• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/05830 GIARRUSSO, CRIMI, BERTOROTTA, SANTANGELO, CAPPELLETTI, MORONESE, CASTALDI, LEZZI, DONNO, PAGLINI, PUGLIA - Al Ministro della giustizia - Premesso che, secondo quanto risulta agli...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-05830 presentata da MARIO MICHELE GIARRUSSO
mercoledì 18 maggio 2016, seduta n.629

GIARRUSSO, CRIMI, BERTOROTTA, SANTANGELO, CAPPELLETTI, MORONESE, CASTALDI, LEZZI, DONNO, PAGLINI, PUGLIA - Al Ministro della giustizia - Premesso che, secondo quanto risulta agli interroganti:

si apprende da "la Repubblica", cronaca di Palermo, del 28 ottobre 2015, che il Comune di Priolo Gargallo (Siracusa) è stato al centro di un'importante indagine della Procura della Repubblica di Siracusa denominata "Qualunquemente" che ha portato alla contestazione di numerosi reati tra cui l'associazione a delinquere, la concussione, l'abuso d'ufficio, il voto di scambio elettorale, il falso ideologico e materiale, la truffa aggravata e la violenza privata a carico del sindaco di Priolo Gargallo Antonello Rizza, del presidente del Consiglio comunale in carica Beniamino Scarinci, di un ex assessore per le politiche sociali, di 5 dirigenti del Comune, di 3 imprenditori, di un consulente nominato dal Comune, di un ex segretario comunale e di altri soggetti, per un totale di 19 indagati;

tra le condotte contestate vi è quella di avere distratto fondi pubblici, per circa 2 milioni di euro, che sarebbero stati erogati illecitamente in cambio di voti;

considerato che:

l'indagine, avviata nel settembre 2012 dal commissariato di Priolo Gargallo, sarebbe scattata dopo una presunta concussione nei confronti di un funzionario del Consorzio universitario Megara Ibleo;

gli investigatori, successivamente, avrebbero scoperto altri illeciti nella gestione degli appalti del Comune, giungendo a configurare un complesso sistema di scambio tra elargizioni di contributi sociali e promesse di assunzioni da un lato e richiesta del voto dall'altro, tanto da aver portato, secondo la ricostruzione della Procura, alla formazione di un'organizzazione a delinquere complessa ed efficiente, finalizzata a consentire la sistematica commissione di condotte delittuose, quali, segnatamente, il voto di scambio, la concussione elettorale e l'abuso d'ufficio;

secondo l'accusa, sarebbero stati elargiti fondi pubblici, compreso il fondo di riserva, quali sussidi straordinari una tantum a favore di soggetti e relative famiglie, nonché nei confronti di persone non in possesso dei requisiti per beneficiarne, al fine di ottenere da loro un ingente numero di voti in occasione delle elezioni regionali dell'ottobre 2012, nonché nelle consultazioni amministrative del giugno 2013;

considerato infine che, secondo quanto riferito dalla stampa, l'inchiesta avrebbe subìto una lunga interruzione di circa un anno a causa del trasferimento del pubblico ministero che la stava istruendo, mentre l'attesa udienza preliminare già fissata, a seguito della richiesta di rinvio a giudizio, per il 17 maggio 2016 sarebbe stata rinviata di ben 5 mesi per un mero vizio procedurale attinente ad una notifica,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti;

se, nell'ambito delle proprie competenze, non intenda disporre un'ispezione presso il Tribunale di Siracusa al fine di verificare le ragioni di quanto accaduto, considerato che, a parere degli interroganti, è doveroso che una così importante inchiesta non si concluda con la prescrizione.

(4-05830)