• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
S.0/00117/002/ ... premesso che: il nuovo testo unificato proposto dal relatore per i disegni di legge nn. 117,512, 828,962, 1650, recante disposizioni per lo sviluppo sostenibile delle piccole isole, prevede...



Atto Senato

Ordine del Giorno 0/117/2/13 presentato da VILMA MORONESE
mercoledì 18 maggio 2016, seduta n. 229

La Commissione,
premesso che:
il nuovo testo unificato proposto dal relatore per i disegni di legge nn. 117,512, 828,962, 1650, recante disposizioni per lo sviluppo sostenibile delle piccole isole, prevede all'articolo 2 tra gli obiettivi degli interventi per lo sviluppo e la valorizzazione delle isole minori che venga incrementata la produzione di fonti energetiche rinnovabili, fermo restando la compatibilità paesaggistica al fine di ridurre i costi energetici per le famiglie e per le attività produttive;
considerato che:
da notizia pubblicata in data 22 marzo 2016 dal quotidiano on line "la Repubblica" edizione di Palermo, nell'isola di Favignana (Trapani), in contrada Fossafelle, dovrà essere realizzata una nuova centrale elettrica a gasolio da 25 megawatt che si prevede che comporterà la costruzione di capannoni industriali in cemento armato, silos, serbatoi, strade e sala macchine a due piani con 7 generatori a gasolio e 3 ciminiere, alte 15 metri. La nuova centrale sarà ubicata a circa 350 metri dal sito balneare di "cala Azzurra" e a 500 metri dal sito balneare di "Bue Marino";
ad oggi, la produzione e distribuzione dell'energia elettrica è affidata in concessione alla SEA SpA (Società elettrica di Favignana), che vende l'energia a circa 3.600 utenze dell'isola, che opera tramite la centrale termoelettrica costituita da generatori, di potenza installata pari a 20 MW alimentati a gasolio; quest'ultimo è approvvigionato in centrale e trasportato, sull'isola attraverso navi cisterna;
il nuovo impianto industriale dovrebbe sorgere in un'area di 2 ettari, che risulta essere tutelata dal piano paesaggistico e dall'area marina protetta delle isole Egadi, istituita con decreto interministeriale del 21 dicembre 1991, che dal 2001 risulta essere affidata in gestione al Comune di Favignana dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, ed è la più grande d'Europa; sarà di conseguenza necessario adottare una variante urbanistica al piano regolatore generale vigente;
il sindaco ed il Consiglio comunale di Favignana si sarebbero mostrati contrari alla realizzazione dell'opera in quanto preoccupati dal rischio di veder realizzato un impianto industriale, a evidente impatto ambientale, in una delle zone più belle dell'isola nonché tutelata dal piano paesaggistico e dell'area marina protetta delle Egadi; anche i cittadini favignanesi avrebbero espresso contrarietà temendo il devastante impatto ambientale e paesaggistico che produrrebbe la visione della nuova centrale anche dalla vicina isola di Levanzo e per i fruitori dell'isola, considerando che le 3 ciminiere di altezza di 15 metri sarebbero visibili a distanza;
considerato inoltre che:
dal sito del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica della Commissione europea, si evince che è stato finanziato un progetto con codice "CUP - G73F11000240004" per un importo complessivo di 231.702,63 euro, nell'ambito del "POR FESR 2007-2013", a SEA per attività di ricerca, dal titolo "sistema innovativo per la riduzione ed il monitoraggio in real-time delle emissioni della centrale elettrica di Favignana". Per tale progetto, che dovrebbe concludersi il 31 marzo 2016, alla data del 31 dicembre 2015 risulta essere già elargita la somma di 185.362,11 euro;
considerato, infine, che:
in passato, il Consiglio comunale di Favignana non era mai intervenuto per variare la destinazione d'uso dell'area risulterebbe che la Regione Siciliana abbia nominato un commissario ad acta, e di conseguenza il presidente del Consiglio comunale di Favignana abbia convocato l'assemblea cittadina per 1'8 aprile 2016, con all'ordine del giorno la variante urbanistica necessaria ad autorizzare l'area,
si impegna il Governo:
a monitorare e sollecitare la Regione Siciliana a rivalutare il progetto di realizzazione dell'impianto di cui in premessa, considerato l'evidente impatto negativo sull'ambiente e sul turismo, fulcro dell'economia locale, soprattutto alla luce della concreta possibilità per l'isola di sviluppare produzione di energia da fonti rinnovabili.
(0/117/2/13)
MORONESE, SANTANGELO, NUGNES