• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/13789    dalla recente inchiesta sulle infiltrazioni mafiose negli appalti legati all'evento Expo Milano 2015, che vede al centro il consorzio di cooperative Dominus Scarl e i subappalti da questo...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13789presentato daTONINELLI Danilotesto diMercoledì 13 luglio 2016, seduta n. 653

   TONINELLI. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   dalla recente inchiesta sulle infiltrazioni mafiose negli appalti legati all'evento Expo Milano 2015, che vede al centro il consorzio di cooperative Dominus Scarl e i subappalti da questo ricevuti dall'ente Fiera di Milano, emergono allarmanti profili di possibile coinvolgimento e di infiltrazioni mafiose anche nel territorio cremasco (come emerge dagli articoli intitolati «Tentacoli mafiosi nel Cremasco» e «Quando il boss colpì a bastonate un 31enne» nel quotidiano La Provincia di Cremona del 9 luglio 2016).
   infatti, il presidente di Dominus Scarl Giuseppe Nastasi, arrestato nell'ambito di questa inchiesta dalla guardia di finanza il 5 luglio 2016, aveva vissuto a lungo nel territorio cremonese, in particolare nel comune di Monte Cremasco ed in questo periodo era anche già stato arrestato, il 17 agosto 2012, con l'accusa di tentato omicidio, porto abusivo di arma e calunnia a seguito dell'aggressione ai danni di un uomo di 31 anni avvenuta il precedente 26 marzo. Tra i coinvolti c’è anche Giuseppe Lombino, in passato residente a Bagnolo Cremasco, che ha subito la misura cautelare degli arresti domiciliari;
   queste inquietanti notizie devono essere lette anche alla luce degli studi fatti sull'estensione e la ramificazione dei fenomeni mafiosi nel Nord Italia, e in particolare in prossimità di grandi centri di interessi economici, come sono appunto la regione Lombardia in generale e l'area del milanese in particolare, nei quali emergono segnali che inducono a ritenere il cremonese tra le possibili aree di avvicinamento a Milano da parte della criminalità organizzata mafiosa, in quanto «le province di Mantova e Cremona, [...] confinano con le province emiliane a maggiore presenza mafiosa, i cui clan tendono a divenire proiezione in terra lombarda. Non è però ancora possibile stabilire l'esatta situazione della zona, nonostante siano ormai numerosi e significativi gli episodi collegati con l'attività di organizzazioni di stampo mafioso» (così, nel «Primo rapporto trimestrale sulle aree settentrionali per la presidenza della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno mafioso»;
   proprio l'apparente distanza dei territori in questione rispetto a quelli in cui tradizionalmente si è radicato il fenomeno mafioso potrebbe indurre infatti pericolose sottovalutazioni che renderebbero la zona un polo di attrazione a causa dello scarso controllo indotto da questa situazione, come è proprio delle dinamiche dello sviluppo del fenomeno mafioso. Il coinvolgimento dei soggetti citati nell'inchiesta Expo e la loro permanenza sul territorio apre infatti altri possibili filoni nel territorio che vanno ad aggiungersi a quelli già individuati e che risultano presenti da tempo nella zona, quali i Bruzzise di Seminara e il Grande Aracri di Cutro, la cosca dei Di Grillo Mancuso, oltre a un gruppo criminale operante in contatto con alcuni clan di camorra (attivo anche nelle province di Milano e Varese) e ai prestanome legati alla decina di Petraperzia (EN) stanziata a Cologno Monzese (sempre secondo quanto riportato nel «Primo rapporto trimestrale sulle aree settentrionali per la presidenza della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno mafioso»);
   tutte queste considerazioni inducono quindi a un supplemento urgente di attenzione, attraverso tutti i mezzi a disposizione dell'amministrazione e delle forze dell'ordine, per il controllo del fenomeno mafioso nel cremonese –:
   quali iniziative di competenza intenda assumere il Ministro interrogato in merito alla questione di cui in premessa e per il controllo e la prevenzione del fenomeno mafioso nel territorio della provincia di Cremona. (4-13789)