• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.3/02396    il tema della cyber security sta assumendo sempre maggiore rilievo nell'ambito della digitalizzazione del Paese, del terrorismo informatico e delle nuove tecniche di spionaggio tra Paesi....



Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02396presentato daPALMIERI Antoniotesto diVenerdì 15 luglio 2016, seduta n. 655

   PALMIERI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   il tema della cyber security sta assumendo sempre maggiore rilievo nell'ambito della digitalizzazione del Paese, del terrorismo informatico e delle nuove tecniche di spionaggio tra Paesi. Il 24 novembre 2015, premier Matteo Renzi aveva annunciato, testuali parole, «un investimento di 150 milioni di euro sulla Cyber Security, perché nel rispetto della privacy possiamo e dobbiamo fare di più per integrare le banche dati, per valorizzare gli strumenti innovativi e controllare i potenziali sospetti». Quattro giorni dopo, presenziando ad un evento, il Presidente del Consiglio dei ministri ribadiva l'urgenza di investire su un settore fondamentale per le nostre vite. «I terroristi — diceva — vogliono disintegrare il nostro modo di vivere. Ecco perché stiamo cercando di insistere con la cyber security, ecco perché stiamo cercando di valorizzare di più e meglio le nostro contributo militare, il nostro contributo alla sicurezza»;
   la cifra annunciata è stata effettivamente inserita nella legge 28 dicembre 2015, n. 208. Nel mese di gennaio 2016, rispondendo a un'interrogazione parlamentare, il Ministro Maria Elena Boschi aveva anch'essa confermato lo stanziamento di «risorse aggiuntive con un fondo di ulteriori 150 milioni di euro, per rafforzare la prevenzione nel campo della sicurezza informatica e cibernetica. Ma la legge non prevede alcuna modifica del quadro normativo di riferimento che disciplina la gestione di queste risorse e tantomeno il quadro normativo di riferimento per i servizi di sicurezza o legati eventualmente anche alla prevenzione informatica». E ancora: «Rassicuro sul fatto che non è prevista alcuna forma di partecipazione di strutture private. L'unica autorità politica preposta alla gestione dei servizi di sicurezza è e sarà il senatore Marco Minniti. Il governo ha facoltà di avvalersi di consulenze di carattere tecnico. Se decidesse di avvalersi di altre figure di consulenza tecnica gli interroganti hanno tutti gli strumenti per chiedere ulteriori informazioni e il governo risponderà celermente»;
   ad oggi ancora non si conosce la destinazione di questi 150 milioni di euro, ad eccezione dei 15 milioni di euro per la polizia postale, per effetto di un emendamento alla legge di stabilità; vista la rilevanza del tema, già sottolineata, appare piuttosto urgente una spiegazione da parte del Governo su che fine abbiano fatto queste risorse –:
   a chi verranno indirizzate queste risorse, in quali forme e a che scopo. (3-02396)