• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/09157    in un articolo di Quotidiano Sanità del 5 luglio 2016, dal titolo «Campania. De Luca alla prova della nomina dei manager Asl: nell'albo anche il commissario Polimeni», si annuncia che...



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-09157presentato daGIORDANO Silviatesto diMercoledì 13 luglio 2016, seduta n. 653

   SILVIA GIORDANO, COLONNESE, LOREFICE, GRILLO, MANTERO, NESCI e DI VITA. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   in un articolo di Quotidiano Sanità del 5 luglio 2016, dal titolo «Campania. De Luca alla prova della nomina dei manager Asl: nell'albo anche il commissario Polimeni», si annuncia che il 19 luglio 2016 ci sarà una seduta monotematica del consiglio regionale della Campania dedicata alla sanità in occasione della quale potrebbero essere nominati da parte del presidente della regione Campania Vincenzo De Luca i nuovi direttori generali chiamati a guidare 15 delle 17 aziende sanitarie campane attualmente commissariate;
   il medesimo articolo riferisce che tali nomine saranno formalizzate dopo che nei giorni scorsi la giunta regionale ha dato il via libera all'aggiornamento dell'albo degli aspiranti manager (115 nomi che si aggiungono all'elenco vigente dal 2014 fatto di 462 profili) e «saranno assunte in solitario in base alle nuove norme approvate in Consiglio a fine maggio. Tra le new entry dell'albo spicca il nome di Jospeh Polimeni, attuale commissario governativo per la sanità regionale che così sembrerebbe opzionare un ruolo nella Sanità campana al termine della fase commissariale che dovrebbe concludersi entro il 2017»;
   anche sul sito d'informazione www.unotvweb.it è riportata analoga notizia e si riferisce che proprio a partire dalla legge regionale approvata nel mese di maggio 2016 dalla maggioranza relativamente alle procedure di nomina nella sanità campana «a breve saranno nominati 15 direttori generali da insediare in altrettante aziende sanitarie e ospedaliere campane e policlinici universitari. (...) Sono oltre 550 i curricula che il governatore della Regione Campania dovrà leggere prima di procedere alle nomine. Nomi che sono inseriti nell'albo regionale aggiornato poco tempo fa»;
   con l'interpellanza urgente n. 2-01388, discussa il 9 giugno 2016 e a prima firma della deputata Vega Colonnese, era stata anticipata la vicenda, che qui si riassume e si aggiorna, al fine di evidenziare ulteriormente la peculiare e sconcertante tempistica della giunta regionale della Campania;
   in data 31 maggio 2016 il consiglio regionale della Campania ha approvato la proposta di legge «Disposizioni urgenti in materia di semplificazione per la procedura dei direttori delle Aziende Sanitarie e ulteriori misure di razionalizzazione» che modifica, in maniera sostanziale, il meccanismo di nomina dei direttori generali del servizio sanitario regionale della Campania sopprimendo il secondo livello di valutazione da effettuarsi tramite un avviso pubblico per acquisire le candidature dei soggetti in possesso dei requisiti professionali di cui all'articolo 3-bis, comma 3, del decreto legislativo n. 502 del 1992, iscritti nell'elenco regionale degli idonei alla nomina di direttore generale, oppure negli analoghi elenchi delle altre regioni;
   con la citata legge approvata il 31 maggio 2016 il presidente della giunta nomina il direttore generale direttamente tra i soggetti iscritti nell'elenco regionale degli idonei alla nomina di direttore generale, oppure negli analoghi elenchi delle altre regioni ed è stata quindi soppressa la previsione che il presidente della giunta regionale, su conforme deliberazione della giunta stessa, nomini il direttore generale all'interno di una rosa di cinque candidati che hanno ottenuto i migliori punteggi, a seguito della valutazione dei titoli e dei requisiti posseduti dagli idonei che hanno partecipato all'avviso;
   in data 9 giugno 2016 il M5S nella interpellanza urgente ha illustrato i profili di incostituzionalità della citata legge regionale per palese contrasto con le norme nazionali ovvero con il decreto legislativo n. 502 del 1992 e con la legge n. 124 del 2015 (cosiddetta delega Madia), norme entrambe che costituiscono principi fondamentali ai sensi dell'articolo 117 della Costituzione che, al terzo comma, prevede che nelle materie di legislazione concorrente spetta alle regioni la potestà legislativa, salvo che per la determinazione dei principi fondamentali, riservata alla legislazione dello Stato; nel caso di specie il principio fondamentale è in materia di tutela della salute;
   con delibera n. 319 del 28 giugno 2016 la giunta regionale ha approvato l'aggiornamento all'elenco unico regionale degli idonei alla nomina di direttore generale di aziende sanitarie ed enti del servizio sanitario nazionale e ha disposto che, a far data dalla pubblicazione sul BURC di tale aggiornamento, i nominativi degli aspiranti all'incarico che nell'elenco allegato risultano qualificati «idonei» sono aggiunti all'elenco degli idonei approvato con DGRC n. 317/2014 e successive modificazioni e integrazioni;
