• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/05943 PUGLIA, MORONESE, PAGLINI, MANGILI, BERTOROTTA, DONNO, GIARRUSSO, SANTANGELO - Ai Ministri dello sviluppo economico e della giustizia - Premesso che: la responsabilità civile...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-05943 presentata da SERGIO PUGLIA
giovedì 9 giugno 2016, seduta n.640

PUGLIA, MORONESE, PAGLINI, MANGILI, BERTOROTTA, DONNO, GIARRUSSO, SANTANGELO - Ai Ministri dello sviluppo economico e della giustizia - Premesso che:

la responsabilità civile autoveicoli (RCA) nell'ordinamento giuridico italiano si riferisce alla responsabilità giuridica per i rischi, per cui è obbligatorio garantirsi presso una compagnia di assicurazioni autorizzata, derivanti dagli eventuali danni cagionati a persone o cose a causa di incidenti stradali;

la compagnia assicuratrice ha, a sua volta, obbligo a contrarre pagamento con tutti i possessori di veicoli a motore in circolazione nel territorio italiano, al fine di risarcire eventuali danni cagionati a terzi;

l'obbligo di contrarre non impedisce alle imprese di assicurazioni di calcolare la tariffa più elevata per i contraenti residenti nelle province di Napoli e Caserta;

le tariffe delle assicurazioni RCA sono secondo gli interroganti talmente elevate da disincentivare gli abitanti del casertano e del napoletano, specie se onesti;

molti sinistri in tali province sarebbero causati delle reiterate truffe organizzate a danno delle assicurazioni, in cui è coinvolta in modo massiccio la criminalità organizzata. Il fenomeno delle frodi sta dilagando in altre parti d'Italia: dei giorni scorsi è la notizia di arresti in Toscana di esponenti del cosiddetto clan dei Casalesi, ad opera della Direzione distrettuale antimafia;

i sinistri con frode comportano cospicui contenziosi giudiziari, con intasamento degli uffici giudiziari sia inquirenti che giudicanti. Spesso, nelle relative inchieste e processi, emergono preoccupanti inquinamenti e connivenze anche con organi che dovrebbero tutelare i cittadini onesti e combattere le pratiche truffaldine;

considerato che tarda ad essere approvata una legge che consenta ai cittadini onesti di avere uguale trattamento in tutto il territorio nazionale;

considerato inoltre che, per quanto risulta agli interroganti:

in data 23 novembre 2013, il dottor Nazario Di Cicco presentava ai Carabinieri di Capua un esposto, in cui faceva espresso riferimento alla causa civile r.g. n. 965/2012 (risarcimento danni da RCA), pendente innanzi al giudice di pace di Capua, circondario del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. A seguire, il medico consegnava altra documentazione alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, con elementi che hanno reso necessaria la trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica di Roma, per competenza funzionale, accertato che l'avvocato di parte attrice (Anna Maria Russolillo), svolgeva anche la funzione di giudice onorario tribunale (GOT) di Santa Maria Capua Vetere (immessa in servizio il 21 gennaio 2003, poi confermata e prorogata);

in data 3 novembre 2014, il dottor Di Cicco, dopo aver inviato istanza al Consiglio superiore della magistratura (CSM), presentava un esposto al consiglio giudiziario presso la Corte di appello di Napoli, evidenziando numerose illegittimità che sarebbero state compiute dal GOT Anna Maria Russolillo, tra cui anche l'incompatibilità causata dall'esercizio contemporaneo della duplice funzione (pratica forense e giudicante) nel circondario dello stesso tribunale, in violazione dell'articolo 42-quater dell'ordinamento giudiziario (di cui al regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12). Si deve segnalare che, già in precedenza (nell'aprile 2014), il dottor Nazario Di Cicco aveva depositato vari esposti al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, denunciando detta incompatibilità e che, solo con atto in data 9 gennaio 2015, il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere comunicava al consiglio giudiziario di aver accertato 2 violazioni, peraltro aggiungendo che il GOT Anna Maria Russolillo "non è più in servizio presso questo Tribunale, atteso che è stata trasferita al Tribunale di Napoli Nord con deliberazione del C.S.M. dell'8.10.2014 (...). Ciò comporta che attualmente le violazioni emerse sono tutte superate dal fatto che le cause nelle quali l'avv. Russolillo, ancora risulta costituito pendono innanzi ad un ufficio giudiziario posto fuori del circondario del Tribunale presso il quale il suddetto G.O.T. è in servizio". Il 27 maggio 2015, il dottor Di Cicco veniva a conoscenza di ciò e, all'indomani, a titolo non esaustivo, documentava al consiglio giudiziario e al CSM (che a sua volta ha informato il Tribunale di Napoli nord) altre 3 violazioni (tra le tante) oltre alle 2 accertate e citate dal Tribunale di S. Maria Capua Vetere;

