• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
C.2/01419    nell'edizione del 20 giugno 2016, del Corriere dell'economia, a pagina 11, è stato pubblicato un articolo dal titolo «Cessioni 2016, nei piani entra anche un pezzetto di Cdp», nel...



Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01419presentato daVALLASCAS Andreatesto diMartedì 5 luglio 2016, seduta n. 647

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:
   nell'edizione del 20 giugno 2016, del Corriere dell'economia, a pagina 11, è stato pubblicato un articolo dal titolo «Cessioni 2016, nei piani entra anche un pezzetto di Cdp», nel quale, in merito al programma di privatizzazioni avviato dal Governo, si fa riferimento alla presunta cessione di una quota di Cassa depositi e prestiti;
   in particolare si legge che «Come far tornare i conti sulle privatizzazioni, raggiungendo l'obiettivo di 8 miliardi previsto per il 2016, ora che la quotazione di Fs è slittata ? Vendendo pezzetti di altre imprese pubbliche appetibili non quotate che possano piacere al mercato, magari per 1-1,5 miliardi di entrate. Fra le altre, per esempio, una fetta della Cassa depositi e prestiti»;
   nell'articolo si sostiene che «il progetto di aprire il capitale di Cdp è informalmente al vaglio del ministero del Tesoro guidato da Pier Carlo Padoan. Nulla di deciso, ancora: l'operazione è delicata. Ma le idee sono chiare»;
   a rafforzare l'ipotesi sostenuta nell'articolo, viene riferito del recente conferimento a cassa depositi e prestiti del 35 per cento a CDP del 35% di Poste Italiane che, secondo quanto si legge, avrebbe rafforzato entrambe le società, e porterà la quota del Ministero dell'economia e delle finanze in cassa depositi e prestiti dall'80,1 per cento all'82,8 per cento, mentre la partecipazione delle Fondazioni passerebbe dal 18,4 per cento al 15,9 per cento, circostanza che, secondo l'articolista, metterebbe il Ministero nelle condizioni di cedere una parte della propria quota;
   quanto affermato nell'articolo acquista una straordinaria rilevanza sia per la gravità delle implicazioni e delle conseguenze negative che una cessione, seppure di una quota, dell'istituto potrebbe avere sui risparmiatori italiani sia per le modalità dell'operazione che, per come è stata presentata, sarebbe gestita con estrema riservatezza;
   è il caso di rilevare che cassa depositi e prestiti è un istituto che, per buona parte della sua storia, si è occupato della raccolta dei depositi quale «luogo di fede pubblica» e del finanziamento degli enti pubblici;
   Cassa depositi e prestiti gestisce attualmente 252 miliardi di euro in risparmi postali, tra buoni fruttiferi e libretti di risparmio, collocati da Poste italiane attraverso gli oltre 14 mila uffici dislocati su tutto il territorio nazionale;
   questa disponibilità finanziaria dovrebbe essere gestita con uno scrupoloso sistema di tutele a garanzia dei piccoli risparmiatori che rappresentano la struttura portante dei depositi, viceversa a partire dal 2003, con la separazione dallo Stato e la trasformazione dell'istituto in società per azioni, si è assistito a un progressivo spostamento di Cassa depositi e prestiti verso ambiti di attività, di credito e di portafoglio, che potrebbero mettere a rischio la solidità dell'istituto;
   lo stesso avvicendamento del presidente e dell'amministratore delegato con due esponenti espressione del mondo bancario privato e della finanza rafforzerebbe secondo gli interpellanti l'ipotesi di un ampliamento del perimetro di interessi di Cassa depositi e prestiti verso i settori bancario e finanziario;
   negli ultimi anni Cassa depositi e prestiti, anche attraverso l'ex Fondo strategico italiano, ha posto in essere alcune operazioni di acquisizione e di cessione dimostrando, tra le altre cose, un grande interesse per i fondi sovrani con alcuni dei quali partecipa ad importanti operazioni d'investimento: nel 2014, Fondo strategico italiano e Kuwait Investment Authority hanno costituito FSI Investimenti spa;
   il 31 marzo 2016, Cassa depositi e prestiti ha annunciato la riorganizzazione delle attività del Fondo strategico italiana spa, che assume la nuova denominazione di CDP Equity spa a cui si è aggiunta la costituzione di FSI SGR con l'obiettivo, si legge nel comunicato di Cassa depositi e prestiti di «supportare i piani di crescita di aziende medio-grandi con significative prospettive di sviluppo anche attraverso l'attrazione di capitali esteri e privati»;
   tra le altre cose, la Cassa depositi e prestiti partecipa con 500 milioni di euro ad Atlante, fondo creato di recente dal Governo e da alcune banche per acquistare i crediti deteriorati a prezzi analoghi a quelli ai quali le banche li hanno in carico;
   secondo alcuni organi di stampa, dopo che il fondo avrebbe già speso, in poche settimane, 2,5 dei 4,2 miliardi di euro della sua dotazione per acquisire Popolare Vicenza e Veneto Banca, considerate sull'orlo del fallimento, si renderebbe necessaria una ricapitalizzazione pari a 5 miliardi di euro e Cassa depositi e prestiti, sempre secondo quanto sostengono alcuni organi di stampa, potrebbe essere sollecitata ad un nuovo apporto di capitali;
   da quanto esposto, emergerebbe una situazione controversa nella quale la notizia, peraltro non smentita, della cessione di una quota di Cassa depositi e prestiti richiederebbe un intervento chiarificatore a tutela soprattutto i nuovi ambiti di attività di Cassa depositi e prestiti che potrebbero aumentare gli elementi di rischio per i risparmiatori –:
   se quanto esposto in premessa corrisponda al vero;
   quali siano gli orientamenti del Governo in merito alle ipotesi formulate da organi di stampa su una presunta cessione di una quota di Cassa depositi e prestiti;
   quali siano gli orientamenti del Governo in merito alla necessità di rafforzare gli strumenti di tutela e garanzia dei risparmi postali gestiti da Cassa depositi e prestiti, in considerazione dei rischi cui potrebbero essere esposti i risparmi dai nuovi ambiti di attività dell'istituto.
(2-01419) «Vallascas, Cancelleri, Crippa, Da Villa, Della Valle, Fantinati, Colonnese, Cominardi, Corda, Cozzolino, Dadone, Dall'Osso, D'Ambrosio, De Lorenzis, Del Grosso, Dell'Orco, Di Battista, Di Benedetto, Luigi Di Maio, Manlio Di Stefano, Di Vita, Dieni, D'Incà, D'Uva, Ferraresi, Fico, Fraccaro, Frusone, Gagnarli, Gallinella, Luigi Gallo».