• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
S.9/02344/002 in sede di discussione dell'AS 2344; premesso che: i piccoli e piccolissimi comuni della Sardegna, in particolare montani o rurali, soffrono di una particolare condizione di isolamento...



Atto Senato

Ordine del Giorno 9/2344/2 presentato da LUCIANO URAS
mercoledì 13 luglio 2016, seduta n. 659

Il Senato,
in sede di discussione dell'AS 2344;
premesso che:
i piccoli e piccolissimi comuni della Sardegna, in particolare montani o rurali, soffrono di una particolare condizione di isolamento per l'insularità, per condizioni oro grafiche che determinano situazioni particolarmente svantaggiate che a loro volta sono causa, non ultima, di abbandono e spopolamento come per altro dimostrato da un recente studio della Regione che indica come il rischio spopolamento nell'isola incomba su 166 comuni sotto i mille abitanti, di cui 33 rischiano seriamente l'azzeramento demografico nell'arco di pochi decenni;
la democrazia parte dal basso quindi dai comuni, anche da quelli piccolissimi, nelle cui comunità la cultura del risparmio fa parte da sempre del loro patrimonio senza che nessuno debba loro imporlo dall'alto, e che permette la tenace ed eroica resistenza alle piccole amministrazioni sparse nelle periferie rurali;
è proprio questa base culturale che infonde la forza di resistere alla crisi economica, al conseguente spopolamento e allo strangolamento finanziario di carattere nazionale causato dall'obbligo del rispetto del patto di stabilità e dalla continua riduzione dei trasferimenti erariali e che non tiene conto delle realtà fattuali che si vivono nei territori periferici specie i più svantaggiati;
le politiche nazionali, che mettono oggettivamente in difficoltà tutti i comuni, calate nelle realtà di territori marginalizzati e impoveriti, rischiano di creare danni maggiori determinando il taglio dei servizi essenziali e la drastica riduzione della loro qualità, senza considerare che l'incidenza dei Comuni sulla spesa pubblica è complessivamente del 7,6 per cento, mentre quella dei piccoli comuni è dell'1 per cento, per cui applicare i vincoli del patto di stabilità a questa percentuale, che riferita ai soli piccoli comuni sardi si riduce a una cifra irrisoria, non produce praticamente nessun giovamento dal punto di vista dell'equilibrio dei conti mentre dà un colpo mortale al senso stesso della loro esistenza,
impegna il Governo a valutare l'opportunità di approvare nel primo provvedimento utile una norma che, nel rispetto dei principi di finanza pubblica ed esclusivamente nei casi di violazione riguardanti il mancato rispetto del patto di stabilità interno per il 2015, esenti i piccoli comuni sardi dalle sanzioni di cui all'articolo 31, comma 26, della legge 12 novembre 2011, n.183, qualora gli stessi comuni dimostrino di rientrare dallo sforamento entro l'anno 2016, anche al netto dei ritardi dei trasferimenti regionali causa ovvero concausa della violazione stessa.
(numerazione resoconto Senato G1.101)
(9/2344/2)
URAS, COTTI