• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/05831 MORONESE, NUGNES, PUGLIA, GIARRUSSO, SANTANGELO, DONNO, MORRA, LEZZI, CASTALDI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti - Premesso che il...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-05831 presentata da VILMA MORONESE
mercoledì 18 maggio 2016, seduta n.629

MORONESE, NUGNES, PUGLIA, GIARRUSSO, SANTANGELO, DONNO, MORRA, LEZZI, CASTALDI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti - Premesso che il 24 aprile 2016 il Presidente del Consiglio dei ministri e la Regione Campania, condividendo la volontà di attuare una strategia di azioni sinergiche e integrate, miranti alla realizzazione degli interventi necessari per l'infrastrutturazione del territorio, la realizzazione di nuovi investimenti industriali, la riqualificazione e la reindustrializzazione delle aree industriali, e ogni azione funzionale allo sviluppo economico, produttivo e occupazionale del territorio regionale, hanno sottoscritto il patto per lo sviluppo della Regione Campania recante "Attuazione degli interventi prioritari e individuazione delle aree di intervento strategiche per il territorio";

considerato che:

l'articolo 2, comma 203, della legge n. 662 del 1996, prevede che "Gli interventi che coinvolgono una molteplicità di soggetti pubblici e privati e implicano decisioni istituzionali e risorse finanziarie a carico delle amministrazioni statali, regionali e delle province autonome nonché degli enti locali possono essere regolati sulla base di accordi";

si evidenzia che gli stessi accordi possono contenere indicazioni in merito a: a) le attività e gli interventi da realizzare; b) i tempi e le modalità di attuazione; c) i termini per gli adempimenti procedimentali; d) le risorse finanziarie occorrenti per la progettazione, realizzazione o completamento degli interventi; e) le procedure ed i soggetti responsabili per il monitoraggio e la verifica dei risultati;

il decreto legislativo n. 88 del 2011, e successive modifiche e integrazioni, definisce le modalità per l'individuazione e la realizzazione degli interventi, la destinazione e l'utilizzazione delle risorse aggiuntive, al fine di promuovere lo sviluppo economico e la coesione territoriale, rimuovendo gli squilibri socio-economici e amministrativi nel Paese;

considerato altresì che:

la Presidenza del Consiglio dei ministri, come si evince dal patto, intende attivare, d'intesa con la Regione, un processo di pianificazione strategica con l'obiettivo di: 1) assicurare la realizzazione degli interventi strategici e qualificanti per il territorio, monitorando ed accelerando l'attuazione degli interventi già in corso; 2) avviare gli interventi strategici già compresi nella piattaforma progettuale territoriale, anche attraverso lo snellimento dei processi tecnici ed amministrativi; 3) assicurare la progettazione di nuovi interventi considerati strategici per la specifica area territoriale;

il Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio, al fine di accelerare la realizzazione degli interventi infrastrutturali materiali e immateriali, assicurare la qualità di spesa, garantire il necessario coinvolgimento di tutti i soggetti implicati nel processo di pianificazione strategica, intende promuovere le misure di attuazione rafforzata degli interventi avvalendosi dell'Agenzia della coesione territoriale per il monitoraggio sistematico e continuo degli interventi e di Invitalia quale soggetto attuatore, salvo quanto demandato all'attuazione da parte dei concessionari di servizi pubblici, ai sensi della normativa vigente;

gli interventi infrastrutturali si pongono l'obiettivo di migliorare la mobilità per lo sviluppo delle imprese e dei territori, realizzare gli interventi su strade e ferrovie funzionali allo sviluppo economico con una finalità di coesione e pari accessibilità alle diverse aree regionali;

l'importo complessivo degli interventi previsti nel patto, nell'ambito dell'area infrastrutturale, ammonta ad oltre 3,517 miliardi euro;

considerato inoltre che:

con particolare riferimento alla mobilità per l'area napoletana, il 16 maggio 2016 è stato presentato il "Rapporto sulla mobilità nell'area napoletana" realizzato da Unione industriali di Napoli e Svimez (Associazione per lo sviluppo dell'industria nel Mezzogiorno);

