Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto a cui si riferisce:
C.4/13657 con atto della Presidenza del Consiglio, in data 26 maggio 2016 è stata conferita la nomina, in seno al consiglio di amministrazione dell'Agenzia italiana del farmaco (AIFA), in...
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-13657presentato daBARONI Massimo Enricotesto diGiovedì 30 giugno 2016, seduta n. 645
BARONI, GRILLO, LOREFICE, SILVIA GIORDANO, MANTERO, DI VITA, COLONNESE, TONINELLI, DE ROSA, CARINELLI, TRIPIEDI, COMINARDI, MANLIO DI STEFANO, ALBERTI e PESCO. —
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione
. — Per sapere – premesso che:
con atto della Presidenza del Consiglio, in data 26 maggio 2016 è stata conferita la nomina, in seno al consiglio di amministrazione dell'Agenzia italiana del farmaco (AIFA), in rappresentanza delle regioni, all'assessore all'economia, crescita e semplificazione della regione Lombardi dottor Massimo Garavaglia;
l'AIFA, autorità nazionale competente per l'attività regolatoria dei farmaci in Italia, è un ente pubblico che opera in autonomia, trasparenza ed economicità, sotto la direzione del Ministero della salute e la vigilanza anche del Ministero dell'economia e delle finanze;
non si comprende, pertanto, con quali criteri vengano proposte le nomine di assessorati politici;
l'autonoma dell'ente deve essere garantite, preservata da possibili ingerenze e/o condizionamenti. Nel caso specifico, a giudizio degli interroganti contravvenuto al principio di autonomia, si è proceduto alla nomina di un esponente politico, tra l'altro, pluri-indagato e su cui pende, dal 26 gennaio 2016, una richiesta di rinvio a giudizio per turbativa d'asta e abuso di atto d'ufficio;
Garavaglia, esponente della Lega nord, è stato indagato per reati contro la pubblica amministrazione. Il procedimento è allacciato ad un altro processo già in corso e che ha portato agli arresti domiciliari l'assessore regionale alla sanità lombarda Mario Mantovani;
esponente della Lega, avrebbe richiesto al suo collega alla sanità, Mantovani, un intervento al fine di evitare l'aggiudicazione di una gara d'appalto in realtà già concluso e il cui esito era noto;
l'ASL Milano 1, aveva affidato un lotto pari a 11 milioni di euro alla First Aid One Italia, costituitasi, tra l'altro, parte civile sia nel processo che riguarda l'assessore alla sanità, Mantovani, sia all'interno del procedimento che vede indagato, con richiesta di rinvio a giudizio, l'assessore al bilancio e neo componente del CdA dell'AIFA;
i pubblici ministeri nell'ambito dell'inchiesta «Entourage» scrivono: «Garavaglia e Mantovani, interferendo con l'azione amministrativa procuravano un ingiusto vantaggio alla Onlus Croce Azzurra Ticino, di fatto prorogando un affidamento in convenzione, con aggravanti determinate dalla funzione di pubblico ufficio svolto dai due assessori regionali»;
Massimo Garavaglia «in concorso con Giovanni Tomasini, presidente della Croce Azzurra Ticina, impedivano e comunque turbavano la procedura aperta ex articolo 59 D Lgs. N. 163/06 per l'affidamento del servizio di trasporto di soggetti nefropatici sottoposti a trattamento dialitico bandita dalla regione Lombardia»;
forte del sostegno del segretario Matteo Salvini, Garavaglia non solo non si dimesso ma ha ottenuto cariche strategiche oltre che prestigiose;
ad avviso degli interroganti, il combinato disposto tra l'aver disatteso un principio primario, quale quello dell'autonomia dell'ente pubblico, il sostegno ricevuto dal segretario di partito e la forza dell'assessore nel riuscire a stravolgere le regole delle pubbliche gare per favorire associazioni vicine al suo schieramento politico, potrebbero compromettere il buon funzionamento dell'ente pubblico. Tra l'altro, l'AIFA si inserisce in un delicato perimetro del sistema sanitario, che Raffaele Cantone (presidente dell'autorità nazionale anticorruzione) definisce «da sempre oggetto di interesse da parte del malaffare e di gruppi affaristici...» affermando che «una delle questioni che incidono moltissimo sulla possibilità che i servizi siano efficienti e sostenibili è sicuramente il prezzo del malaffare», essendo, la sanità, appunto, «uno dei settori in cui c’è un maggiore investimento pubblico»;
alla luce di quanto richiamato, appare agli interroganti decisamente inopportuna la nomina del dottor Massimo Garavaglia;
la circostanza merita una valutazione attenta e complessiva anche nel quadro della spesa pubblica e degli interessi economici in ordine alle migrazioni sanitarie e delle attrezzature biomedicali. Settore dove la sola regione Lombardia fattura la metà dei complessivi 9,5 miliardi di euro dell'intero Paese –:
se il Governo fosse a conoscenza dei fatti esposti;
se si ritengano di adottare iniziative di competenza per pervenire alla revoca della nomina del dottor Garavaglia poiché, esistono, gravi circostanze di inopportunità nella nomina del medesimo a membro del consigli d'amministrazione dell'AIFA;
se non intendano assumere ogni iniziativa di competenza affinché simili circostanze non si replichino in futuro.
(4-13657)