• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
C.2/01420    come già segnalato in occasione del question time del febbraio 2016 al Governo, la struttura che ospita la casa circondariale Giuseppe Montalto di Alba, è stata chiusa dal mese di...



Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01420presentato daRABINO Marianotesto diMartedì 5 luglio 2016, seduta n. 647

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della giustizia, per sapere – premesso che:
   come già segnalato in occasione del question time del febbraio 2016 al Governo, la struttura che ospita la casa circondariale Giuseppe Montalto di Alba, è stata chiusa dal mese di gennaio 2016 per consentire le operazioni di bonifica dell'impianto idrico, delle condotte e dell'impianto di condizionamento dei locali, a seguito dell'accertamento – dalla fine del 2015 – di tre casi di legionella;
   grazie alla risolutezza del sindaco e dell'asl nel tutelare la salute pubblica, nonché alla tempestività di intervento dell'amministrazione penitenziaria nell'organizzare il trasferimento, le 122 persone detenute sono state trasferite in altre strutture;
   in risposta all'interrogazione, il Governo ha rassicurato gli interroganti specificando quanto segue: «è stato demandato alle competenti articolazioni ministeriali lo studio e l'elaborazione di progetti di ristrutturazione e adeguamento e sono già state formulate soluzioni di intervento. In particolare, considerata la priorità delle opere di sanificazione, l'amministrazione penitenziaria ha inserito i relativi interventi nel programma triennale 2016-2018 (...) nella consapevolezza della necessità di garantire nel modo più opportuno l'utilizzazione delle risorse necessarie, l'amministrazione ha avviato valutazioni tecniche di fattibilità per la predisposizione del progetto preliminare e l'individuazione delle modalità più utili a garantire la maggiore celerità nelle successive fasi di progettazione esecutiva, appalto, esecuzione e collaudo dei lavori affinché il carcere di Alba possa essere restituito in condizioni di assoluta sicurezza all'uso penitenziario il più presto possibile»;
   ad oggi, tuttavia, nonostante i grandi impegni profusi e gli sforzi iniziali, gli interpellanti sentono il dovere di tornare nuovamente sulla vicenda albese, in quanto nulla di certo si sa sull'entità degli stanziamenti dei lavori e, soprattutto, circa le modalità ed i tempi di intervento ai fini dell'efficiente e rapido ripristino del sito in oggetto;
   la struttura, infatti, ancora chiusa e disabitata, è destinata ad un inarrestabile deterioramento a causa del degrado e dell'abbandono che sta subendo: tutto ciò non favorisce certo la prospettiva di una imminente riapertura;
   quel che preoccupa maggiormente è che nel corso dei mesi, dopo la sospensione delle attività a favore dei detenuti per conto dei volontari, è venuta meno anche la disponibilità di terzi e privati di investire nei percorsi formativi e professionali utili ai detenuti stessi;
   anche il vigneto, seguito ora da un gruppo di detenuti del carcere di Fossano, rischia di esser compromesso per la carenza di cure ed attenzioni necessarie –:
   se il Ministro interpellato sia a conoscenza della mancata risoluzione al problema in precedenza evidenziato e come ritenga di procedere, al fine di favorire la ripresa dei percorsi lavorativi, scolastici e di formazione dei detenuti, fondamentali nel loro percorso rieducativo per una migliore riuscita del processo di reinserimento sociale;
   come intenda intervenire per salvaguardare la struttura carceraria e per ripristinarne la funzionalità, in modo da restituirla quanto prima, sicura e risanata alla collettività, nonché evitare le negative ripercussioni sul futuro lavorativo dei soggetti coinvolti;
   quali siano gli interventi posti in essere al fine di far emergere le responsabilità dell'accaduto, vicenda peraltro non nuova per il carcere albese, che ha messo in serio pericolo il fondamentale ed inalienabile diritto alla salute dei detenuti e dei lavoratori.
(2-01420) «Rabino, Monchiero».