• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/13696    la crisi che ormai da tempo interessa il settore cerealicolo nazionale rappresenta una vera e propria emergenza e l'individuazione di misure atte a contenere la pesante situazione di...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13696presentato daL'ABBATE Giuseppetesto diMercoledì 6 luglio 2016, seduta n. 648

   L'ABBATE, GALLINELLA, GAGNARLI, LUPO, PARENTELA, BENEDETTI e MASSIMILIANO BERNINI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   la crisi che ormai da tempo interessa il settore cerealicolo nazionale rappresenta una vera e propria emergenza e l'individuazione di misure atte a contenere la pesante situazione di mercato, unitamente ad una ristrutturazione complessiva della filiera, sono interventi che non possono essere più rimandati;
   tra le criticità più significative, oltre al fatto che il comparto opera in un contesto internazionale estremamente instabile e condizionato da una serie di dinamiche non strettamente correlate con la legge della domanda e dell'offerta, si segnalano sicuramente: l'elevata frammentazione della superficie colturale, con costi del terreno e di impresa nettamente superiori ad altre realtà e conseguente perdita di competitività da parte delle imprese nazionali; elevati costi di produzione e diminuzione costante dei prezzi che costringe la fase agricola a lavorare spesso sottocosto; spontaneismo ed eterogeneità delle produzioni raramente collegate agli andamenti reali dei consumi; diversità degli ambienti pedoclimatici e alta differenziazione quantitativa e qualitativa delle produzioni; scarsa concentrazione dell'offerta; difficoltà nella gestione commerciale causata dalla prevalenza del conto deposito rispetto al conto conferimento e attività di ricerca varietale non sempre rispondente alle reali esigenze di mercato;
   ad alimentare le debolezze del settore contribuiscono poi le mutate strategie dell'industria di trasformazione: l'organizzazione e la concentrazione degli operatori comporta nuove esigenze di fornitura che la filiera non sembra saper soddisfare;
   la questione organizzativa della produzione appare pertanto uno dei nodi strutturali più rilevanti: l'organizzazione di filiera è indispensabile non solo per affrontare le sfide del mercato globale ma anche per aumentare la capacità di negoziazione della parte agricola e qualificare e valorizzare il prodotto;
   al fine di consentire ai produttori di poter collocare il proprio prodotto ad un prezzo congruo e di garantire la trasparenza nelle relazioni contrattuali tra gli operatori di mercato e nella formazione di prezzi è indispensabile la costituzione di una Commissione unica nazionale del settore cerealicolo di cui all'articolo 6-bis del decreto-legge 5 maggio 2015, n. 51, convertito, con modificazioni dalla legge 2 luglio 2015, n. 91–:
   come il Governo intenda affrontare la crisi del comparto cerealicolo, se non ritenga di dover urgentemente promuovere ed incentivare, anche alla luce della recente normativa comunitaria in materia di organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli, l'organizzazione di filiera delle produzioni cerealicole e assumere iniziative per attivare una Commissione unica nazionale per il mercato dei cereali, al fine di assicurare all'industria di trasformazione determinati volumi e al produttore la collocazione del proprio prodotto ad un prezzo congruo e slegato dalle contrattazioni delle borse merci. (4-13696)