• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
S.9/01324/005 in sede di esame del disegno di legge A.S. 1324 recante «Deleghe al Governo in materia di sperimentazione clinica dei medicinali, di enti vigilati dal Ministero della salute, di sicurezza...



Atto Senato

Ordine del Giorno 9/1324/5 presentato da LUIS ALBERTO ORELLANA
giovedì 19 maggio 2016, seduta n. 630

Il Senato,
in sede di esame del disegno di legge A.S. 1324 recante «Deleghe al Governo in materia di sperimentazione clinica dei medicinali, di enti vigilati dal Ministero della salute, di sicurezza degli alimenti, di sicurezza veterinaria, nonché disposizioni di riordino delle professioni sanitarie, di tutela della salute umana e di benessere animale»,
premesso che:
si definiscono «diabete mellito» tutte le malattie e condizioni che, non trattate, portano a un eccesso di zuccheri nel sangue (iperglicemia);
la forma più frequente di diabete, il diabete di tipo 2 si manifesta generalmente dopo i 40 anni, soprattutto in persone sovrappeso o affette da obesità. È comunemente noto come «diabete dell'anziano, diabete alimentare» o con la sigla DM2 o T2DM. È la forma di gran lunga più comune con milioni di casi in Italia;
si calcola che attualmente in Italia circa 3 milioni di persone abbiano il diabete di tipo 2 e siano diagnosticate e seguite, 1 milione di persone abbiano il diabete di tipo 2 ma non siano state diagnosticate e che 2,6 milioni di persone abbiano difficoltà a mantenere le glicemie nella norma, una condizione che nella maggior parte dei casi prelude allo sviluppo del diabete di tipo 2;
per contro, il diabete di tipo 1 è dovuto a una reazione autoimmunitaria che distrugge le betacellule del pancreas dove viene prodotta l'insulina;
il diabete di tipo 1 insorge spesso in età pediatrica, circa 100 mila bambini e ragazzi in Italia ne sono affetti e sono seguiti da una rete di Servizi di Diabetologia Pediatrica all'interno dei quali team specializzati sono in grado di prescrivere le terapie più appropriate e soprattutto di educare la famiglia e i ragazzi a una corretta gestione del diabete;
il soggetto affetto da diabete di tipo 1, che in genere insorge nei primi 30 anni di vita, deve misurare spesso la glicemia e, sulla base di questi dati, decidere di assumere una determinata dose di insulina. È quindi fondamentale per la persona con diabete di tipo 1 mantenere il più possibile vicino alla norma la glicemia, evitando ipoglicemie e iperglicemie, che a lungo andare generano complicanze anche gravi;
questo tipo di diabete può essere considerato la più frequente tra le patologie rare, difatti ogni anno si rilevano 84 casi ogni milione di persone in Italia (poco meno di 5 mila casi). Alcune regioni italiane, in primo luogo la Sardegna, hanno tassi di incidenza superiori alla media europea;
di fatto il 9,2 per cento della popolazione italiana ha difficoltà a mantenere sotto controllo la glicemia e nel 2030 si prevede che le persone diagnosticate con diabete saranno 5 milioni;
è evidente che tale patologia ha costi sanitari diretti consistenti (10-15 per cento dei costi dell'assistenza sanitaria), con un elevato costo pro capite (3348 euro l'anno per paziente) e la previsione di aumento dell'incidenza farà quindi lievitare anche i costi;
l'entità del costo della malattia diabetica è notevolmente variabile da Paese a Paese, ma comunque sempre riconducibile a tre voci ben definite: costi diretti, che includono tutti i costi relativi direttamente alle prestazioni sanitarie erogate dal Servizio Sanitario (farmaci, device, prestazioni di cure ospedaliere e extraospedaliere); costi indiretti, riferibili alla perdita di produttività causata da disabilità temporanea o permanente, pensionamento anticipato, perdita di giorni di lavoro, mortalità prematura; costi intangibili, ossia tutte le situazioni di alterazione della qualità di vita imputabili in modo diretto o indiretto alla malattia (depressione, ansia, discriminazioni sul lavoro o nelle relazioni interpersonali);
attualmente il diabete occupa il secondo posto tra le patologie per i più alti costi diretti, avendo determinato nel 2010 il 10-15 per cento dei costi dell'assistenza sanitaria in Italia. In assenza di complicanze, questi sono pari a circa 800 euro all'anno per persona, mentre, in presenza di complicanze, possono variare tra i 3.000 e i 36.000 euro all'anno a persona;
l'impatto sociale del diabete si avvia, quindi, a essere sempre più difficile da sostenere per la comunità in assenza di un'efficace attività di prevenzione e cura;
inoltre, come riportato dal Piano Nazionale Diabete le disuguaglianze sociali agiscono fortemente sul rischio diabete: la prevalenza della malattia è, infatti, più elevata nelle classi sociali più basse e tal effetto è evidente in tutte le fasce di età;
considerato che:
con specifico riferimento all'assistenza del paziente diabetico in ambiente scolastico, in particolare del paziente minorenne, un'assistenza appropriata del diabete nelle scuole è necessaria per la sicurezza del bambino, per il suo benessere a lungo termine e per migliori risultati scolastici;
numerosi studi (in particolare il Diabetes Control and Complications Trial-DCCT) hanno dimostrato il legame importante fra controllo glicemico e conseguente sviluppo di complicanze del diabete; un migliore controllo glicemico fa diminuire tale rischio. Pertanto, per ottenere un buon controllo glicemico, un bambino diabetico deve monitorare frequentemente le glicemie, seguire una dieta e una terapia e somministrare l'insulina con iniezioni multiple giornaliere o con un microinfusore;
a tal proposito giova ricordare che sono stati recentemente immessi in commercio strumenti per la misurazione delle glicemie che garantiscono al contempo una minore invasività dei controlli con un monitoraggio pressoché continuo dei livelli di zucchero nel sangue;
l'impiego di tali strumenti è da considerare certamente come un grande passo avanti nel trattamento dei pazienti con diabete di tipo 1, con specifico riferimento al monitoraggio nei
bambini e alla loro integrazione nell'ambiente scolastico, in quanto, oltre a essere praticamente indolore, offrono la possibilità di un controllo a distanza tramite smartphone, contribuendo ad agevolare notevolmente l'attività di assistenza svolta dal personale scolastico abilitato;
in proposito, particolarmente rilevante è il contenuto dell'obiettivo 9 del succitato Piano Nazionale Diabete che mira, tra l'altro, a definire criteri di selezione condivisi per un uso mirato della terapia con microinfusori e di altre tecnologie complesse, (come i sensori per la misurazione continua della glicemia) e a definire modalità organizzative che consentano equità di accesso alle tecnologie;
inoltre, per il raggiungimento dell'obiettivo 6, ossia migliorare la qualità della vita e della cura e la piena integrazione sociale per le persone con diabete in età evolutiva, le linee di indirizzo strategico prioritarie prevedono la promozione dell'uso appropriato delle tecnologie;
l'articolo 2 del provvedimento in esame reca disposizioni finalizzate ad introdurre aggiornamenti dei livelli essenziali di assistenza,
impegna il Governo a dare concreta attuazione agli obiettivi del Piano Nazionale Diabete, con specifico riferimento all'obiettivo 6 e all'obiettivo 9, valutando in particolare l'opportunità di aggiornare i presidi per persone affette da patologia diabetica di cui all'articolo 13 del Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 23 aprile 2008 (Allegato 3), nel rispetto degli equilibri della finanza pubblica.
(numerazione resoconto Senato G2.100)
(9/1324/5)
ORELLANA