Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE
Atto a cui si riferisce:
C.5/08940 su la Stampa del 15 giugno 2016 è stato pubblicato un articolo a firma di Giuseppe Salvaggiulo, che riguarda la drammatica situazione della giustizia in Calabria;
in...
Atto Camera
Interrogazione a risposta in commissione 5-08940presentato daERMINI Davidtesto diMartedì 21 giugno 2016, seduta n. 639
ERMINI. —
Al Ministro della giustizia
. — Per sapere – premesso che:
su la Stampa del 15 giugno 2016 è stato pubblicato un articolo a firma di Giuseppe Salvaggiulo, che riguarda la drammatica situazione della giustizia in Calabria;
in particolare, si fa riferimento al caso concernente il processo denominato «Cosa Mia»;
tale processo si sviluppa sulla base di una indagine del 2010 promossa dalla procura della Repubblica di Reggio Calabria e riguardante una sanguinosa guerra di mafia che nel corso degli anni ’80-90 fa registrare ben 52 omicidi;
un'inchiesta che fa luce anche sul «controllo» dei lavori concernenti l'ammodernamento della autostrada A3 Salerno-Reggio, con una tangente del 3 per cento richiesta alle imprese e mascherata dalla voce «tassa ambientale» o «costo sicurezza»;
si celebra il processo, che mobilita rilevanti risorse materiali e umane per la complessità e delicatezza della materia, e nel 2013 giungono 42 sentenze di condanna per un totale di 300 anni di carcere;
nel luglio 2015 tali sentenze vengono confermate anche in sede di processo d'appello;
si attendeva il passaggio in Cassazione, ma si apprende dall'articolo che una settimana fa sarebbero scaduti i termini senza che dalla Corte di cassazione fossero arrivate le carte del processo, poiché il giudice, dopo 11 mesi, non aveva ancora depositato le motivazioni;
il risultato di tale assurda vicenda è che tre imputati con doppia sentenza di condanna per associazione mafiosa sono tornati in libertà, così come altri dieci erano già usciti per scadenza dei termini di custodia cautelare;
il servizio giornalistico, inoltre fa riferimento anche ad un altro processo denominato «Revenge», per il quale in questi giorni si celebra l'appello presso il tribunale di Catanzaro con 7 imputati per mafia;
tale processo avrebbe dovuto prendere il via nel 2011 e, invece, sembrerebbero essere stati necessari ben 5 anni per costituire un collegio di giudici;
quanto rappresentato in premessa, richiamando la ricostruzione giornalistica, evidenzia una drammatica criticità del sistema giudiziario operante in Calabria –:
quali iniziative di competenza intenda promuovere per verificare se corrisponda a verità quanto riportato in premessa sulla base della ricostruzione riportata dal servizio giornalistico e quali ulteriori iniziative, ove fossero confermate tali gravissime anomalie, intenda assumere di conseguenza. (5-08940)