• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/13469    il Parlamento ha approvato in data 5 agosto 2015 la prima legge nazionale sull'autismo (legge 18 agosto 2015, n. 134) che prevede interventi finalizzati a garantire la tutela della...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13469presentato daCARLONI Anna Mariatesto diLunedì 13 giugno 2016, seduta n. 636

   CARLONI, BOSSA e ROSTAN. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   il Parlamento ha approvato in data 5 agosto 2015 la prima legge nazionale sull'autismo (legge 18 agosto 2015, n. 134) che prevede interventi finalizzati a garantire la tutela della salute, il miglioramento delle condizioni di vita e l'inserimento nella vita sociale delle persone con disturbi dello spettro autistico, in conformità a quanto previsto dalla risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite A/RES/67/82 del 12 dicembre 2012 sui bisogni delle persone con autismo;
   la legge prevede l'inserimento nei livelli essenziali di assistenza dei trattamenti per l'autismo, l'aggiornamento delle linee guida per prevenzione, diagnosi e cura, oltre alla ricerca nel campo;
   per dare piena attuazione alla legge n. 134 del 2015, la legge di stabilità 2016 (legge n. 208 del 2015, articolo 1, comma 401) ha istituito presso il Ministero della salute un fondo di 5 milioni di euro annui a decorrere dal 2016 per la cura dei soggetti con disturbo dello spettro autistico;
   il 25 febbraio 2016 il Ministero della salute ha firmato con l'Istituto superiore di sanità un accordo di collaborazione finalizzato all'istituzione dell'Osservatorio nazionale per il monitoraggio dei disturbi dello spettro autistico. Il progetto ha il duplice obiettivo di effettuare una stima di prevalenza dei disturbi dello spettro autistico a livello nazionale e di costituire una rete pediatrica-neuropsichiatria infantile per la loro individuazione precoce;
   è necessario continuare a diffondere sempre di più la cultura della prevenzione, cura e riabilitazione delle persone affette da autismo e della assistenza alle famiglie;
   la formazione e l'informazione sono elementi fondamentali per abbattere le false credenze e i miti che circondano l'autismo ed affinché le famiglie non vengano indotte a propugnare questa o quell'altra metodologia riabilitativa è necessaria una costante informazione sull'appropriatezza degli interventi nonché la puntuale verifica della professionalità e della preparazione degli operatori;
   in particolare, nella regione Campania si riscontrano numerose difficoltà non solo nella diagnosi precoce ma anche e soprattutto nella presa in carico di bambini a cui viene diagnosticata la sindrome autistica con liste di attesa sempre più lunghe che impediscono un servizio di immediata riabilitazione dopo la diagnosi precoce che ben servirebbe, se iniziata nella prima infanzia, ad assicurare sin dal principio ai bisognosi le cure necessarie ad ottenere il massimo grado di progresso ed autonomia personale;
   i recenti provvedimenti amministrativi della regione Campania hanno, di fatto, ridotto al di sotto della soglia minima, i livelli di assistenza effettivamente erogabili, espellendo dal trattamento, ovvero non garantendoglielo, una moltitudine di persone con disabilità, anche gravi;
   la legge di stabilità 2016 della regione Campania prevede che le risorse finanziare, umane e strumentali siano quelle disponibili «a legislazione vigente» e pertanto appare chiaro come, ancora una volta, i cosiddetti limiti o tetti di spesa rappresentino la causale, ovvero lo strumento pretestuoso, attraverso cui si disattende, tra le altre, la legge regionale n. 16 del 2014 in forza della quale è prevista l'adozione di un percorso diagnostico terapeutico personalizzato (PDTA) che comporti: a) precocità della diagnosi della riabilitazione; b) la presa in carico congiunta del paziente con diagnosi di disturbo pervasivo dello sviluppo attraverso il coordinamento dei servizi cure domiciliari, sociosanitari e materno infantile; c) l'adozione del metodo analisi comportamentale applicata (ABA) come metodologia a cui ispirare tutti gli interventi, nel rispetto delle linee guida dell'Istituto superiore della sanità –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti sopraesposti e se, per quanto di competenza e anche per il tramite del commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi sanitari, non ritenga opportuno assumere iniziative urgenti al fine di garantire adeguati livelli di assistenza sanitaria, tutelando così il diritto alla salute come sancito dall'articolo 32 della Costituzione.
(4-13469)