• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/02902 CAMPANELLA, BOCCHINO - Ai Ministri dell'interno, delle politiche agricole alimentari e forestali e per gli affari regionali e le autonomie - Premesso che, a quanto risulta agli...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-02902 presentata da FRANCESCO CAMPANELLA
martedì 7 giugno 2016, seduta n.637

CAMPANELLA, BOCCHINO - Ai Ministri dell'interno, delle politiche agricole alimentari e forestali e per gli affari regionali e le autonomie - Premesso che, a quanto risulta agli interroganti:

con delibera n. 686 del dirigente generale del Dipartimento regionale dello sviluppo rurale e territoriale (Assessorato regionale dell'agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea della Sicilia), veniva approvato il programma di utilizzo delle ulteriori risorse assegnate alla misura 4.10 nel comitato di sorveglianza POR Sicilia 2000-2006 del 9 febbraio 2006, presentato dall'Azienda foreste demaniali della Regione;

all'interno del "programma utilizzo ulteriori risorse", di cui alla nota n. 4135 del 28 febbraio 2006 del Dipartimento sviluppo rurale, veniva indicato l'importo da destinare al recupero "Case Trapesi", finalizzato alla fruizione di un'area di alto valore naturalistico, in località "Bufali", del comune di Cesarò (Messina);

attraverso il bando di gara del 9 gennaio 2008, l'Azienda regionale foreste demaniali, Ufficio provinciale di Messina, in quanto stazione appaltante, stanziava le somme per avviare i lavori di recupero delle "Case Trapesi";

alla fine del 2012, veniva predisposto il primo bando pubblico in tema di terreni ed immobili demaniali della Regione per l'affidamento di "Case Trapesi";

il bando suscitò la risposta violenta di chi non vedeva di buon occhio la decisione di seguire la strada della "trasparenza e della legalità";

da notizie di stampa, pubblicate in data 28 maggio 2016 sulla testata giornalistica "MeridioNews" (in un articolo dal titolo "Nebrodi, problema dei pascoli già in una lettera del 2012 Azienda foreste chiese trasparenza, silenzio da Crocetta"), si legge, infatti, che, nella primavera 2013 "Case Trapesi", un immobile di proprietà del demanio ricadente nel territorio di Cesarò venne incendiato in concomitanza con la decisione (la prima in assoluto da parte dell'Azienda foreste demaniali) di concedere un bene del proprio patrimonio, tramite gara pubblica;

nonostante la gravità, quell'episodio passò sotto silenzio;

nello stesso articolo si rileva che: "a undici giorni dall'attentato al presidente del Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci, e dal coro di solidarietà che ne è seguito da parte di istituzioni e politica, documenti interni agli uffici dell'allora dipartimento Azienda foreste demaniali - oggi dipartimento dello Sviluppo rurale e territoriale - dimostrano come i vertici regionali già nel novembre 2012 fossero stati messi in condizione di conoscere la situazione sui monti messinesi, e non solo. A partire dal governatore Rosario Crocetta, all'epoca appena eletto alla guida della Sicilia";

risulta infatti agli interroganti che, a novembre 2012, l'Azienda foreste demaniali informò il presidente della Regione, Rosario Crocetta, dell'esigenza di intervenire nella gestione delle concessioni ai privati in tema di terreni e immobili;

un invito a favorire l'indizione di gare pubbliche che, di fatto, precedeva di almeno un anno l'impegno del sindaco di Troina, Fabio Venezia, prima, e del presidente del parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci, dopo, contro quella mafia dei Nebrodi, su cui il presidente della Regione ha iniziato a pronunciarsi soltanto a fine 2014, quando, insieme al presidente del parco, fu destinatario di minacce anonime;

considerato che:

pur conoscendo le criticità nell'assegnazione in concessione dei beni demaniali con largo anticipo ed avendo ricevuto seri campanelli d'allarme attraverso episodi criminali, come quello di "Case Trapesi", l'amministrazione regionale non ha ritenuto opportuno agire in tempo;

a parere degli interroganti, i servitori dello Stato, che svolgono con coraggio il proprio lavoro, non possono essere lasciati da soli nelle battaglie di ogni giorno, per poi essere sommersi da rituali messaggi di solidarietà nel momento in cui si verificano situazioni limite,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza di quanto esposto;

se intendano attivarsi, nei limiti delle proprie competenze, al fine di verificare quali siano state le ragioni che hanno portato il presidente della Regione Siciliana a non intervenire nella gestione delle concessioni ai privati in tema di terreni e immobili, già dal 2012.

(3-02902)