• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/03049 MORONESE, NUGNES, MARTELLI, BERTOROTTA, SERRA, MANGILI, PUGLIA, CASTALDI, BUCCARELLA, DONNO, GIARRUSSO, SANTANGELO, SCIBONA, LEZZI, PETROCELLI, MORRA, CAPPELLETTI - Al Ministro dell'ambiente...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-03049 presentata da VILMA MORONESE
giovedì 21 luglio 2016, seduta n.665

MORONESE, NUGNES, MARTELLI, BERTOROTTA, SERRA, MANGILI, PUGLIA, CASTALDI, BUCCARELLA, DONNO, GIARRUSSO, SANTANGELO, SCIBONA, LEZZI, PETROCELLI, MORRA, CAPPELLETTI - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare - Premesso che con la legge n. 221 del 2015, recante "Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali", in vigore dal 2 febbraio 2016, è entrato in vigore il "collegato ambientale" alla legge di stabilità per il 2016;

considerato che:

stando alle informazioni contenute nel report sulla situazione dei provvedimenti attuativi del programma di Governo, aggiornato al 22 giugno 2016, per la legge n. 221 sono 33 i provvedimenti attuativi da adottare o adottati. Il 2 maggio 2016 sono decorsi i 90 giorni entro i quali dovevano essere emessi alcuni decreti attuativi del collegato ambientale;

in tutto il collegato ambientale, sono 26 i decreti attuativi previsti di competenza del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, come confermato anche dal ministro Galletti in occasione della risposta ad interrogazioni con risposta immediata presso la Camera dei deputati il 6 aprile 2016 in merito allo stato attuativo dei decreti per la green economy;

in base alle notizie stampa diffuse al 5 maggio, molti decreti attuativi non sarebbero stati adottati nei termini. Ad esempio, mancherebbero all'appello le disposizioni attuative del credito d'imposta per la bonifica dall'amianto che dovevano vedere la luce entro il 2 maggio 2016, mentre non risultano ancora emanate le disposizioni sulla destinazione delle sanzioni amministrative per l'abbandono di rifiuti di piccole dimensioni. Entro la stessa data avrebbe dovuto essere varato il decreto ministeriale che individua porti marittimi dotati di siti idonei al raggruppamento e gestione di rifiuti raccolti durante la gestione delle aree protette. Inoltre non risulterebbe avviato il sistema volontario di vuoto a rendere per le acque minerali e la birra;

considerato che:

con particolare riferimento al compostaggio di comunità i commi 1-septies e 1-octies dell'art. 130 del decreto legislativo n. 152 del 2006, come modificato dall'articolo 38 della legge n. 221, sanciscono che: "Al fine di ridurre la produzione di rifiuti organici e gli impatti sull'ambiente derivanti dalla gestione degli stessi, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, le regioni ed i comuni, nell'ambito delle rispettive competenze, incentivano le pratiche di compostaggio di rifiuti organici effettuate sul luogo stesso di produzione, come l'autocompostaggio e il compostaggio di comunità, anche attraverso gli strumenti di pianificazione di cui all'articolo 199 del presente decreto. I comuni possono applicare una riduzione sulla tassa di cui all'articolo 1, comma 641, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, alle utenze che effettuano pratiche di riduzione dei rifiuti di cui al presente comma. Entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministro della salute, sono stabiliti i criteri operativi e le procedure autorizzative semplificate per il compostaggio di comunità di rifiuti organici. Le attività di compostaggio di comunità che, alla data di entrata in vigore del decreto di cui al presente comma, risultano già autorizzate ai sensi degli articoli 208 o 214 del presente decreto, possono continuare ad operare sulla base dell'autorizzazione vigente sino alla scadenza della stessa";

in base alle informazioni in possesso agli interroganti il decreto non è stato adottato nei termini previsti;

a parere degli interroganti, alcuni Comuni che intendono avviare attività di compostaggio di comunità stanno avendo dei problemi attuativi, proprio in mancanza del decreto ministeriale che coordini a livello nazionale l'attuazione della norma;

considerato inoltre che a giudizio degli interroganti la norma, che darebbe la possibilità di effettuare il compostaggio di comunità in tempi rapidi e con procedure semplificate, permetterebbe ai Comuni in fase di difficoltà nelle gestione della raccolta dei rifiuti urbani di migliorare i servizi ed eventualmente superare fasi critiche senza particolari investimenti economici,

si chiede di sapere:

quali siano le motivazioni per cui i decreti attuativi previsti non sono stati adottati nei termini prescritti;

quali misure il Ministro in indirizzo intenda intraprendere per garantire un monitoraggio puntuale relativo all'attuazione dei decreti previsti della legge n. 221 del 2015 (collegato ambientale), a fronte dei 26 decreti attuativi di competenza del Ministero;

se, alla luce della notevole importanza del compostaggio di comunità e dell'interesse manifestato da alcuni Comuni, intenda emanare al più presto il decreto attuativo previsto dall'articolo 38 della legge n. 221 del 2015.

(3-03049)