• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/01787 per i dipendenti del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, operanti presso la sede centrale della motorizzazione di Roma, e nelle sedi delle province dislocate in tutta Italia, è...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01787presentato daCATALANO Ivantesto diSabato 21 dicembre 2013, seduta n. 143

CATALANO, BECHIS, NICOLA BIANCHI, DE LORENZIS, MANNINO e DA VILLA. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
per i dipendenti del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, operanti presso la sede centrale della motorizzazione di Roma, e nelle sedi delle province dislocate in tutta Italia, è prevista la suddivisione nelle aree A, B e C;
per gli appartenenti all'area A, ora area I, l'accordo integrativo dell'8 febbraio 2008, con disposizione transitoria di cui all'articolo 36, ha disposto che «in via eccezionale ed in prima applicazione del presente contratto, al fine di favorire i processi di riorganizzazione delle Amministrazioni, la contrattazione integrativa potrà promuovere iniziative di riqualificazione professionale intese ad agevolare i passaggi del personale in servizio dalla Prima alla Seconda Area», con risorse del fondo unico di amministrazione (FUA) 2007 di cui all'articolo 3 del contratto collettivo nazionale del lavoro del 6 febbraio 1999 come integrato dai successivi ccnl;
con comunicazione del 1o dicembre 2008, l'amministrazione ha bloccato il passaggio del personale dall'area A verso l'area B, in accoglimento dei rilievi fatti dal dipartimento della funzione pubblica presenti nella comunicazione del 28 giugno 2008;
risulterebbe agli interroganti che sarebbero stati emessi bandi di selezione per il passaggio di area, che sarebbero discriminatori nei confronti dei dipendenti già ricompresi nell'accordo nazionale integrativo sottoscritto nel 2008;
risulterebbe agli interroganti che i lavoratori dell'ex area A che hanno maturato il diritto di passaggio all'area II in virtù dell'accordo succitato sarebbero 831;
tuttavia, la direzione generale del personale e degli affari generali del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha dato disposizioni al dipartimento della funzione pubblica e alla ragioneria generale dello Stato, per l'inquadramento nell'area II dei soli 156 dipendenti che hanno vinto i ricorsi presso il TAR Lazio;
l'attuazione dell'accordo è fondamentale ai fini della tutela dei diritti del lavoratore, di una maggiore efficienza della pubblica amministrazione, e del contenimento della spesa pubblica;
il riconoscimento del diritto di passaggio di area non comporta oneri ulteriori per la finanza pubblica, essendo la qualifica retribuita con importi minori;
l'assenza di aggravi per il bilancio rende a giudizio degli interroganti inutile ed illogica l'indizione dei concorsi succitati;
il TAR Lazio, con sentenza n. 1412/2011, ha annullato gli atti del Dipartimento della funzione pubblica e del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti che bloccavano l'accordo integrativo;
a quanto consta agli interroganti la direzione generale del personale e degli affari generali del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha comunicato al dipartimento della funzione pubblica e alla ragioneria generale dello Stato di procedere, in esecuzione della sentenza TAR Lazio, all'inquadramento nella seconda area dei 156 ricorrenti UIL;
il Consiglio di Stato, con sentenza n. 5414/2012, ha stabilito che «l'Amministrazione dovrà nuovamente provvedere sulla questione dei passaggi di area a suo tempo previsti dall'Accordo Integrativo dell'8 febbraio 2008»;
l'Avvocatura dello Stato, con parere del 16 maggio 2012 inviato alle organizzazioni sindacali in data 28 maggio 2012 con prot. n. 26833, ha comunicato che la procedura finalizzata al passaggio dalla prima alla seconda area è applicabile anche ai dipendenti che non si siano costituiti in giudizio, poiché «la sentenza di annullamento di cui si ordina l'esecuzione riguarda atti di carattere generale»;
il commissario ad acta incaricato dal TAR per l'applicazione dell'ordinanza, Arredi, ricopre, al contempo, anche il ruolo di capo del personale del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti –:
se non intenda intervenire ai fini di un'intesa che preveda il recupero integrale del vecchio accordo, anche se con differente decorrenza economica, riguardante tutti i dipendenti attualmente in servizio nella prima area;
di quali elementi disponga in ordine all'opportunità e all'efficacia dell'attività svolta dalla direzione generale del personale e degli affari generali del Ministero in relazione alla vicenda di cui in premessa. (5-01787)