• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/06182 DI MAGGIO - Ai Ministri per la semplificazione e la pubblica amministrazione, per gli affari regionali e le autonomie e della salute - Premesso che a quanto risulta all'interrogante: da...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-06182 presentata da SALVATORE TITO DI MAGGIO
martedì 26 luglio 2016, seduta n.667

DI MAGGIO - Ai Ministri per la semplificazione e la pubblica amministrazione, per gli affari regionali e le autonomie e della salute - Premesso che a quanto risulta all'interrogante:

da numerosi articoli apparsi recentemente sulla stampa nazionale e locale, si apprende che, nell'aprile 2016, l'Asl di Pavia ha indetto un concorso per un posto di coadiutore amministrativo presso il Dipartimento prevenzione veterinaria della stessa ASL;

secondo quanto riportato da tali articoli, gli avviati a selezione di tale concorso sono stati 64 ed hanno svolto la prova selettiva in 3 convocazioni, nei giorni 16, 17, 18 maggio 2016, rispondendo a 3 blocchi di domande;

all'esito della procedura di selezione, proseguono i richiamati articoli, la commissione d'esame ha dichiarato «idonea» (con un punteggio di 8 rispetto al range da 6 a 9, previsto dal bando) una sola candidata alla quale, tuttavia, non è stato attribuito il posto a concorso, in quanto il direttore generale della stessa Asl ha ritenuto di dover annullare in autotutela gli atti endoprocedimentali della procedura selettiva, disponendo il rinnovo della fase valutativa della medesima nei confronti di tutti i candidati presenti alle citate convocazioni di maggio;

la decisione di rinnovare la fase valutativa, come si legge sulla stampa, sarebbe finalizzata, da un lato ad assicurare il superamento di un vizio rilevato nel corso della selezione, e dall'altro a garantire il rispetto del principio di conservazione degli atti giuridici e di divieto di aggravamento del procedimento;

il vizio asseritamente rilevato dal direttore generale della Asl, parrebbe essere correlato all'eccessiva complessità delle domande formulate dalla commissione esaminatrice nell'ambito delle 3 convocazioni che, secondo i richiamati articoli, non avrebbero rispettato le indicazioni del bando, per quanto attiene alle prove di idoneità in esso contenute, con conseguente violazione della lex specialis, che il bando medesimo costituisce;

considerato che a giudizio dell'interrogante:

la decisione del direttore generale di annullare, di fatto, gli effetti della pubblica selezione, se fosse realmente fondata sull'eccessiva complessità delle prove d'esame, costituirebbe precedente di inaudita gravità, poiché andrebbe a penalizzare la vincitrice, che, proprio alla luce di tale complessità, sarebbe stata la "più meritevole", frustrando la finalità tipica delle procedure concorsuali, vale a dire quella di selezionare personale sulla base del fondamentale criterio meritocratico;

la particolare speciosità della motivazione del provvedimento direttoriale può far pensare che la stessa sia stata addotta per consentire, in ultima analisi, una nuova valutazione dei candidati e, dunque, un diverso esito delle prove selettive, quasi come se ci fosse stato un altro candidato "destinato" al posto messo a concorso;

tale incresciosa situazione costituirebbe l'evidente prova dell'assenza d'imparzialità nell'operato della pubblica amministrazione, che, sempre più, necessita di una reale riorganizzazione ispirata proprio al denegato criterio meritocratico oggetto della vicenda in questione,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza della vicenda descritta;

quali siano le loro valutazioni circa quanto accaduto nell'ambito della procedura selettiva pubblica per un posto di coadiutore amministrativo presso il Dipartimento prevenzione veterinaria della ASL di Pavia;

se e quali misure intendano adottare, in via d'urgenza, al fine di verificare e valutare l'operato del direttore della citata ASL, provvedendo ad irrogare le dovute sanzioni, nell'ipotesi di riscontrate violazioni dei fondamentali principi di cui all'articolo 97 della Costituzione ed alla legge n. 241 del 1990 e successive modificazioni, anche al fine di tutelare le posizioni di diritto soggettivo legittimamente acquisite, all'esito della procedura, dalla candidata risultata vincitrice.

(4-06182)