• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/05807 BATTISTA - Al Ministro dell'interno - Premesso che: Sacrofano, città in provincia di Roma, è già nota alle cronache giudiziarie: il suo nome, infatti, si trova nelle carte...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-05807 presentata da LORENZO BATTISTA
martedì 17 maggio 2016, seduta n.627

BATTISTA - Al Ministro dell'interno - Premesso che:

Sacrofano, città in provincia di Roma, è già nota alle cronache giudiziarie: il suo nome, infatti, si trova nelle carte dell'inchiesta di "Mafia capitale" che da quasi 2 anni ha permesso l'arresto di oltre 50 persone dell'hinterland romano nonché numerosi indagati;

a seguito delle stesse indagini, è stato ricostruito un sistema malavitoso cui oggi viene data una rilevanza non solo processuale ma anche sociale: in particolare, nelle carte della magistratura, Sacrofano, paese di residenza dell'ex terrorista nero Massimo Carminati, è descritta come strategica per il "mondo di mezzo";

ad avvalorare il sospetto di infiltrazioni mafiose nel Comune, il sindaco di Sacrofano, Tommaso Luzzi, risulta essere indagato per associazione mafiosa a seguito di intercettazioni telefoniche richieste dagli inquirenti;

già nel mese di agosto 2015, nel corso del Comitato per l'ordine e la sicurezza, il prefetto di Roma, Franco Gabrielli, aveva annunciato di proporre al Ministro in indirizzo lo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose;

tenuto conto che:

il decreto legislativo n. 267 del 2000 disciplina la procedura di scioglimento degli enti locali per infiltrazioni mafiose; in particolare, in base all'art. 143, lo scioglimento è disposto con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell'interno, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, al termine di un complesso procedimento di accertamento, effettuato dal prefetto competente per territorio attraverso un'apposita commissione di indagine;

nei mesi scorsi la commissione d'accesso aveva chiesto lo scioglimento del Comune, alla luce di alcuni sospetti che erano emersi. Ciò nonostante, il Ministero ha deciso di rimuovere solo alcuni dirigenti;

la relazione del presidente della commissione di accesso al Comune di Sacrofano, Antonio Tedeschi, audito in Commissione d'inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere nell'ambito dell'inchiesta su "Mafia capitale", è stata secretata; tuttavia, rimangono forti dubbi sulle decisioni assunte;

considerato che:

la presidente della Commissione d'inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, Rosy Bindi, commenta: "il monitoraggio del Comune di Sacrofano deve esser particolarmente penetrante e potrebbe portare ad ulteriori approfondimenti";

ad avviso dell'interrogante, il Comune andrebbe sciolto, perché palesemente implicato nel giro di uomini e affari di Mafia capitale e, quindi, esposto a infiltrazioni concrete;

non si può sottovalutare neanche che la Procura e la Direzione distrettuale antimafia continuano ad aprire fascicoli dai quali emergono pezzi corrotti di pubblica amministrazione e interessi criminali che, da più parti, provano ad inserirsi nell'economia di Roma,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non ritenga che sussistano le condizioni e i presupposti oggettivi, alla luce dei continui sviluppi dell'inchiesta di "Mafia capitale", e considerata anche la vigente normativa, per intraprendere iniziative di cui all'articolo 143 del decreto legislativo n. 267 del 2000.

(4-05807)