• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/03594-A/017    considerato che:     nel 2014 sono stati celebrati in Italia 189.765 matrimoni, mentre le separazioni sono state 89.303 e i divorzi 52.335;     secondo gli...



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03594-A/017presentato daPIZZOLANTE Sergiotesto diGiovedì 14 luglio 2016, seduta n. 654

   La Camera,
   considerato che:
    nel 2014 sono stati celebrati in Italia 189.765 matrimoni, mentre le separazioni sono state 89.303 e i divorzi 52.335;
    secondo gli operatori del settore circa il 7 per cento delle separazioni legali (circa 6500 l'anno) sono imputabili non al disaccordo tra coniugi, ma all'esigenza di poter usufruire di una serie di agevolazioni in materia di welfare; il dato è rilevato sulla espressa dichiarazione dei coniugi ai propri legali, di voler procedere alla separazione per motivi economici; il fenomeno di conseguenza è assai più vasto di quanto appaia;
    uscire dal nucleo familiare per molti significa abbassare fortemente il proprio reddito IRPEF (assieme alle relative aliquote), nonché il valore del proprio ISEE, così da poter fruire di prezzi vantaggiosi per servizi che prima non gli sarebbero spettati come l'asilo nido, la mensa scolastica, i ticket sanitari e la riduzione delle tasse universitarie;
    il mantenimento del coniuge a carico è detraibile dall'imposta per importi ridotti e decrescenti (meno di 800 euro l'anno per i redditi non superiori a 15.000 euro, zero per i redditi sopra i 32.200 euro, articolo 12 del Tuir). Il mantenimento del coniuge separato invece è integralmente deducibile dal reddito (articolo 10 del Tuir);
    facendo un conto approssimativo e prudenziale, considerando 6.500 separazioni «fiscali» l'anno, con un beneficio di 500 euro al mese (cioè 6.000 euro l'anno), caricato su conti diversi (dei comuni, delle ASL, delle Regioni, dello Stato e dell'INPS), abbiamo un costo di 39 milioni in più ogni anno, che si aggiungono ai 39 dell'anno prima e così via;
    le misure di contrasto al fenomeno sono delegate alla buona volontà dei comuni, che sono obbligati a indagini specifiche caso per caso, indagini che sono prolungate e laboriose,

impegna il Governo:

   a valutare la possibilità di introdurre specifiche misure di contrasto al fenomeno descritto in premessa, anche avvalendosi dei sistemi informativi di cui alla lettera f) del comma 4, nell'ambito dei quali introdurre opportune modalità di segnalazione delle situazioni anomale;
   a valutare la possibilità di estendere il concetto di abuso di diritto, introdotto per l'area fiscale dalla delega fiscale.
9/3594-A/17. Pizzolante, Palese.