• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
S.4/06097 VACCARI, IDEM, CAPACCHIONE, Stefano ESPOSITO, VERDUCCI, RANUCCI, Gianluca ROSSI, FABBRI, ANGIONI, LAI, CUCCA, PEZZOPANE, FILIPPIN, MANASSERO, CALEO, SOLLO, PUPPATO, ORRU', GIACOBBE, AMATI,...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-06097 presentata da STEFANO VACCARI
mercoledì 13 luglio 2016, seduta n.659

VACCARI, IDEM, CAPACCHIONE, Stefano ESPOSITO, VERDUCCI, RANUCCI, Gianluca ROSSI, FABBRI, ANGIONI, LAI, CUCCA, PEZZOPANE, FILIPPIN, MANASSERO, CALEO, SOLLO, PUPPATO, ORRU', GIACOBBE, AMATI, DEL BARBA, GINETTI, DIRINDIN, SPILABOTTE - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro della salute - Premesso che:

secondo quando riportato da autorevoli organi di stampa, il marciatore italiano Alex Schwarzer sarebbe risultato positivo al test doping il 21 giugno 2016, dopo la vittoria, il 9 maggio, nella 50 chilometri di marcia, gara di qualificazione per le olimpiadi di Rio 2016; tuttavia, il prelievo si riferiva al 1° gennaio 2016;

dopo il ricorso e la richiesta di nuovi esami presentata dal suo legale e dal suo allenatore Alessandro Donati, ex allenatore della nazionale italiana di atletica leggera, le contro analisi confermerebbero i risultati positivi del test, anche se permangono seri dubbi sulle modalità e le tecniche impiegate per le stesse;

sulla vicenda, la Procura di Bolzano ha aperto un'inchiesta, con l'atleta azzurro parte lesa;

considerato che:

l'industria del doping legale e illegale, grazie alla sua forza economica e alla sua capacità di costruire alleanze e relazioni ad ogni livello, è stata in grado di corrompere i vertici della IAAF (International association of athletics federations) e i vertici di singole federazioni sportive europee e mondiali, come dimostrato dal coinvolgimento in numerose indagini e dalle condanne e squalifiche inferte, dimostrando così la capacità di condizionamento dell'esito dei risultati sportivi in competizioni di atletica e di altre discipline sportive;

l'Agenzia mondiale antidoping (WADA), con la quale collabora dal 2003 il professor Alessandro Donati, è decisiva per la documentazione dei vari casi di doping e la raccolta di segnalazioni provenienti dai diversi Paesi, e attraverso essa è stato possibile dare avvio ad importanti indagini presso le autorità giudiziarie nazionali;

proprio attraverso una di queste segnalazioni, prodotte dal professor Donati e supportate dalle indagini svolte dalla Procura di Bolzano e dal Raggruppamento operativo speciale dei Carabinieri, circa l'esistenza presso un medico italiano, che collaborava e collabora ancora con la IAAF, di un gigantesco database contenente centinaia di casi di atleti internazionali con valori ematici particolarmente elevati, di cui un gran numero di nazionalità russa, è stato possibile avviare un'indagine per riciclaggio e corruzione da parte della magistratura francese, che ha portato all'arresto del vecchio presidente della IAAF, Amine Diack;

considerato inoltre che, a quanto risulta agli interroganti, ben il 76 per cento di chi è stato controllato nel 2015 per doping dal Ministero della salute ha dichiarato di aver assunto integratori o farmaci (soprattutto farmaci) nella settimana precedente il controllo, percentuale che sale al 94 per cento in chi è stato trovato positivo a sostanze dopanti, sostanziando quel "filo rosso" di collegamento tra doping e farmaci da tempo si rende necessario l'inserimento a pieno titolo della lotta al doping, all'abuso di farmaci ed al ricorso ingiustificato all'impiego di integratori, nelle tematiche proprie del piano nazionale della prevenzione;

si ritiene necessario appurare la veridicità delle affermazioni, rese a mezzo stampa dal professor Donati, circa la sequela di minacce, intimidazioni e diffamazioni ricevute telefonicamente, via e-mail e attraverso alcuni media, prima e dopo della gara di Schwarzer del 9 maggio 2016, e successivamente all'avvio della citata segnalazione alla WADA, che presupporrebbero una relazione tra i fatti e le stranezze che hanno portato ai rilievi positivi contro l'atleta italiano,

si chiede di sapere:

se il Governo sia a conoscenza delle vicende citate;

quali siano le azioni messe in campo per chiarire i fatti accaduti all'atleta italiano e quale il coinvolgimento attivo di Coni e Fidal (Federazione italiana di atletica leggera);

se non si ritenga necessario ed urgente il coinvolgimento della Direzione nazionale antimafia per il raccordo delle indagini a livello nazionale ed internazionale sul doping e sulle organizzazioni criminali che ne gestiscono la produzione e la commercializzazione;

se non si ritenga necessaria ed urgente la promozione di una seria e forte campagna di prevenzione verso l'uso del doping e dei farmaci nello sport, da promuovere nelle scuole e nelle società sportive e in rapporto al Coni e agli enti di promozione sportiva, avvalendosi del supporto e delle competenze del Ministero della salute, nonché delle competenze ed esperienze maturate dalle Regioni, dalle aziende sanitarie e dalla consulta nazionale anti doping.

(4-06097)