• Testo RISOLUZIONE IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
S.7/00065 premesso che la proposta in esame si basa sull'articolo 191 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE), che definisce gli obiettivi dell'Unione in materia...



Atto Senato

Risoluzione in Commissione 7-00065 presentata da MARIO MORGONI
mercoledì 18 dicembre 2013, seduta n.049

La 13a Commissione permanente del Senato, esaminato l'atto comunitario COM (2013) 769 definitivo,

premesso che

la proposta in esame si basa sull'articolo 191 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE), che definisce gli obiettivi dell'Unione in materia ambientale, e sull'articolo 192, che stabilisce le modalità con cui il Parlamento e il Consiglio adottano le decisioni relative. La proposta si basa anche sull'articolo 290 del TFUE che permette al legislatore di delegare alla Commissione il potere di adottare atti non legislativi di portata generale che integrano o modificano determinati elementi non essenziali di un atto legislativo;

risulta assente, sotto il profilo formale, la valutazione del rispetto del principio di sussidiarietà. Tuttavia, il documento appare conforme al principio di sussidiarietà - inteso in senso sostanziale - in termini di necessità dell'intervento delle istituzioni dell'Unione: l'attuazione del protocollo di Kyoto dopo il 2012 richiede infatti norme di esecuzione tecnica che devono essere adottate al livello dell'Unione, la quale ha assunto un impegno congiunto ad adempiere agli impegni previsti dal secondo periodo dello stesso Protocollo;

anche la valutazione sulla proporzionalità risente della mancanza di un'adeguata motivazione e di una relazione dettagliata da parte della Commissione europea. Peraltro, dal punto di vista sostanziale, la proposta appare congrua agli obiettivi che intende perseguire,


si pronuncia, per quanto di competenza,
in senso favorevole, con le seguenti osservazioni:


nel considerare gli sforzi profusi e i risultati raggiunti dall'Unione europea nell'ambito del controllo e della riduzione delle emissioni dei gas responsabili dell'effetto serra, si ravvisa la necessità che la stessa Unione riesca a conseguire il coinvolgimento degli Stati che non hanno sinora sottoscritto, o lo hanno fatto solo parzialmente, il protocollo di Kyoto, poiché la sua attuazione limitata in capo agli Stati dell'Unione riduce notevolmente la possibilità di conseguire gli obiettivi prefissati determinando altresì dannosi effetti di dumping ambientale;

si invita la Commissione europea e tutte le Istituzioni comunitarie ad imprimere una maggiore accelerazione alle politiche di recupero dell'efficienza energetica che interessano gli edifici pubblici, anche con particolare riferimento a quelli degli enti locali.
(7-00065)
MORGONI