• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
S.3/03025 Elena FERRARA, BORIOLI, DIRINDIN, Stefano ESPOSITO, FAVERO, FISSORE, FORNARO, MANASSERO, Mauro Maria MARINO, SUSTA, ZANONI - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca -...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-03025 presentata da ELENA FERRARA
giovedì 14 luglio 2016, seduta n.661

Elena FERRARA, BORIOLI, DIRINDIN, Stefano ESPOSITO, FAVERO, FISSORE, FORNARO, MANASSERO, Mauro Maria MARINO, SUSTA, ZANONI - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca - Premesso che:

a partire dall'anno scolastico 2016/2017, in applicazione dell'art. 2 della legge n. 107 del 2015, la dotazione organica dei docenti viene definita "organico dell'autonomia", e prevede l'assegnazione dei posti comuni dell'organico di diritto e dei posti per il potenziamento delle competenze degli alunni;

l'Ufficio scolastico regionale per il Piemonte ha effettuato l'assegnazione dell'organico sia tenendo conto della ripartizione effettuata per le Regioni con decreto interministeriale sia sulla base dei dati sulla popolazione scolastica inseriti nel sistema informativo del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca da parte delle scuole, verificati dagli Uffici scolastici territoriali;

in particolare, in Piemonte nell'anno scolastico 2016/2017 si è registrato un decremento nel numero degli iscritti, nella scuola primaria e secondaria di primo grado, dovuto alla contrazione nel numero delle nascite e dei flussi migratori, e questo si è riflesso sull'organico. Nello specifico, su un totale di 467.825 studenti iscritti all'anno scolastico 2016/2017, la diminuzione è pari a 1.227 unità e si registra in particolare nelle scuole primarie (con un calo di 1.028 unità) e nelle secondarie di primo grado (con un calo di 478 unità), mentre per le superiori si evidenzia un incremento dell'1,59 per cento, pari a circa 2.700 studenti;

analizzando i dati disaggregati per provincia, emerge come, pur trattandosi di un calo generalizzato, alcuni territori risultano particolarmente penalizzati (Asti e Torino per le scuole elementari, Biella, Novara e Vercelli per le medie);

rilevato che:

il calo di iscrizioni non particolarmente significativo ha però di fatto determinato una distribuzione dell'organico di diritto 2016/2017 a livello piemontese che penalizza soprattutto i territori di Novara, Vercelli e del Verbano-Cusio-Ossola. Peraltro, scorporando questo dato complessivo per i diversi ordini e gradi, ad esempio nella provincia di Novara, emerge il quadro seguente: scuola primaria: 89 studenti in meno (da 15.470 a 15.381, con un calo dello 0,58 per cento); scuola media: 140 studenti in meno (da 9.415 a 9.275, con un calo dell'1,49 per cento); scuola superiore: 461 studenti in più (da 13.409 a 13.870, con un aumento del 3,44 per cento);

accanto ai tagli del personale docente, si evidenziano i tagli per il personale ATA. Occorre rilevare come tali tagli si sommino a quelli già effettuati lo scorso anno scolastico e che, in alcune realtà, i posti assegnati ai collaboratori scolastici sono inferiori al numero dei plessi;

tali preoccupazioni sono state manifestate anche dagli organismi sindacali;

in merito, anche in sede di Regione Piemonte, in data 7 luglio 2016 è stata presentata un'interrogazione dal consigliere Domenico Rossi all'assessore di competenza, che ha ottenuto una risposta in data 12 luglio 2016, nella quale, per superare le situazioni che ad oggi presentano delle criticità, viene ipotizzato un incremento dell'organico di fatto in modo tale da garantire la corretta composizione delle classi e la funzionale organizzazione dei servizi nei plessi;

considerato che:

la formazione dell'organico di diritto mediante l'applicazione dell'algoritmo ad oggi utilizzato suscita non poche perplessità, soprattutto in relazione ai risultati relativi alla Regione Piemonte; inoltre, tale sistema di calcolo, qualora l'andamento demografico venisse confermato anche nei prossimi anni, richiederebbe, a parere degli interroganti, una verifica ed eventualmente una rimodulazione;

in mancanza di opportuni interventi nel breve e medio termine, in molte scuole si avrebbero pesanti ricadute sia in termini di dotazioni di personale docente e ATA, sia in termini di qualità dei servizi offerti all'utenza;

ciò impatterebbe negativamente anche sui livelli di sicurezza e di controllo per la carenza di collaboratori scolastici nei plessi (in taluni casi potrebbe anche non essere garantita l'apertura di alcuni plessi) e per ciò che concerne la dotazione del personale docente potrebbe condizionare l'offerta formativa pluriennale elaborata dalle autonomie scolastiche,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non ritenga necessario adottare ogni iniziativa utile a far sì che la Regione Piemonte e le Province maggiormente penalizzate possano disporre di ulteriori risorse di docenti nella formazione dell'organico di fatto e di personale ATA, in modo tale da garantire un adeguato e omogeneo livello di offerta formativa su tutto il territorio regionale e per realizzare gli obiettivi che il Governo ha indicato con la riforma della scuola.

(3-03025)