• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/13810    risulta da « Il Fatto quotidiano» del 13 luglio 2016 che l'Associazione «Rai bene comune» ha presentato un esposto alla procura di Roma, alla Corte dei conti e all'organo di...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13810presentato daMELILLA Giannitesto diGiovedì 14 luglio 2016, seduta n. 654

   MELILLA. — Al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   risulta da « Il Fatto quotidiano» del 13 luglio 2016 che l'Associazione «Rai bene comune» ha presentato un esposto alla procura di Roma, alla Corte dei conti e all'organo di vigilanza RAI, firmato dall'avvocato Vincenzo Iacovino, in merito ai compensi percepiti dalla presidente della RAI Monica Maggioni e dall'inviato Vincenzo Mollica;
   si legge infatti nell'esposto che «coloro che sono legati da un rapporto di lavoro con società a partecipazione pubblica o loro partecipate e al tempo stesso componenti di organi di governo o di controllo», dovrebbero per legge «essere obbligatoriamente collocati in aspettativa senza assegni»;
   l'Associazione chiede alla procura di Roma di accertare se Maggioni e Mollica «godano indebitamente del trattamento previsto per i componenti degli organismi societari, di gestione, controllo, amministrativi e di vertice in misura superiore rispetto a quello onnicomprensivo e in godimento quali dipendenti RAI»;
   richiamando il contratto integrativo RAI-Usigrai, l'esposto sottolinea che «il giornalista chiamato a svolgere le funzioni di direttore avrà diritto a percepire, limitatamente alla durata dell'incarico, un'indennità di funzione, fermo restando l'inquadramento nella qualifica di provenienza (...)», quindi la presidente della RAI non dovrebbe continuare a percepire lo stipendio di direttore di testata, ma tornare al trattamento economico precedente, di caporedattore, che ammonta a circa 100 mila euro l'anno;
   dai dati relativi alla dichiarazione patrimoniale e reddituale, deposita a inizio novembre 2015, che si riferisce unicamente all'ultimo stipendio, risulta che la presidente Maggioni abbia percepito uno stipendio come direttore di Rainews24 pari a 240 mila euro;
   se i dubbi contenuti nell'esposto fossero fondati, la presidente Maggioni dovrebbe guadagnare almeno 140 mila euro in meno;
   nell'esposto si chiede di verificare se la RAI abbia conferito al suo presidente uno stipendio di 240 mila euro, oltre a quello previsto per i consiglieri di amministrazione, di circa 66 mila euro, arrivando a percepire un totale di 310 mila euro annui: circa 200 mila euro in più del dovuto, peraltro – si sottolinea nella denuncia – «la norma prevede la gratuità dell'incarico nel caso in cui siano i dipendenti a ricoprire gli incarichi di amministratore» –:
   di quali elementi disponga il Governo in relazione a quanto sopraesposto e se non ritenga necessario assumere iniziative normative volte a risolvere eventuali dubbi circa l'applicabilità a casi come quelli di cui in premessa delle previsioni contenute nell'articolo 13 del decreto-legge n. 66 del 2014, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 89 del 2014, che ha stabilito il limite massimo ai compensi degli amministratori con deleghe e alle retribuzioni dei dipendenti delle società controllate dalle pubbliche amministrazioni all'importo di 240 mila euro annui. (4-13810)