• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/01345 CAPPELLETTI, PEPE, CAMPANELLA, GIROTTO, LUCIDI, NUGNES, CASTALDI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dello sviluppo economico, dell'ambiente e della tutela del...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-01345 presentata da ENRICO CAPPELLETTI
mercoledì 11 dicembre 2013, seduta n.149

CAPPELLETTI, PEPE, CAMPANELLA, GIROTTO, LUCIDI, NUGNES, CASTALDI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dello sviluppo economico, dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, della salute e dell'economia e delle finanze - Premesso che:

l'aumento della produzione delle sostanze inquinanti e l'utilizzo di risorse naturali sono argomenti particolarmente sentiti dalla società odierna;

dimostrazione di questa crescente sensibilità ambientale è la maggiore richiesta, da parte dei consumatori, di un miglioramento dello standard di vita attraverso tecnologie sempre più evolute e che, tuttavia, rispettino l'ambiente;

la risposta a tale domanda è evidente, sia dal punto di vista delle imprese, che sempre più numerose accedono al mercato dei "prodotti verdi", sia dal punto di vista nazionale e comunitario con lo sviluppo di politiche economiche e sociali orientate verso la tutela ambientale;

l'Unione europea, nell'ambito del quinto programma d'azione, ha introdotto l'Ecolabel come strumento innovativo di gestione ambientale;

Ecolabel UE (regolamento (CE) n. 66/2010) è il marchio dell'Unione europea di qualità ecologica che premia i prodotti e i servizi migliori dal punto di vista ambientale, che possono così diversificarsi dai concorrenti presenti sul mercato, mantenendo elevati standard prestazionali;

scopo del sistema Ecolabel UE è quello di incoraggiare le aziende a progettare prodotti che rispettino l'ambiente durante l'intero loro ciclo di vita e a dare ai consumatori la possibilità di fare scelte di acquisto consapevoli ed affidabili dal punto di vista del rispetto dell'ambiente;

i prodotti Ecolabel UE sono beni di consumo e servizi di uso comune presenti in tutti gli Stati membri dell'Unione e l'etichetta relativa attesta che il prodotto (o il servizio) ha un ridotto impatto ambientale nel suo intero ciclo di vita;

considerato, inoltre, che:

la concessione all'utilizzo del marchio Ecolabel UE è approvata ufficialmente da un organismo indipendente e si rende visibile mediante l'uso del logo specifico che lo distingue dalle altre etichette ecologiche;

in Italia l'organismo competente per il rilascio del marchio Ecolabel UE è rappresentato dalla sezione Ecolabel del comitato Ecolabel-Ecoaudit;

il decreto ministeriale n. 413 del 1995 stabilisce le norme per l'istituzione ed il funzionamento del comitato per l'Ecolabel e l'Ecoaudit;

il comitato si avvale del supporto tecnico dell'Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) che svolge l'attività di interazione con il richiedente nel corso del procedimento istruttorio per la concessione, il rinnovo e/o l'estensione di una licenza e inoltre espleta le necessarie verifiche ispettive;

l'iter di istruttoria, come detto, è disciplinato dal decreto ministeriale n. 413 del 1995 che stabilisce una durata di 60 giorni per l'esame della documentazione da parte dell'Ispra dal momento di ricevimento della domanda. Il comitato Ecolabel-Ecoaudit deve deliberare entro 30 giorni dal ricevimento del parere dell'Ispra;

il comitato è composto dal presidente e da un vicepresidente nonché da 12 membri nominati con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di cui 4 designati dallo stesso Ministro, 4 dal Ministro dello sviluppo economico, 2 dal Ministro della salute e 2 dal Ministro dell'economia e delle finanze;

l'ultimo comitato è decaduto nel luglio 2013 e il nuovo non è ancora stato nominato, pertanto numerose aziende non possono utilizzare il marchio Ecolabel UE, pur avendo concluso positivamente la verifica di conformità del prodotto ai criteri imposti dal marchio Ecolabel, in quanto manca la necessaria delibera,

si chiede di sapere:

se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti;

quali iniziative intenda assumere per consentire alle aziende di utilizzare, avendone diritto, il marchio dell'Unione europea che costituisce un importante elemento distintivo, sinonimo di prodotto di elevata qualità che risponde a criteri di eccellenza ambientale e prestazionale;

quali interventi urgenti intenda intraprendere per scongiurare la perdita di competitività delle aziende italiane, a seguito della grave negligenza nella mancata nomina del comitato;

a chi siano attribuibili le responsabilità dei ritardi, che comportano per le imprese italiane l'impossibilità di dare risposte puntuali alle esigenze del mercato;

quali siano i motivi per cui non si sia provveduto tempestivamente alla nomina del nuovo comitato;

se non intenda prevedere forme di risarcimento a favore delle aziende che, dopo non pochi investimenti di tempo e di risorse, hanno ottenuto il parere tecnico favorevole dell'Ispra, ma non hanno potuto utilizzare il marchio a causa della mancata nomina del comitato Ecolabel-Ecoaudit.

(4-01345)