Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto a cui si riferisce:
S.4/06071 SANTANGELO, MORONESE, MANGILI, CAPPELLETTI, PUGLIA, DONNO, MARTON, CRIMI, BERTOROTTA - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare - Premesso che a quanto risulta agli...
Atto Senato
Interrogazione a risposta scritta 4-06071 presentata da VINCENZO SANTANGELO
giovedì 7 luglio 2016, seduta n.656
SANTANGELO, MORONESE, MANGILI, CAPPELLETTI, PUGLIA, DONNO, MARTON, CRIMI, BERTOROTTA - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare - Premesso che a quanto risulta agli interroganti:
ad Erice, comune dell'ex provincia di Trapani, sono ripresi i "Lavori di realizzazione di un sistema di piste ciclabili completo di stazioni per il bike sharing alimentate con fonti rinnovabili"; tale opera risulta ammessa al finanziamento, come da decreto direttoriale n. SEC-DEC-2011-38 dell'8 febbraio 2011 del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare;
da notizie riportate dal giornale on line "itacanotizie" del 27 giugno 2016, si apprende che il sindaco di Erice, Giacomo Tranchida, a seguito delle nuove critiche sollevate dalla cittadinanza ed anche da alcune forze politiche dello stesso Consiglio comunale, avrebbe affermato: "Mi preme chiarire e specificare all'opinione pubblica, evitando di essere confusa da note e strumentali disinformazioni politiche, che i correnti lavori (dopo la rescissione del contratto in danno dell'inadempiente originaria impresa e la destituzione del funzionario al tempo responsabile) vanno avanti a completamento del progetto, condiviso dal Ministero co-finanziatore con accordata proroga dei lavori fino al 30 settembre 2016";
considerato che:
il primo firmatario della presente interrogazione, in merito ai lavori di realizzazione di un sistema di piste ciclabili completo di stazioni per il bike sharing, alimentate con fonti rinnovabili a Erice, presentava, in data 8 ottobre 2014, nella seduta n. 326, l'atto di sindacato ispettivo 4-02796, ricevendo risposta in data 13 novembre 2014 (fascicolo n. 64);
la risposta informava che "Il Ministero, pertanto, per tramite dei propri competenti uffici, ha avviato con immediatezza le necessarie verifiche con l'amministrazione comunale e provvederà tempestivamente alle valutazioni di competenza in ordine alla documentazione che sarà prodotta, in esito alle quali adotterà le iniziative conseguenti nel pieno e integrale rispetto delle procedure definite con il bando di gara e delle altre disposizioni normative e regolamentari applicabili";
in data 7 ottobre 2015, il primo firmatario, come da notizia ripresa da diversi giornali on line, comunicava di aver presentato, in relazione alla questione, un esposto alla Procura della Repubblica di Trapani, affinché venisse verificata la sussistenza di eventuali responsabilità penali, civili ed amministrative, in capo ai dirigenti responsabili e agli amministratori comunali;
successivamente, l'amministrazione comunale di Erice, come si può evincere dal sito istituzionale del Comune, in data 27 ottobre 2015, rendeva pubblico il nuovo bando di gara: "Lavori per la realizzazione di un sistema di piste ciclabili per la valorizzazione del territorio montano e costiero del Comune di Erice completo di stazioni di bike-sharing alimentate con fonti rinnovabili"; il nuovo bando prevedeva un importo complessivo dell'appalto di 341.054,58 euro, comprensivo di 81.102,86 euro di costo della manodopera non soggetta a ribasso d'asta e 4.787,90 euro di oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso d'asta;
il provvedimento di aggiudicazione definitiva risulta agli atti comunali, come da determinazione settoriale, numero generale 4 dell'11 gennaio 2016, all'impresa "Costantino Tecnologie srl" di Palermo, per un importo pari a 312.881,69 euro, comprensivo di 4.787,90 euro per oneri diretti per la sicurezza e 81.102,86 euro per costo della manodopera non soggetti a ribasso d'asta oltre IVA;
considerato inoltre che, per quanto risulta agli interroganti:
nel territorio comunale di Erice, tra le zone di San Giuliano e Casa Santa Erice, nel mese di giugno 2016, venivano collocati, in vari tratti stradali, dei paletti metallici installati in prossimità delle intersezioni della pista ciclabile, anche a delimitazione della sede stradale, oltre alla relativa segnaletica verticale;
dette opere sarebbero state oggetto di critica da parte della cittadinanza, di associazioni e movimenti civici, soprattutto rilevandone motivi di criticità circa la sicurezza viaria;
inoltre, il realizzando progetto esecutivo sta determinando il restringimento delle sezioni stradali, in conseguenza della nuova segnaletica orizzontale e verticale e la non corretta sosta temporanea nelle apposite fermate dei mezzi pubblici per la discesa e la risalita degli utenti sugli autobus, soprattutto in corrispondenza del tratto limitrofa alla sosta;
alcuni tratti della pista ciclabile, attraversando vie urbane, che dovrebbero invece svolgere la funzione di vie di fuga da e per il pronto soccorso dell'ospedale Sant'Antonio Abate di Trapani, producono il restringimento della carreggiata, mettendo in serio rischio la viabilità delle ambulanze;
lo stesso sindaco Tranchida, come riportato nell'articolo pubblicato dal "Giornale di Sicilia", edizione di Trapani, in data 16 giugno 2016, rispondendo ad una domanda che intendeva verificare se alcune criticità in corso d'opera andrebbero corrette, avrebbe risposto che qualora risultassero "violazione di legge od errata esecuzione lavori lo faremo in danno dei responsabili";
considerato altresì che la citata opera è stata ammessa a finanziamento dal Ministero con decreto dell'8 febbraio 2011 e i lavori, come da relativo bando, dovevano iniziare entro 120 giorni dalla concessione del finanziamento stesso e le opere dovevano essere completate entro il termine dei successivi 365 giorni. Contrariamente, risulta agli interroganti che l'inizio dei lavori abbia avuto luogo dopo 515 giorni, anziché 120; pur essendo trascorsi oltre 1.000 giorni, i lavori risultano essere in itinere, mentre il bando stabiliva 365 giorni per la fine dei lavori. L'aver beneficiato di proroghe per un periodo cumulativo superiore a 180 giorni a giudizio degli interroganti è in contrasto con quanto previsto all'art. 10, comma 7, del bando,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di quanto esposto in premessa;
quali siano i motivi per cui sia stata accordata la proroga fino al 30 settembre 2016 all'amministrazione comunale di Erice, come reso noto dallo stesso sindaco Tranchida sul sito istituzionale del Comune;
se non intenda accertare con urgenza, nei limiti delle proprie attribuzioni, se il nuovo progetto aggiudicato ed appaltato alla ditta Costantino Tecnologie srl di Palermo rispetti pienamente le procedure definite con il bando di gara e dalle altre disposizioni normative e regolamentari applicabili, nonché dal decreto direttoriale n. SEC-DEC-2011-38 dell'8 febbraio 2011;
se risulti che il nuovo progetto sia conforme a quanto previsto dal codice della strada vigente (decreto legislativo n. 285 del 1992) e dal decreto ministeriale 30 novembre 1999, n. 557, recante "Regolamento per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili", e successive modificazioni e integrazioni.
(4-06071)