   entro il 17 luglio 2016 le competenti commissioni di Camera e Senato devono esprimere il parere sullo schema di decreto legislativo recante attuazione della delega di cui all'articolo 11, comma 1, lettera p), della legge 7 agosto 2015, n. 124 (305), e sullo schema di decreto si sono già espressi sia la Conferenza delle regioni e delle province autonome sia il Consiglio di Stato;
   entro il mese di luglio 2016 il Governo deve approvare il decreto legislativo che nello schema già predisposto prevede, con riguardo alla nomina dei direttori generali, una selezione unica per titoli previo avviso pubblico, in possesso di specifici titoli formativi e professionali e di comprovata esperienza dirigenziale, effettuata da parte di una commissione nazionale composta pariteticamente da rappresentanti dello Stato e delle regioni, per l'inserimento in un elenco nazionale degli idonei istituito presso il Ministero della salute, aggiornato con cadenza biennale, da cui le regioni e le province autonome devono attingere per il conferimento dei relativi incarichi da effettuare nell'ambito di una rosa di candidati costituita da coloro che, iscritti nell'elenco nazionale, manifestano l'interesse all'incarico da ricoprire, previo avviso della singola regione o provincia autonoma che procede secondo le modalità del citato articolo 3-bis del decreto legislativo n. 502 del 1992, e successive modificazioni;
   l'aggiornamento dell'elenco degli idonei della regione Campania fatto proprio a pochi giorni della approvazione della legge regionale che ha modificato i meccanismi di nomina dei direttori generali desta non poche perplessità e ciò va a corroborare il dubbio che tale legge regionale possa consentire al presidente della regione di procedere a nuove e discrezionali nomine svincolate da procedure selettive e pubbliche, con l'aggravante di procedervi, quasi fosse una corsa contro il tempo, prima che entri in vigore il nuovo decreto legislativo ed i nuovi meccanismi di nomina, ovvero prima che le «regole del gioco» cambino;
   le nomine imminenti della maggior parte dei direttori generali delle asl e dei policlinici, come annunciate dalla stampa, chiosano quanto già temuto e preannunciato dal M5S nella interpellanza del 9 giugno alla quale non ha fatto seguito alcuna remora istituzionale da parte del presidente della regione Campania che, imperterrito, a giudizio degli interroganti, chiaramente dimostra di volere andare dritto all'obiettivo, ovvero nominare i direttori generali con il massimo della discrezionalità consentita;
   si tratta di un atteggiamento che, secondo gli interroganti, denota un agire istituzionale estremamente scorretto, anche dinanzi al fatto che, proprio in occasione della discussione della citata interpellanza, il sottosegretario alla salute Vito De Filippo, ha fatto presente che nell'ambito dell'istruttoria da parte della Presidenza del Consiglio dei ministri sarà garantita la massima attenzione tenuto conto della materia così delicata come quella indicata dalla interpellanza del M5S ed ha aggiunto che riguardo ai profili d'incostituzionalità sia fondamentale, anche e soprattutto proprio la citata «legge delega Madia» e lo schema di decreto legislativo di imminente attuazione;
   il sottosegretario Vito De Filippo in tale occasione ha anche informato che, ai fini di una valutazione della compatibilità costituzionale, per la sua eventuale impugnativa ai sensi dell'articolo citato 127 della Costituzione, la tempistica è di sessanta giorni dalla pubblicazione ufficiale della legge regionale e scadrà quindi l'8 agosto ed entro tale data, sempre e comunque nella tradizionale e convenzionale tempistica, che è stata sempre rispettata dal Consiglio dei ministri, il provvedimento dovrà essere esaminato dal Consiglio dei ministri;
   si ribadisce il massimo sconcerto per quello che gli interroganti giudicano un atto di scorrettezza istituzionale enorme, con uno spregio delle istituzioni che saranno chiamate a porre rimedio alle evidenti storture costituzionali, con dispendio di risorse pubbliche per un arco temporale che si sa essere peraltro molto lungo;
   quanto posto in essere dal presidente della regione Campania, ad avviso degli interroganti, deve essere affrontato, non solo nei termini consentiti dall'ordinamento, ma anche attraverso un dibattito pubblico e un dialogo istituzionale che ne stigmatizzi l'agire così da evitare che anche altre regioni agiscano in maniera analoga, e risulta infatti agli interroganti, che anche in altre regioni si stiano verificando nomine anomale di dirigenti, anche con riguardo alla tempistica nell'ambito di un sistema che invece dovrebbe essere caratterizzato dal massimo rispetto dell'articolo 97 della Costituzione –:
   di quali elementi disponga il Ministro interrogato in merito a quanto sopra esposto e quali iniziative di competenza si intendano assumere al riguardo, tenuto conto della imminente scadenza dell'8 agosto 2016 per sollevare la questione di legittimità costituzionale in relazione alla legge regionale di cui in premessa, anche alla luce delle dichiarazioni del sottosegretario De Filippo. (5-09157)