• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/02927 ANGIONI, PEGORER, FAVERO, GUERRIERI PALEOTTI, DALLA ZUANNA, FRAVEZZI, PEZZOPANE, FUCKSIA, MOLINARI, CUCCA, LAI - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali - Premesso che: con la...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-02927 presentata da IGNAZIO ANGIONI
martedì 21 giugno 2016, seduta n.641

ANGIONI, PEGORER, FAVERO, GUERRIERI PALEOTTI, DALLA ZUANNA, FRAVEZZI, PEZZOPANE, FUCKSIA, MOLINARI, CUCCA, LAI - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali - Premesso che:

con la raccomandazione del Consiglio del 22 aprile 2013, è stata istituita una Garanzia per i giovani (Youth Guarantee), per rispondere alla grave crisi occupazionale giovanile e agli elevati costi causati dai giovani che non si trovano né in situazione lavorativa, né seguono un percorso scolastico o formativo, i cosiddetti NEET, not in education, employment or training;

con il termine Garanzia per i giovani, si intende una situazione nella quale, entro un periodo di 4 mesi dall'inizio della disoccupazione o dall'uscita dal sistema di istruzione formale, i giovani ricevono un'offerta qualitativamente valida di lavoro, di tirocinio o apprendistato, nonché un'offerta di proseguimento degli studi che potrebbe comprendere programmi di formazione di qualità, sfocianti in una qualifica professionale riconosciuta. La Garanzia si rivolge ai giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni;

nella raccomandazione vengono indicati gli orientamenti a cui gli Stati membri sono tenuti ad attenersi, in conformità con le situazioni nazionali, regionali e locali e in considerazione del genere e delle diversità dei giovani a cui le misure sono destinate;

considerato che:

in seguito alla raccomandazione UE, il Governo italiano ha avviato alcuni interventi nell'ambito del decreto-legge 28 giugno 2013, n. 76, convertito, con modificazioni, della legge 9 agosto 2013, n. 99, e successive norme di applicazione;

per contribuire a realizzare gli obbiettivi previsti dalla Garanzia, l'art. 5 ha istituito un'apposita struttura di missione che coinvolge il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e le sue agenzie tecniche (ISFOL e Italia Lavoro), l'INPS, il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, il Ministero dello sviluppo economico, il Dipartimento della gioventù della Presidenza del Consiglio dei ministri, il Ministero dell'economia e delle finanze, le Regioni e Province autonome, le Province e Unioncamere. La struttura di missione ha sviluppato il piano di attuazione italiano per la Garanzia per i giovani;

considerato che:

al 31 dicembre 2015, il numero dei giovani complessivamente registrati al programma è stato pari a 914.325 unità;

al 19 maggio 2016, il numero dei giovani registrati risulta pari a 1.062.335, con un incremento del 16,2 per cento rispetto all'intero anno precedente;

sul totale di 694.253 giovani presi in carico da parte dei servizi per l'impiego, a 332.902 è stata proposta almeno una misura del piano;

tra i diversi soggetti pubblici che si occupano del pagamento dell'indennità finale prevista dal piano, all'INPS spetta il compito di svolgere il ruolo di ente erogatore al giovane che segue il programma;

da notizie pervenute agli interrogati e riportati anche dalla stampa nazionale, si apprende che vi sarebbero gravissimi ritardi nel pagamento delle indennità ai giovani che hanno aderito al Programma europeo in questione, ritardi che in taluni casi raggiungono persino i 6, i 9 e i 12 mesi;

considerato, inoltre, che:

tale situazione è grave e inaccettabile, tanto più se si considera il modesto ammontare dell'indennità da corrispondere al giovane, ma che comunque per molti giovani rappresenta una fonte imprescindibile per continuare nel programma;

sono diversi i giovani costretti a rinunciare al programma perché non sono in grado di anticipare le spese necessarie per recarsi quotidianamente sul posto di lavoro;

il rimando di responsabilità tra i soggetti pubblici interessati a vario titolo alla vicenda non fa che complicare ulteriormente la situazione,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei ritardi nei pagamenti delle indennità ai giovani che seguono un programma di Garanzia per i giovani e come intenda risolvere con la massima urgenza tale intollerabile situazione, per evitare il fallimento di un programma così importante per il nostro Paese;

se non ritenga necessario individuare con sollecitudine nuove e più efficaci modalità organizzative, al fine di garantire l'erogazione delle indennità ai giovani nei tempi previsti;

se non ritenga opportuno aprire un tavolo di confronto con le Regioni e l'INPS, al fine di indicare modalità omogenee di erogazione delle indennità su tutto il territorio nazionale.

(3-02927)