• Testo RISOLUZIONE IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.7/00216 premesso che: il turismo è un settore importante per l'economia italiana, avendo contribuito nel 2012 al prodotto interno lordo (Pil) con oltre 130 miliardi di euro e con circa 2,2...



Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00216presentato daPRODANI Aristesto diSabato 21 dicembre 2013, seduta n. 143

La X Commissione,
premesso che:
il turismo è un settore importante per l'economia italiana, avendo contribuito nel 2012 al prodotto interno lordo (Pil) con oltre 130 miliardi di euro e con circa 2,2 milioni di persone occupate;
lo sviluppo del comparto rappresenta una preziosa occasione che il Paese non può perdere, visto che si colloca al primo posto per numero di siti iscritti come «patrimonio dell'umanità» ma è valutato solo al settantaseiesimo posto per le politiche governative di sostegno;
delle 160 tipologie di turismo catalogate nel mondo, infatti, il Belpaese è in grado di offrirne solo 100 malgrado lo sterminato patrimonio culturale, enogastronomico e di attrazioni naturali;
la competitività del settore è in crisi, come registrato nel 2012 dal calo degli arrivi e delle presenze turistiche: i dati parziali infatti rilevano un decremento, rispettivamente, del 5,7 per cento e del 6,8 per cento rispetto al 2011, anno in cui i turisti internazionali avevano invece superato la soglia dei 47,4 milioni, toccando un massimo storico a partire dal 2005;
il decreto-legge n. 70 del 2011 sul semestre europeo (convertito, con modificazioni, dalla legge n. 106 del 2011) ha previsto il rilancio del comparto con l'istituzione, nei territori costieri, dei «distretti turistici» con l'obiettivo di riqualificare e rilanciare l'offerta nazionale, migliorando contemporaneamente l'efficienza nell'organizzazione e nella produzione dei servizi;
i distretti possono esser creati nei territori su richiesta delle imprese del settore che vi operano, in base a una procedura molto complessa che prevede: un'intesa delle aziende con le regioni interessate, propedeutica all'emanazione di un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (DPCM) istitutivo; la delimitazione del distretto con un'intesa tra le regioni, il Ministero dell'economia e delle finanze e i comuni interessati, previa conferenza di servizi obbligatoria, a cui deve partecipare anche l'Agenzia del demanio;
il termine per la delimitazione territoriale dei distretti, scarsamente pubblicizzati, era fissato al 31 dicembre 2012 dal decreto sul semestre europeo, ma con la legge di stabilità 2013 (n. 228 del 2012) è stato rinviato al 30 giugno 2013;
alla sua scadenza sono stati delimitati pochissimi distretti — vere e proprie «zone a burocrazia zero» — vanificandone così lo sviluppo e la possibilità di usufruire di una serie di agevolazioni amministrative, finanziarie, fiscali e per il settore ricerca & sviluppo;
il 24 luglio 2013, durante la seduta dell'Assemblea a Montecitorio che ha dato il via libera alla conversione in legge del «decreto del fare» (n. 69 del 2013), il Governo ha accolto l'ordine del giorno 9/1248-A-R/188 con il quale si impegnava a favorire lo sviluppo dei distretti, valutando l'opportunità di semplificarne l’iter formativo e di estendere fino al 31 dicembre 2014 il termine per la loro delimitazione territoriale,

impegna il Governo

ad assumere misure urgenti a supporto dello sviluppo dei distretti turistici e per il rilancio del settore nel suo complesso.
(7-00216) «Prodani, Fantinati, Mucci, Da Villa».