in data 4 novembre 2015, l'avvocato Anna Maria Russolillo è stata immessa in servizio nel Tribunale di Napoli nord in qualità di VPO (vice procuratore onorario) e non più di GOT. Inoltre, dopo un'ulteriore seduta del consiglio giudiziario presso la Corte di appello di Napoli, con proposta di revoca, immediatamente il 3 marzo 2016 l'avvocato Russolillo ha presentato le proprie dimissioni da VPO. In tal modo, dopo 18 mesi, il 9 maggio 2016 il consiglio giudiziario presso la Corte d'appello di Napoli ha concluso con il "non luogo a procedere" l'esposto protocollato (3 novembre 2014) dal dottor Di Cicco avverso la Russolillo;

viepiù risulta agli interroganti che l'avvocato Anna Maria Russolillo abbia avuto pareri che le hanno permesso di esercitare funzioni di magistratura onoraria (GOT e VPO) nonostante, da anni, abbia il marito (avvocato) e un affine di secondo grado (un medico che avrebbe nominato quale proprio consulente tecnico d'ufficio e di parte, a seconda della funzione esercitata, sempre nel circondario dello stesso Tribunale di S. Maria Capua Vetere) coinvolti in procedimenti penali, sempre nel campo delle truffe alle assicurazioni. Per contro, attualmente, il dottor Nazario Di Cicco sarebbe indagato dalla Procura di Roma per vari reati, proprio perché accusato da quel GOT e da quel VPO successivamente all'esposto ai Carabinieri di Capua (23 novembre 2013). Infatti, a partire dal 19 marzo 2014, il GOT Anna Maria Russolillo ha sottoscritto provvedimenti giudiziari (anche contraddittori tra loro, uno "segreto", un verbale per il quale ha rigettato la richiesta di copia per "carenza d'interesse" nonostante l'espresso riferimento al richiedente) che accusano il dottor Di Cicco di comportamenti i quali, allo stato, rimangono privi di elementi probatori (fatte salve le affermazioni di Anna Maria Russolillo), seppure formalmente e ripetutamente richiesti sia allo stesso GOT che al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Poi, a dicembre 2015, ha iniziato il VPO Anna Maria Russolillo,

si chiede di sapere:

quali iniziative di competenza i Ministri in indirizzo intendano intraprendere relativamente ai fatti esposti;

quali iniziative, nei limiti delle proprie attribuzioni, il Ministro della giustizia intenda promuovere per evitare che palesi incompatibilità come quelle sollevate, abbiano a ripetersi soprattutto presso gli uffici giudiziari delle suddette aree maggiormente conosciute per gli elevati numeri di sinistri;

quali iniziative, nell'ambito delle proprie competenze, intendano adottare presso tutte le compagnie di assicurazioni operanti nella provincia di Caserta, alla luce delle incompatibilità descritte che, negli anni 2003-2014, avrebbero riguardato l'avvocato di parte attrice, in quanto avrebbe ricoperto contemporaneamente l'incarico di giudice onorario del tribunale di Santa Maria Capua Vetere nei procedimenti citati, considerato che la stessa avrebbe esercitato le due funzioni in udienze nel circondario dello stesso tribunale alla presenza anche di numerosi rappresentati legali delle compagnie assicurative coinvolte;

se il Ministro della giustizia non ritenga doveroso attivare le opportune procedure ispettive e conoscitive previste dall'ordinamento anche per prendere in considerazione ogni eventuale sottovalutazione di significativi profili di accertamento al fine di verificare e garantire il corretto svolgimento del citato processo.

(4-05943)