• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
S.9/02483/012 in sede di esame del disegno di legge 2483, premesso che: l'articolo 2, comma 1, posticipa al 2018, ovvero successivamente, il termine previsto per il rimborso degli importi finanziati...



Atto Senato

Ordine del Giorno 9/2483/12 presentato da GIANNI PIETRO GIROTTO
testo presentato
Mercoledì 27 luglio 2016
modificato
lunedì 27 giugno 2016, seduta n. 668

Il Senato,
in sede di esame del disegno di legge 2483,
premesso che:
l'articolo 2, comma 1, posticipa al 2018, ovvero successivamente, il termine previsto per il rimborso degli importi finanziati da parte dello Stato in favore del Gruppo ILVA, ai sensi del comma 6-bis dell'articolo 1 del D.L. n. 191/2015, che, in base alla normativa citata, avrebbero dovuto essere rimborsati nel medesimo esercizio finanziario in cui gli stessi sono stati erogati, nell'ambito della procedura di ripartizione dell'attivo della società ivi prevista. A tal fine è modificato il comma 6-bis dell'articolo 1 del D.L. 4 dicembre 2015, n. 191. La norma citata autorizza i Commissari del Gruppo ILVA a contrarre finanziamenti statali per un ammontare complessivo fino a 800 milioni di euro, di cui fino a 600 milioni di euro nel 2016 e fino a 200 milioni di euro nel 2017, al fine esclusivo dell'attuazione e della realizzazione del Piano di tutela ambientale e sanitaria dell'impresa in amministrazione straordinaria e nel rispetto della normativa dell'Unione europea in materia;
il comma 2 del medesimo articolo reca la copertura finanziaria degli oneri derivanti dal mancato rimborso degli importi finanziati nel 2016 disposto dal comma 1, che comporta un onere, in termini di solo fabbisogno, quantificato pari a 400 milioni di euro nell'esercizio 2016, a compensazione del quale il comma prevede un versamento di pari importo delle somme gestite presso il sistema bancario dalla Cassa per i servizi energetici e ambientali su un apposito conto corrente di tesoreria centrale fruttifero, appositamente aperto e remunerato secondo il tasso riconosciuto sulle sezioni fruttifere dei conti di tesoreria unica;
l'Aeeg ha evidenziato le criticità derivanti dall'applicazione delle suddette norme in quanto un prelievo quantificato in 400 milioni di euro dalle somme gestite presso il sistema bancario dalla Cassa per i servizi energetici e ambientali (CSEA) per le suddette finalità, determina una significativa riduzione dei margini di flessibilità di manovra da parte di CSEA per le attività di competenza nei settori energia e ambiente;
tale minore flessibilità potrebbe, inoltre, determinare, secondo l'Aeeg, la necessità di acquisire ulteriore gettito derivante dal prelievo tariffario, gravando sulle bollette energetiche dei cittadini italiani,
impegna il Governo a verificare e garantire che dall'attuazione delle disposizioni di cui in premessa non derivino aumenti delle tariffe delle bollette elettriche per famiglie e imprese e ad attivarsi per adottare ogni opportuna iniziativa.
rappresentative a livello nazionale e le Associazioni dei Consumatori,".
(numerazione resoconto Senato G2.100)
(9/2483/12)
GIROTTO, CASTALDI