• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/08850    il decreto-legge 28 marzo 2014 n. 47, contenente misure urgenti per l'emergenza abitativa, per il mercato delle costruzioni e per Expo 2015, approvato dal Consiglio dei ministri nella...



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-08850presentato daZARATTI Filibertotesto diMercoledì 8 giugno 2016, seduta n. 634

   ZARATTI, FASSINA, PELLEGRINO e GIANCARLO GIORDANO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   il decreto-legge 28 marzo 2014 n. 47, contenente misure urgenti per l'emergenza abitativa, per il mercato delle costruzioni e per Expo 2015, approvato dal Consiglio dei ministri nella riunione del 12 marzo 2014, è stato convertito in legge il 20 maggio 2014;
   il decreto-legge ha varato il cosiddetto piano casa che prevede interventi per oltre 1 miliardo e 740 milioni di euro con tre obiettivi: il sostegno all'affitto a canone concordato; l'ampliamento dell'offerta di alloggi popolari e lo sviluppo dell'edilizia residenziale sociale;
   con le deliberazioni del 2014 del 15 marzo 2016, la regione Lazio, in linea con quanto stabilito a livello governativo, ha configurato e predisposto il programma straordinario per l'emergenza abitativa per Roma Capitale;
   con tale provvedimento non si è intervenuti, nell'ambito dell'articolo 13 del regolamento regionale n. 2 del 2000, relativo alla ordinaria riserva di alloggi di edilizia residenziale pubblica per situazioni di emergenza abitativa, ma inserendo «ex novo» un articolo, l'articolo 30-bis, appunto, che mette in atto una disposizione transitoria limitata nel tempo;
   dunque, non solo la giunta regionale, recependo quanto stabilito a livello governativo, non interviene nell'articolo afferente alle riserve che in via ordinaria si possono applicare nell'ambito del bando generale di assegnazione degli alloggi, ma definisce, con un articolo aggiuntivo, ed a sé stante, una nuova categoria di soggetti a cui si possono assegnare un complesso di alloggi realizzati nell'ambito del programma straordinario per Roma Capitale: si tratta dei nuclei familiari che vivono negli immobili impropriamente adibiti ad abitazione;
   con la delibera commissariale n. 50 del commissario governativo Tronca, Roma Capitale si pone per gli interroganti tecnicamente e politicamente in diretta contrapposizione con quanto stabilito dalla regione Lazio con le deliberazioni di giunta regionale n. 18 del 2014 e 110 del 2016 e dal Governo e dal Parlamento, con il decreto-legge 28 marzo 2014 n. 47, convertito dalla legge 23 maggio 2014, n. 80;
   a giudizio degli interroganti si è compiuta una forzatura per riportare tutto impropriamente nelle quote di riserva previste all'articolo 13 del citato regolamento regionale n. 2 del 2000; si va incontro secondo gli interroganti ad un duro contenzioso e probabilmente ad una lunga paralisi;
   del resto, la ratio dei provvedimenti parlamentari e regionali, non sembra quella di togliere validità agli strumenti ordinari, ma al contrario affrontare le emergenze pregresse accumulate negli anni attraverso strumenti straordinari, per poter parallelamente riprendere una politica per la casa — anche per le fasce più deboli – da attuare attraverso strumenti nuovi ed una nuova programmazione –:
   quali iniziative urgenti, per quanto di propria competenza, intenda assumere il Governo al fine di dirimere in via strutturale e definitiva le problematiche inerenti all'emergenza abitativa di Roma Capitale e, in particolare, nell'ambito di tale contesto, quali elementi intenda fornire su come il provvedimento del commissario straordinario di Roma Capitale in materia di emergenza abitativa di cui in premessa si concili con i nuovi indirizzi normativi inerenti ai piani abitativi straordinari e transitori da attuare attraverso una nuova programmazione. (5-08850)