si delinea un quadro delle principali infrastrutture previste, con l'indicazione per ciascuna opera degli importi stimati per la realizzazione, le risorse effettivamente disponibili, il fabbisogno residuo, gli eventuali importi programmati;

dall'analisi complessiva emerge un ammontare per la realizzazione di tutte le opere previste pari a 13,938 miliardi di euro, a fronte del quale vi sarebbe una disponibilità di 7,784 miliardi di euro (55,84 per cento). Il fabbisogno residuo è pari a ben 6,154 miliardi di euro, di cui solamente 526 milioni programmati a diverso titolo;

con riferimento alle singole opere, la situazione di maggiore incertezza riguarda le opere di competenza di Ferrovie dello Stato e RFI-Rete ferroviaria italiana, per le quali, a fronte di un importo complessivo pari a 5,720 miliardi di euro, vi è una disponibilità effettiva di soli 1,973 miliardi (34,50 per cento), con un fabbisogno residuo di 3,747 miliardi di euro, di cui programmati 208 milioni di euro;

la quasi totalità (5,205 miliardi di euro, pari al 91 per cento) dell'importo complessivo delle opere di competenza RFI riguarda la tratta campana della linea alta velocità-alta capacità Napoli-Bari, per la quale sono effettivamente disponibili solamente 1,666 miliardi di euro, con un fabbisogno residuo di ben 3,539 miliardi di euro;

considerato infine che, ad avviso degli interroganti:

dalla comparazione tra patto per lo sviluppo della Regione Campania ed il rapporto citato, si evince che il patto prende in esame un numero limitato di opere ed ha per oggetto solo un sottoinsieme di quelle prese in considerazione nel rapporto, come risulta anche dal fatto che i rispettivi importi relativamente agli interventi complessivamente intesi nell'ambito delle infrastrutture sono molto diversi: 3,517 miliardi di euro, di cui già assegnati 1,797 miliardi, nel patto, 13,938 miliardi di euro nel rapporto;

tuttavia, come si osserva nel rapporto: «il Patto riferisce le azioni in questione ad una "strategia di azioni sinergiche e integrate" certamente indispensabile e di cui da tempo si avverte la necessità, ma i cui contenuti non vengono delineati nel Patto stesso che si limita ad affermare che "la Presidenza del Consiglio dei Ministri intende attivare d'intesa con la Regione Campania un processo di pianificazione strategica". In sostanza è come se la "strategia" venisse assunta non come un a priori rispetto al quale modulare le azioni attuative, ma come l'esito ex post delle azioni stesse. Detto in altri termini, sembra affermarsi non una "politica di programmazione" ma una "logica del fare" che, in quanto tale, non dice quale sia l'assetto complessivo del territorio e delle sue componenti che si intende perseguire ad un determinato orizzonte temporale»;

confrontando, in particolare, 10 opere presenti in entrambi i documenti, il fabbisogno residuo totale nel rapporto viene indicato in 1,4 miliardi di euro e nel patto per la Campania in soli 383 milioni di euro. Il patto assegnerebbe minori risorse a diverse opere ad esempio: linea 6 della metropolitana, acquisto di materiale rotabile ferroviario, nodo ferroviario di Napoli,

si chiede di sapere:

quali iniziative il Governo intenda adottare, al fine di attivare il processo di pianificazione strategica per la Regione Campania e quali siano i tempi previsti;

come intenda supportare la Regione Campania nella realizzazione delle opere infrastrutturali;

se l'importo complessivamente rilevato dal rapporto in merito alle opere corrisponda al vero;

quali siano le motivazioni che giustificano uno scostamento tra gli importi contenuti nel piano e nel rapporto, seppure riferiti alle stesse opere;

se siano previste ulteriori fonti di finanziamento per la realizzazione delle infrastrutture stesse;

se ed in che modo intenda rendere noti i dati relativi ad un effettivo e puntuale monitoraggio delle risorse già stanziate o programmate.

(4-05831)