Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto a cui si riferisce:
S.4/06164 MARAN - Ai Ministri delle politiche agricole alimentari e forestali e della salute - Premesso che, a quanto risulta all'interrogante:
il 9 settembre 2015, giorno precedente...
Atto Senato
Interrogazione a risposta scritta 4-06164 presentata da ALESSANDRO MARAN
giovedì 21 luglio 2016, seduta n.666
MARAN - Ai Ministri delle politiche agricole alimentari e forestali e della salute - Premesso che, a quanto risulta all'interrogante:
il 9 settembre 2015, giorno precedente all'inaugurazione di "Friuli Doc", evento internazionale per la promozione del vino friulano, il procuratore capo di Udine rendeva noto di aver autorizzato una serie di perquisizioni in 17 aziende vitivinicole, gran parte delle quali friulane;
l'accusa mossa è quella di frode nell'esercizio del commercio e vendita di sostanze alimentari non genuine, derivanti dall'utilizzo di lieviti artificiali, capaci di alterare, migliorandolo, il sapore dei vini;
la notizia veniva, da subito, riportata dai mezzi di informazione locali e dai siti internet nazionali ed internazionali; allo stesso tempo le televisioni locali e la sede Rai del Friuli-Venezia Giulia davano ampio spazio alla notizia;
le perquisizioni eseguite il 10 settembre successivo, in concomitanza con il primo giorno di "Friuli Doc", venivano eseguite "in tutte le aziende agricole con le quali l'enologo produttore del lievito risultava essere entrato in contatto" al fine di "trovare elementi probatori capaci di confermare un quadro già di per sé abbastanza definito"; almeno questo è quanto affermava "Il Messaggero", edizione del Veneto, il medesimo giorno;
da ciascuna delle cantine, i Carabinieri del Nucleo antisofisticazione e sanità prelevavano una serie di campioni di mosto da analizzare, per rivelare se e con quali sostanze i vini sarebbero stati contraffatti;
nella sala stampa allestita il 14 settembre 2015, nel pieno clamore mediatico, stando ai giornali, il procuratore ammetteva che non era ben chiaro che cosa si stesse cercando, se lieviti o aromi, ma in ogni caso le prove dell'alterazione erano schiaccianti;
in ogni caso, sottolineava lo stesso procuratore, "i consumatori possono essere tranquilli nel consumare un prodotto di assoluta eccellenza" perché "l'esaltatore che sarebbe stato impropriamente utilizzato non è dannoso, semplicemente rende l'aroma ancora più piacevole, ancorché sia ottenuto fuori dalle norme";
l'11 dicembre si è diffusa la notizia che le analisi di laboratorio non avevano riscontrato alcuna irregolarità, capace di suffragare le tesi dell'accusa;
considerato che, a quanto risulta all'interrogante:
le aziende vitivinicole del Friuli-Venezia Giulia sono sottoposte a 37 tipi diversi di controlli, effettuati dal NAS (Nucleo antisofisticazioni) dal NOE (Nucleo operativo ecologico), dai Carabinieri, dalle aziende sanitarie, dalla Regione, dalla Provincia, dalla Guardia di finanza, dai Vigili urbani, dai Vigili del fuoco, senza dimenticare l'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione delle frodi dei prodotti agroalimentari del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali;
i lieviti, per questo tipo di vino bianco, hanno un peso determinante e il disciplinare delle varie Doc non entra nel merito della vinificazione, lasciando la possibilità al viticoltore di affinare la sua ricetta, anche per rendere il suo prodotto diverso, ed unico, rispetto agli altri;
tutta la più avanzata ricerca enologica mondiale non fa altro che studiare nuovi lieviti, che esaltino le caratteristiche dei vini bianchi di questo tipo;
rilevato che ad oggi, in seguito alla richiesta della Procura di ottenere un rinvio, non è ancora possibile conoscere l'esito delle indagini, nonostante inizi a diffondersi un certo scetticismo in merito all'impianto accusatorio,
si chiede di sapere:
se i Ministri di indirizzo siano a conoscenza dei fatti esposti;
se siano in grado di fornire una stima dei danni al settore vitivinicolo friulano e nazionale, che appaiono rilevantissimi, sia per la mancata consegna di ordini poi successivamente annullati in seguito alle indagini, sia nel lungo periodo, in termini di immagine per tutto il comparto regionale e nazionale;
se non ritengano che l'accertamento effettuato nei confronti delle imprese vitivinicole non abbia arrecato danno in merito alla riservatezza degli ingredienti e delle qualità proprie dei diversi produttori, accertato che i presunti lieviti contraffatti non sono nocivi per la salute degli individui;
se non ritengano opportuno intervenire, anche da un punto di vista normativo, per evitare che casi del genere, qualunque sia l'esito delle indagini, possano verificarsi in futuro.
(4-06164)