• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.3/02368    la programmazione comunitaria è in fase di transizione tra il ciclo 2007- 2013, ormai concluso, e il ciclo 2014-2020, che sta iniziato;    secondo quanto è indicato nel...



Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02368presentato daVALLASCAS Andreatesto diMercoledì 6 luglio 2016, seduta n. 648

   VALLASCAS. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   la programmazione comunitaria è in fase di transizione tra il ciclo 2007- 2013, ormai concluso, e il ciclo 2014-2020, che sta iniziato;
   secondo quanto è indicato nel portale Opencoesione, «è fissato al 31 dicembre 2015 il termine ultimo di ammissibilità della spesa rendicontabile alla Commissione per il ciclo 2007-2013», mentre sarebbe fissato al 31 marzo 2017 il termine ultimo cui fare pervenire alla Commissione europea le domande di pagamento;
   per quanto concerne il settennato 2007-2013, secondo quanto pubblicato dal portale Opencoesione, la dotazione totale sarebbe pari a 46,4 miliardi di euro, mentre la dotazione dell'Unione europea ammonterebbe a 27,9 miliardi di euro;
   sebbene il sistema di monitoraggio della spesa stia ancora acquisendo i dati e, conseguentemente, possa risultare prematuro fare una valutazione sul raggiungimento degli obiettivi di spesa, a partire dall'inizio dell'anno, autorevoli istituti di ricerca avrebbero divulgato dati che delineerebbero un quadro poco roseo sulla capacità italiana di utilizzare e spendere pienamente i fondi europei;
   in particolare, nelle scorse settimane, sarebbero state pubblicate le risultanze di uno studio dell'associazione Openpolis, che avrebbe elaborato i dati del portale Opencoesione, da cui emergerebbero molteplici criticità dell'Italia nell'utilizzo delle opportunità offerte dai fondi europei nonché nella stessa capacità del nostro Paese di conseguire elevati livelli di spesa per i progetti finanziati;
   il 19 maggio 2016, nel corso della trasmissione di approfondimento politico Agorà su Rai 3, dedicata al tema dei fondi europei, sarebbe intervenuto un esponente della citata associazione che avrebbe esplicitato meglio le risultanze dello studio condotto da Openpolis;
   in particolare, sarebbe stato chiarito che nella programmazione 2007-2013, il valore dei fondi dell'Unione europea, in termini di progetti approvati, sarebbe stato pari a 40-45 miliardi di euro, a questo si aggiungerebbero gli interventi dell'Italia che, con proprie risorse, contribuirebbe alle politiche di coesione che determinerebbero investimenti complessivi pari a 100 miliardi di euro in sette anni;
   secondo quanto emerso, l'Italia avrebbe speso poco più della metà del fondo per le politiche di coesione, mentre non sarebbero stati spesi oltre 5 miliardi di euro dei fondi dell'Unione europea, a causa del mancato avvio di progetti finanziati;
   questo stato di cose delineerebbe una situazione di grave criticità per il venire meno di cospicue risorse economiche in una fase di profonda crisi per l'economia nazionale, con risvolti negativi sul tessuto sociale e sugli interventi a sostegno dell'imprese e delle famiglie;
   è il caso di rilevare che, il 26 aprile 2016, sul sito istituzionale del Governo sono stati pubblicati i dati sul monitoraggio finanziario Ue 2007-2013 al 26 febbraio 2016, in base al quale risulterebbero pagamenti effettuati per un ammontare di 44,2 miliardi di euro, pari al 96,5 per cento della dotazione totale;
   questa discordanza di dati susciterebbe alcune perplessità sui processi di rendicontazione dei fondi dell'Unione europea del ciclo 2007-2013;
   nel 2013, è stata istituita l'Agenzia per la coesione territoriale che ha assorbito le funzioni del soppresso dipartimento per lo sviluppo e la coesione territoriale;
   nel corso degli ultimi anni, autorevoli organi di stampa avrebbero sottolineato i forti ritardi nel raggiungimento della piena operatività da parte dell'Agenzia, ritardi che potrebbero aver rallentato le attività di supporto, proprie dell'organismo, nell'attuazione della programmazione comunitaria e nazionale 2007-2013 –:
   se quanto esposto in premessa corrisponda al vero;
   quale sia lo stato di avanzamento effettivo delle attività e della spesa dei fondi dell'Unione europea per il ciclo 2007-2013;
   se i ritardi nell'entrata in funzione dell'Agenzia per la coesione territoriale possano aver influito sulle capacità di spesa dell'Italia dei fondi della programmazione comunitaria 2007-2013;
   quali iniziative intenda adottare per migliorare le prestazioni e le capacità di spesa dell'Italia in relazione all'avvio della programmazione comunitaria 2014-202. (3-02368)