• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/08816    il castello di Miramare, sito turistico di primo piano per la città di Trieste e meta tra le più visitate del Friuli Venezia Giulia, già dimora di Massimiliano d'Asburgo, è circondato...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08816presentato daPRODANI Aristesto diMartedì 7 giugno 2016, seduta n. 633

   PRODANI e MUCCI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   il castello di Miramare, sito turistico di primo piano per la città di Trieste e meta tra le più visitate del Friuli Venezia Giulia, già dimora di Massimiliano d'Asburgo, è circondato da un parco storico di 22 ettari da anni in uno stato di abbandono e degrado;
   il castello ed il Parco, essendo beni di interesse pubblico, sono soggetti al regime di tutela dei beni culturali ai sensi degli articoli 10, 11 e 12 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, recante il «Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137», in consegna al Polo Museale del Friuli Venezia Giulia;
   le indecorose e preoccupanti condizioni dei giardini sono costantemente oggetto di attenzione da parte dei cittadini attraverso i social network, degli organi di informazione e dell'interrogante che ha presentato numerosi atti di sindacato ispettivo a riguardo;
   in particolare, il 19 gennaio 2016 è stata pubblicata, nell'allegato B della seduta n. 550, la risposta della Sottosegretaria Borletti Buitoni all'interrogazione 4-08760 del 13 aprile 2015, nella quale ha affermato che «il dirigente del polo museale del Friuli Venezia Giulia, congiuntamente al direttore del museo storico del castello di Miramare e al responsabile tecnico del castello e del parco di Miramare, ha provveduto a redigere un masterplan del parco stesso per un importo complessivo di euro 5.000.000,00 articolato per ordine di priorità, consegnato alla direzione centrale cultura sport e solidarietà della regione autonoma Friuli Venezia Giulia con nota 4 settembre 2015, al fine della trasmissione alla società Invitalia-Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa, per il suo inserimento nel progetto per la valorizzazione degli attrattori culturali regionali, con finanziamenti a valere sul bilancio dello Stato»;
   il decreto ministeriale 23 dicembre 2014 del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo recante «Organizzazione e funzionamento dei musei statali» e successive modifiche, ha previsto, per musei dotati di autonomia speciale, una struttura gestionale particolare, attribuita ad un direttore individuato attraverso un bando internazionale, un consiglio di amministrazione «composto dal direttore del museo, che lo presiede, e da quattro membri designati dal Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, con funzioni programmatiche e strategiche e da un comitato scientifico «composto dal direttore dell'istituto, che lo presiede, e da un membro designato dal Ministro, un membro designato dal Consiglio Superiore «beni culturali e paesaggistici», un membro designato dalla regione e uno dal comune ove ha sede il museo» con funzione consultiva del direttore sulle questioni di carattere scientifico;
   alla luce della nuova riorganizzazione proposta dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per parco e castello di Miramare, risulterebbe quantomeno opportuno per l'interrogante, una volta insediata la nuova governance, che questa riconsiderasse il masterplan elaborato dall'attuale dirigenza, sia alla luce del consistente importo a disposizione, che delle competenze di cui dovrebbe disporre, secondo quanto previsto dalla normativa, il nuovo istituto così come riorganizzato;
   in data 18 agosto 2015, il sito dei Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, attraverso una nota stampa, ha riportato la conclusione della procedura di selezione internazionale per i direttori dei 20 principali musei italiani, avviata l'8 gennaio 2015. Secondo il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, tale procedura avrebbe riscontrato grande apprezzamento tra gli omologhi di altri Paesi e gli addetti ai lavori. Il Ministro al riguardo ha dichiarato: «il sistema museale italiano volta pagina e recupera un ritardo di decenni. Un passo storico per l'Italia e i suoi musei che colma anni di ritardi, che completa il percorso di riforma del ministero e che pone le basi per una modernizzazione del nostro sistema museale. I risultati di questo anno di nuove politiche di apertura dei musei italiani e l'investimento sulla valorizzazione dimostrano che grande contributo si può dare alla crescita del Paese con scelte coraggiose sia per una migliore tutela del patrimonio che per una sua valorizzazione, per la cittadinanza e i turisti di tutto il mondo». Come riportato dal sito del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo «secondo le procedure previste dal bando, all'interno delle terne indicate e valutate dalla Commissione preposta per ciascun museo, il Ministro ha scelto i direttori dei 7 musei di I fascia, mentre il Direttore Generale dei Musei, Ugo Soragni, ha scelto i Direttori dei 13 musei di II fascia»;
