• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/02854 ORELLANA - Al Ministro dell'interno - Premesso che: in Italia, molte scuole vengono utilizzate come seggi elettorali durante le consultazioni elettorali, siano esse a carattere...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-02854 presentata da LUIS ALBERTO ORELLANA
martedì 17 maggio 2016, seduta n.627

ORELLANA - Al Ministro dell'interno - Premesso che:

in Italia, molte scuole vengono utilizzate come seggi elettorali durante le consultazioni elettorali, siano esse a carattere nazionale, sia nel caso di elezioni amministrative locali (regionali, provinciali, comunali) sia per le consultazioni referendarie;

in tali casi, i diversi sindaci, assumendo poteri prefettizi, individuano con propria ordinanza gli edifici scolastici dove insediare i vari seggi elettorali;

nell'anno in corso, 2016, le scuole hanno dovuto interrompere la regolare attività didattica in occasione del referendum del 17 aprile e torneranno a sospenderla per le amministrative di giugno (nei Comuni in cui sono previste votazioni per l'elezione dei sindaci) e per il referendum costituzionale di ottobre;

l'Associazione nazionale presidi già in passato aveva stigmatizzato "i giorni rubati alla didattica" con gli insegnanti costretti ad interrompere i programmi per consentire il regolare svolgimento delle elezioni; Giorgio Rembado, presidente dell'Associazione ha riferito in proposito al quotidiano "il Fatto Quotidiano": "Hanno ragione i colleghi che lamentano questa sottrazione di giornate perché si toglie il diritto all'istruzione ai nostri ragazzi. Ci sono altri uffici pubblici che potrebbero essere presi in considerazione. Le scuole sono un patrimonio edilizio più comodo e diffuso ma andrebbe fatta un'anagrafe degli edifici pubblici e si troverebbero altre sedi. Questa proposta di buon senso che arriva dai presidi non è mai stata presa seriamente in considerazione perché richiede un concerto dei ministeri. La politica tende a dare maggiore importanza al voto piuttosto che al diritto all'istruzione" (articolo di Alex Corlazzoli del 5 aprile 2016);

come riportato dagli organi di stampa, anche i genitori, in particolar modo quelli degli alunni che frequentano le scuole dell'infanzia e primaria, lamentano i disagi derivanti dall'interruzione delle lezioni scolastiche in concomitanza con le consultazioni elettorali e referendarie, che costringe molti di loro a doversi assentare dal posto di lavoro o a sostenere spese extra per la gestione dei figli;

i disagi per l'utilizzo degli edifici scolastici quali sedi per i seggi elettorali sono ancora più accentuati in un Paese come il nostro dove le consultazioni politiche, amministrative e referendarie si susseguono con estrema frequenza,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza delle problematiche esposte;

se non ritenga opportuno accogliere le istanze dell'Associazione nazionale presidi, prevedendo un'anagrafe degli edifici pubblici, così da individuare sedi più opportune dove insediare i seggi elettorali, in alternativa agli edifici scolastici, in modo da non ledere il diritto all'istruzione degli studenti;

se non ritenga opportuno escludere in primis le scuole dell'infanzia e le scuole primarie dall'elenco degli edifici utilizzati come seggi elettorali, per non creare disagi alle famiglie di bambini che sono in una fascia di età per cui richiedono ancora assistenza.

(3-02854)