• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.4/13463    diventano sempre più pressanti e comprensibili le proteste e le rivendicazioni del personale a contratto che presta servizio nella rete diplomatico-consolare degli Stati Uniti in merito...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13463presentato daFEDI Marcotesto diVenerdì 10 giugno 2016, seduta n. 635

   FEDI, LA MARCA, GIANNI FARINA, GARAVINI, PORTA e TACCONI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   diventano sempre più pressanti e comprensibili le proteste e le rivendicazioni del personale a contratto che presta servizio nella rete diplomatico-consolare degli Stati Uniti in merito al trattamento economico e lavorativo della categoria;
   sono moltissimi anni che il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale non concede a tale personale adeguamenti retributivi che rispecchino la veloce dinamica dell'andamento del costo della vita in quel Paese;
   i contrattisti lamentano, inoltre, la mancanza di piani pensione adeguati, di schemi per la progressione delle carriere e di regole certe ed eque per la compensazione degli straordinari;
   a tutto ciò si è aggiunto il progressivo ridimensionamento dell'Euro nei confronti della divisa statunitense che ha avuto conseguenze molto penalizzanti sotto il profilo economico-finanziario per il predetto personale;
   tra l'Italia e gli Stati Uniti esiste un accordo di sicurezza sociale che risale agli anni ’70 – oramai obsoleto nella forma e nei contenuti – che disciplina diritti e doveri socio-previdenziali e sanitari dei lavoratori dei due Paesi. In particolare, il trattato esclude la possibilità per i lavoratori italiani che svolgono attività lavorativa negli Stati Uniti di contribuire al Soda ! Security Fund, nei fatti impedendo loro di usufruire della copertura sanitaria detta «Medicare» dopo il pensionamento. Da notare che i costi di tale copertura sono comunque a carico del pensionato e spesso superano gli importi della pensione stessa;
   la sigla sindacale CONFSAL-UNSA, che rappresenta la stragrande maggioranza della categoria, è in procinto di indire lo stato di agitazione presso i ministeri competenti – con la determinazione, se sarà ritenuto opportuno e necessario, ad astenersi dall'attività lavorativa e a manifestare in ogni legittima maniera –:
   se i Ministri interpellati non intendano assumere iniziative di competenza per fare in modo che il decreto legislativo n. 103 del 2000, che disciplina la categoria di cui in premessa, trovi piena applicazione nella parte in cui stabilisce che i contratti devono essere adeguati alla normativa locale, al momento disattesa, e che comunque vengano applicate le condizioni più favorevoli, tenendo obbligatoriamente conto delle indicazioni fornite dalle organizzazioni sindacali dal carovita e dalle crescita media delle retribuzioni del mercato del lavoro locale, considerando inoltre che le retribuzioni devono essere comunque tali ed adeguate da garantire l'assunzione degli elementi più qualificati;
   se i Ministri interrogati valutino l'opportunità di assumere iniziative, per quanto di conseguenza, per garantire al personale interessato una polizza sanitaria per loro e per i familiari a carico, anche dopo il 26o anno di età, dopo il pensionamento. (4-13463)