   con successivi decreti ministeriali, sono stati istituiti i rispettivi consigli di amministrazione e le commissioni scientifiche: in particolare, a titolo esemplificativo, occorre segnalare che tali nomine sono decorse dall'11 novembre 2015 per il parco archeologico di Paestum, dal 22 dicembre 2015 per quanto concerne il palazzo ducale di Mantova ed infine dal 23 dicembre 2015 per i musei reali di Torino; nel 2015, quindi, per giungere alla struttura direzionale prevista per i musei autonomi, sono stati necessari quasi 12 mesi complessivi, di cui 7 solo per l'individuazione e la nomina dei direttori;
   il 19 gennaio 2016, il Ministro Franceschini, nel corso di una riunione congiunta delle commissioni cultura di Camera e Senato, ha esposto il progetto di completamento della riorganizzazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, secondo il quale il Ministero sarebbe stato ridisegnato a livello territoriale per rafforzare i presidi di tutela e per semplificare il rapporto tra cittadini e amministrazione. Oltre alla ridefinizione delle Soprintendenze, è stata prevista l'istituzione di dieci nuovi musei e parchi archeologici autonomi retti da direttori selezionati con bando internazionale tra i quali figura anche il «Museo storico e il Parco del Castello di Miramare» di Trieste;
   in data 24 maggio 2016, il quotidiano Il Piccolo ha riportato della visita a Trieste del Ministro Franceschini; in particolare, per quanto concerne Miramare, avrebbe sostenuto che «dal primo gennaio entrerà in servizio quello che sarà il direttore del nuovo Museo autonomo. Sarà uno dei dieci nuovi siti culturali o archeologici che avranno autonomia gestionale e finanziaria, quindi con un consiglio di amministrazione, un comitato scientifico in cui saranno rappresentati anche regione e comune e un direttore che sarà scelto attraverso una gara internazionale simile a quella che abbiamo già svolto per i primi venti musei italiani»;
   Il 27 maggio 2016, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha pubblicato il bando di selezione pubblica per il conferimento dell'incarico di direttore di nove musei statali (uffici di livello dirigenziale non generale) tra cui il museo storico e il parco del castello di Miramare;
   il sito del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, a riguardo, ha indicato che: «I candidati alla direzione dei nuovi nove istituti autonomi potranno presentare la domanda sul sito del Ministero, utilizzando il portale dei servizi del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (https://www.mibact-online.beniculturali.it) per la registrazione entro le ore 12 GMT del giorno 20 luglio 2016. Ai fini dello svolgimento della selezione sarà istituita entro il 31 luglio 2016, con decreto del Ministro, la commissione di valutazione composta da 5 membri individuati tra esperti di chiara fama nel settore del patrimonio culturale. La procedura si concluderà entro il 31 dicembre 2016»;
   in data 29 maggio 2016, il sito online del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha riportato la seguente nota stampa «Musei Franceschini: altri 9 gioielli del patrimonio italiano avranno direttore selezionato tra i massimi esperti al mondo. Da oggi online nuovo bando internazionale, selezione avverrà entro il 2016» e ha spiegato come: «dal giorno del suo annuncio – ha sottolineato il Ministro Franceschini – questo nuovo bando internazionale sta attirando l'attenzione di tutta la comunità scientifica mondiale. Entro la fine dell'anno, altri nove gioielli del patrimonio italiano avranno un direttore selezionato tra i massimi esperti in materia di gestione museale. Come l'anno scorso, anche in questo caso, le procedure di selezione saranno molto rigide e rigorose: i nuovi direttori saranno valutati da una commissione composta da esperti di chiara fama e elevato livello scientifico»;
   a detta dell'interrogante sarebbe stato necessario che il bando fosse tradotto in più lingue onde permettere ad una platea più ampia possibile di poterne prendere previsione nella lingua madre; alla luce delle tempistiche necessarie per il completamento delle strutture dei 20 musei autonomi nel corso del 2015, risulta evidente che la struttura direzionale complessiva, per quanto concerne i nuovi istituti autonomi, potrebbe essere pienamente operativa entro un anno dalla pubblicazione del bando per l'individuazione del direttore –:
   se intenda fornire una previsione sulle tempistiche necessarie all'insediamento definitivo della struttura gestionale prevista per i musei dotati di autonomia speciale;
   se, alla luce di quanto esposto in premessa, intenda chiarire i motivi della scelta di adottare la pubblicazione del bando internazionale di cui in premessa solo in due lingue (italiano e inglese);
   se, alla luce delle particolari attenzioni di cui necessita il parco di Miramare, tra le competenze richieste per l'individuazione del futuro direttore, intenda tener conto di una specifica preparazione nella gestione e conduzione di parchi storici;
   se intenda chiarire la modalità di gestione finanziaria del museo autonomo di Miramare, tenuto conto delle risorse necessarie al ripristino ed alla manutenzione del parco storico;
   se e quali iniziative di competenza intenda predisporre per la revisione e l'attualizzazione del masterplan elaborato dal polo museale del Fvg affidandone una nuova elaborazione al direttore del museo storico di Miramare con la consulenza del comitato scientifico, una volta che questi siano operativi. (5-08816)