Testo RISOLUZIONE IN COMMISSIONE
Atto a cui si riferisce:
C.7/00213 premesso che:
secondo lo studio dell'Osservatorio sull’e-commerce Ipsos-Webloyalty, condotto su 1.500 consumatori online nel nostro Paese e pubblicato nel dicembre 2013, le...
Atto Camera
Risoluzione in commissione 7-00213presentato daPRODANI Aristesto diVenerdì 20 dicembre 2013, seduta n. 142
La X Commissione,
premesso che:
secondo lo studio dell'Osservatorio sull’e-commerce Ipsos-Webloyalty, condotto su 1.500 consumatori online nel nostro Paese e pubblicato nel dicembre 2013, le compravendite digitali stanno riducendo il digital divide in Italia, colmando il gap tecnologico tra generi, generazioni e diversi livelli di istruzione;
tra i 30 siti più «navigati» nel periodo prenatalizio figurano quelli appartenenti alla categoria viaggi e turismo, che primeggia con un netto 37 per cento seguita da quelli di tecnologia (23 per cento), moda (17 per cento), giochi, cultura ed intrattenimento (13 per cento);
la crescita dell’e-commerce turistico è ulteriormente confermata dai dati diffusi il 12 novembre 2013 dall'Osservatorio eCommerce B2C di Netcomm e School of Management del Politecnico di Milano che ha evidenziato un aumento del 13 per cento rispetto al 2012;
l'Italia, con un valore assoluto pari a 11,3 miliardi di euro per il commercio online, è ancora lontana dai principali Paesi europei come il Regno Unito (66 miliardi), la Germania (40 miliardi) e la Francia (26 miliardi), anche se la crescita delle vendite sul web ha subito un'accelerazione grazie alla maggior diffusione di tablet e smartphone;
gli acquisti del settore turistico costituiscono il 43 per cento del totale e un quarto è riferito a servizi di ospitalità visto che dei 5 miliardi riferiti al 2013, il 75 per cento proverrebbe dalla vendita dei biglietti di viaggio (aerei e treni) mentre il 25 per cento dalla prenotazione alberghiera;
le società di servizi che sviluppano la maggior parte del proprio business attraverso siti web e internet costituiscono il nucleo principale dell’e-commerce turistico nel nostro Paese, ma in questo settore sono principalmente avvantaggiate — escludendo grandi aziende come Italo, Alitalia e Trenitalia — le imprese straniere;
secondo l'Osservatorio, infatti, i «top player» di questo e-commerce in Italia sono eDreams (Spagna), Expedia (USA), Venere (di proprietà Expedia) Lastminute.com (della statunitense Travelocity), Volagratis (Svizzera);
sono sempre più numerosi gli italiani che acquistano servizi su siti di viaggio stranieri, come nel caso dei voli lowcost offerti da Easyjet e RyanAir, con un import dal valore di circa 3,44 miliardi di euro, in crescita del 13 per cento rispetto al 2012;
gli stranieri che comprano su siti italiani ricorrono generalmente ai portali di Alitalia, Trenitalia e Italo che costituiscono il 55 per cento del valore assoluto speso, che si aggira sui 2 miliardi di euro — in crescita del 28 per cento rispetto al 2012 — ed evidenzia la scarsa strutturazione dell'offerta turistico-ricettiva online dei player italiani;
è evidente che l'offerta turistica online, ampiamente sottostimata e poco organizzata, non consente all'intero comparto — che contribuisce al prodotto interno lordo con oltre 130 miliardi di euro – di svilupparsi appieno sostenendo l'occupazione e l'economia del Paese;
i proventi dell'intermediazione turistica straniera online non possono essere tassati, sottraendo all'erario risorse finanziarie notevoli che invece potrebbero essere investite nella promocommercializzazione turistico-culturale;
l'intermediazione online può incidere notevolmente sul costo finale del servizio, arrivando a costituirne addirittura il 30 per cento;
di conseguenza è auspicabile favorire l'aumento del numero di operatori nazionali non solo a garanzia della concorrenza ma anche per evitare un mancato introito per le casse dello Stato,
impegna il Governo
ad adottare tutte le iniziative necessarie a potenziare l'ottica multicanale dell'offerta turistica online, avvalendosi dell'ENIT, dei portali Italia.it e Naturitalia.it, in modo da sostenere lo sviluppo dell’e-commerce in un settore centrale per l'economia italiana.
(7-00213) «Prodani, Mucci».