCIATTI, FERRARA, AIRAUDO, MARTELLI, PLACIDO, COSTANTINO, QUARANTA, FAVA, DURANTI, PIRAS, DANIELE FARINA, SANNICANDRO, MELILLA, SCOTTO e FRATOIANNI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   con l'interrogazione a risposta immediata in commissione n. 5-08556 presentata dalla prima firmataria del presente atto segnalavano diverse criticità inerenti alla trasparenza degli appalti ed a una perdurante situazione di «caporalato» nello stabilimento Fincantieri di Ancona;
   nella suddetta interrogazione veniva chiesto al Governo quali iniziative di competenza intendesse adottare al fine di intervenire sulle criticità dello stabilimento Fincantieri di Ancona illustrate;
   in data 4 maggio 2016, in Commissione attività produttive, veniva fornita una risposta che, oltre a riepilogare i passaggi più significativi della vicenda, riferiva di una riunione tenutasi in data 12 aprile 2016, alla quale hanno preso parte il sindaco di Ancona, l'organizzazione sindacale FIOM CGIL, l'assessore alle attività produttive del comune, i comandanti provinciali dell'Arma dei carabinieri e della Guardia di finanza, i direttori provinciali del lavoro, il dirigente del servizio SPAL (sistema politiche attive del lavoro) e i rappresentanti della RSU FIOM di Fincantieri Ancona;
   nel corso dell'incontro sono state analizzate tali criticità e alcune misure «al fine di adottare iniziative più efficaci per porre fine alle problematiche che interessano lo stabilimento» Fincantieri di Ancona;
   l'azienda, che ha partecipato all'incontro per il tramite del direttore relazioni istituzionali e del direttore del personale della sede di Ancona, ha «manifestato la disponibilità a fornire con cadenza periodica l'elenco delle Ditte appaltatrici operanti, per svolgere attività di vigilanza con il coinvolgimento degli enti interessati (INPS, INAIL, Ispettorato del lavoro, ASUR)»;
   tale misura, in particolare, pur essendo un necessario primo passo verso una maggiore trasparenza in ordine ai rapporti di lavoro che intercorrono tra società appaltante, appaltatori e subappaltatori, non pare, ad avviso degli interroganti, essere sufficiente a contrastare i fenomeni già illustrati nel precedente atto di sindacato ispettivo, qui richiamato. Tra le criticità di maggiore rilevanza vi è, infatti, a giudizio degli interroganti la difficoltà concreta di valutare se le ore di lavoro svolte dai dipendenti delle ditte appalto e subappalto siano tutte effettivamente retribuite, o se siano soggette a pratiche quali la monetizzazione di ferie, permessi, Tfr, tredicesime, trasferte, rimborsi e spese fittizi, con possibili fenomeni di evasione ed elusione fiscale e contributive dovute alle «paghe globali»;
   la FIOM CGIL ha, inoltre, più volte segnalato come, a livello più generale, in Fincantieri gli appalti siano prevalenti rispetto alle attività svolte direttamente dall'azienda, aggiungendo come spesso il tipo di occupazione generata da questa modalità organizzativa sia «priva di diritti e sottopagata», sollecitando una riduzione di tale modalità di gestione del lavoro accompagnata da norme di controllo più stringenti (nota stampa FIOM nazionale, 3 maggio 2016);
   l'organizzazione sindacale FIOM nell'ambito del tavolo di confronto già richiamato, ha proposto un protocollo di trasparenza al fine di monitorare le «timbrature» dei lavoratori delle ditte appaltatrici, attualmente non accessibili –:
   se siano previsti ulteriori tavoli di confronto tra organizzazioni sindacali, azienda ed istituzioni, sulla scorta di quello citato in premessa, al fine di mantenere un monitoraggio costante, con attività di confronto e verifica permanente, sulla situazione del cantiere di Ancona, così come sugli altri con maggior carico di lavoro, quali Monfalcone, Marghera, e Sestri;
   in caso affermativo, se i Ministri interrogati siano già in grado di fornire un calendario di massima degli incontri previsti o in previsione;
   se non ritengano opportuno valutare se sussistano i presupposti per l'istituzione di presidi permanenti degli uffici con funzioni ispettive presso i cantieri citati e per il monitoraggio delle «timbrature» dei lavoratori che operano per ditte in regime di appalto e subappalto. (5-08603)