Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto a cui si riferisce:
S.4/06104 DE CRISTOFARO - Al Ministro della salute - Premesso che:
l'istituto nazionale tumori "Fondazione Pascale", con sede a Napoli, è un istituto di ricovero e cura a carattere scientifico...
Atto Senato
Interrogazione a risposta scritta 4-06104 presentata da PEPPE DE CRISTOFARO
mercoledì 13 luglio 2016, seduta n.659
DE CRISTOFARO - Al Ministro della salute - Premesso che:
l'istituto nazionale tumori "Fondazione Pascale", con sede a Napoli, è un istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) a rilevanza nazionale, non trasformato in fondazione, dotato di personalità giuridica di diritto pubblico e autonomia amministrativa, tecnica, patrimoniale e contabile, ai sensi del decreto legislativo n. 288 del 2003;
il Pascale è il maggiore IRCCS oncologico del Mezzogiorno ed è centro di riferimento per la rete oncologica nazionale e regionale;
con delibera del Consiglio dei ministri in data 23 aprile 2010 si è proceduto alla nomina del presidente della Regione Campania quale commissario ad acta per la prosecuzione del piano di rientro dal deficit sanitario, secondo i programmi operativi previsti dall'art. 2, comma 88, della legge n. 191 del 2009, tenuto conto delle specifiche prescrizioni ed osservazioni comunicate dal Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali e dal Ministero dell'economia e delle finanze;
con deliberazione del Consiglio dei ministri dell'11 dicembre 2015, il dottor Joseph Polimeni è stato nominato commissario ad acta per l'attuazione del vigente piano di rientro;
per la seconda volta l'IRCCS Pascale è in regime di commissariamento;
il 17 dicembre 2015 la Giunta regionale ha proceduto alla nomina del dottor Sergio Lodato come nuovo commissario dell'istituto tumori, già direttore sanitario aziendale durante la gestione del dottor Tonino Pedicini, del dottor Gerardo Botti quale subcommissario sanitario e del dottor Germano Perito subcommissario amministrativo;
il 25 maggio 2016, il subcommissario Gerardo Botti annunciava a "Quotidiano Sanità" le sue dimissioni dichiarando "se un medico come me, abituato a lavorare per il bene dei pazienti e per obiettivi, chiede al direttore generale dell'assessorato alla Salute dieci cose e tutte e dieci gli vengono negate, vuol dire che non ci sono margini di manovra per incidere e dunque, di fronte al rischio di disattendere il mandato, ho ritenuto di tornare a fare il medico";
nella stessa intervista, il dottor Botti denuncia le irrisolte carenze di personale che impediscono al Pascale di funzionare a pieno regime, dichiarando "basterebbero 30 o 40 infermieri in più, 20 tecnici di radiologia e 10 operatori sociosanitari per far volare l'attività clinica di questo istituto" e che "è vero che abbiamo assunto i primari, ma qui i generali ci sono mentre mancano invece i soldati, ossia infermieri, tecnici e Oss oltre agli anestesisti. Per questo la Terapia intensiva - che oggi ha solo 4 posti letto attivi e che grazie alla ristrutturazione in atto presto ne avrà 10 - con l'attuale dotazione di personale non potrà mai funzionare a pieno regime";
i tempi di attesa per i ricoveri superano 97 giorni per senologia, 70 per urologia, 60 giorni per mammografia, un anno per gli esami ecoambulatoriali;
il primario di radioterapia, dottor Paolo Muto, dichiarava a "il Mattino" del 25 maggio 2016 che "i tempi di attesa sono tali che non resta che dirottare i pazienti bisognosi di terapie radiante verso altre strutture".
sempre a "il Mattino" dello stesso giorno, il dottor Botti ribadiva che "il Pascale non può assumere personale, nonostante i conti in ordine, perché lo impediscono alcune norme in base a determinati parametri. E si va avanti con l'abnegazione del personale e con l'illegittimo utilizzo dei precari (borsisti, contrattisti, specializzandi) in delicate attività assistenziali";
il commissario straordinario in carica, dottor Lodato, il 10 giugno 2016 ha annunciato alla stampa ("la Repubblica", edizione di Napoli) l'assunzione di 55 unità di cui 25 infermieri, di cui una cospicua quota da destinare alle sale operatorie, 10 tecnici radiologi, 6 medici, 12 operatori socio sanitari, un farmacista e un dirigente tecnico analista;
considerato che:
il piano ospedaliero regionale recita "considerata la valenza regionale ed extraregionale delle A.O.U. e degli IRCCS, la dotazione organica viene definita dalla regione attraverso l'esito dei lavori di Commissioni paritetiche e a seguito di riconoscimento/conferma degli IRCCS, nell'ambito di specifici provvedimenti";
l'annuncio del commissario straordinario non è suffragato da alcun atto di programmazione aziendale, di cronoprogramma approvato dagli organismi regionali, di definizione dei criteri di razionalizzazione delle unità operative complesse, di verifica dell'efficacia degli investimenti e di ricognizione delle tecnologie acquistate e non ancora adoperate;
in assenza di atti amministrativi, risulta dunque difficile considerare attendibile l'annuncio del piano di potenziamento, dei criteri del fabbisogno per la selezione del personale e per l'azione di rilancio aziendale nonché valutare se esso risponde a criteri di efficienza ed efficacia,
si chiede di sapere:
quali azioni di vigilanza e controllo siano state attivate o si intenda porre in essere per verificare i risultati dell'azione amministrativa commissariale e garantire il funzionamento, nel pieno delle sue potenzialità, dell'istituto nazionale tumori "Fondazione Pascale";
quali azioni siano state poste in essere sulle criticità dell'istituto, e come si intenda ridurre i tempi di attesa per i ricoveri e la chirurgia di eccellenza, atteso che con l'estate si va incontro ad un'ulteriore fisiologica riduzione delle risorse umane;
se il Ministro in indirizzo intenda attuare iniziative per sollecitare il commissario Polimeni a smentire su un presunto depotenziamento dell'IRCCS e delle strutture complesse come la radiologia interventistica, la cardiologia oncologica, la medicina di laboratorio e l'endoscopia oncologica, per le quali recentemente sono state investite risorse nell'ordine di milioni di euro;
quali atti amministrativi (se esistono) siano stati adottati dal commissario straordinario per il potenziamento della struttura e sviluppo clinico-scientifico e quali siano i criteri a motivazione di tali provvedimenti;
se risponda al vero che i costosi macchinari per la radiodiagnostica, inutilizzati da 5 anni, sono ormai dichiarati obsoleti e di chi siano le responsabilità per lo spreco di denaro pubblico, in considerazione del fatto che nessun cittadino ha potuto beneficiare di detti macchinari.
(4-06104)