• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.5/08873    con decreto direttoriale n. 21729 dell'11 giugno 2009 dell'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato è stato emanato il regolamento del Superenalotto, il cui articolo 4 prevede che...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08873presentato daPESCO Danieletesto diVenerdì 10 giugno 2016, seduta n. 635

   PESCO, VILLAROSA, RUOCCO, CARIELLO, BRUGNEROTTO, CRIPPA, ALBERTI e CASTELLI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione . — Per sapere – premesso che:
   con decreto direttoriale n. 21729 dell'11 giugno 2009 dell'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato è stato emanato il regolamento del Superenalotto, il cui articolo 4 prevede che «il costo unitario al pubblico della singola combinazione di gioco è di euro 0,50; la giocata minima non può essere inferiore a due combinazioni di gioco» (comma 2) e che «il montepremi destinato alle vincite di ciascun concorso è costituito dal 34,648 per cento dell'ammontare complessivo del costo al pubblico delle combinazioni di gioco raccolte» (comma 3);
   con decreto direttoriale n. 109175 del 16 novembre 2015 dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli è stato aggiornato il regolamento del Superenalotto e del Superstar, prevedendo con l'articolo 4 che «la posta di gioco è di euro 1,00. La giocata minima equivale a una combinazione di gioco» (comma 1) e che «il montepremi è costituito dal 60 per cento della raccolta» (comma 3);
   il nuovo regolamento è entrato in vigore, per la prima volta, in occasione dell'estrazione di sabato 2 febbraio 2016;
   da un articolo del 12 maggio 2016, pubblicato sul « Foglietto della Ricerca», notiziario on line del sindacato nazionale lavoratori della ricerca, più brevemente Usi-Ricerca, a firma del presidente dell'Adusbef Elio Lannutti, dal titolo «L'aumento del Superenalotto sfugge all'Istat: malafede o distrazione ?», si apprende che dall'inizio del 2016, la voce «Concorsi pronostici», che contribuisce al calcolo dell'inflazione, non ha fatto registrare alcuna variazione dell'indice dei prezzi;
   nel suddetto articolo, confrontando il costo della giocata di una combinazione di 6 numeri, al netto della quota che forma il montepremi, ridistribuito ai vincitori, si quantifica in 22,4 per cento l'aumento del costo del Superenalotto;
   la voce «Concorsi pronostici» ha un peso del 2 per cento sul paniere dell'indice dei prezzi al consumo NIC; l'Istat non rende noto se e come suddivide tale peso tra i diversi giochi a premi, ma attribuendolo per intero alla variazione del costo del Superenalotto si avrebbe una maggiore inflazione di circa mezzo punto percentuale e, in particolare, l'inflazione a febbraio 2016 sarebbe di +0,2 per cento anziché -0,3 per cento, a marzo 2016 sarebbe di +0,2 per cento anziché -0,2 per cento e ad aprile 2016 sarebbe pari a 0 anziché a -0,5 per cento;
   ogni decimale di inflazione in più comporta un maggior esborso per il sistema pensionistico di 230 milioni di euro lordi e 170 milioni di euro al netto dell'Irpef, dovuti al meccanismo di rivalutazione automatica delle pensioni;
   una maggiore inflazione avrebbe un impatto sul coefficiente di rivalutazione degli accantonamenti per il TFR, sul rinnovo dei contratti di lavoro e su innumerevoli rapporti economici tra privati (assegno di mantenimento per il coniuge in regime di separazione legale, canoni di locazione di immobili, e altro);
   un deflatore dei consumi privati delle famiglie di maggiore entità, potrebbe causare una minore crescita in termini reali, a parità di prodotto interno lordo nominale –:
   se quanto riportato nell'articolo di stampa citato trovi conferma;
   in caso affermativo, se l'indice dei prezzi al consumo calcolato dall'Istat sarà rettificato per tenere conto dell'indiscutibile aumento del costo del Superenalotto;
   quali iniziative si intendano adottare nei confronti dei responsabili dell'Istat che avrebbero valutato in maniera non corretta l'inflazione;
   se l'aumento dell'importo della giocata favorendo l'incentivazione ad astenersi dal giocare, non possa integrare una forma di aiuto di Stato alle concessionarie di giochi online e slot machine, e quindi anche essere tale da determinare un possibile danno alle casse pubbliche.
(5-08873)