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Atto a cui si riferisce:
C.1/01341    premesso che:     un efficiente sistema di infrastrutture di trasporto e logistico nel nord ovest d'Italia contribuisce allo sviluppo di un sistema produttivo più...



Atto Camera

Mozione 1-01341presentato daFALCONE Giovannitesto diMercoledì 3 agosto 2016, seduta n. 667

   La Camera,
   premesso che:
    un efficiente sistema di infrastrutture di trasporto e logistico nel nord ovest d'Italia contribuisce allo sviluppo di un sistema produttivo più sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale;
    con tale obiettivo le regioni Lombardia Liguria e Piemonte, che costituiscono la macroarea del Nord ovest, e il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti hanno siglato, lo scorso 9 aprile, il Protocollo di intesa per l'attuazione delle iniziative strategiche del sistema logistico del nord ovest individuando gli interventi centrali per realizzare la Piattaforma Logistica con finalità di coordinamento strategico e promozione del sistema logistico del territorio;
    nello scenario europeo e mondiale sono attualmente in atto fenomeni di cambiamento che rappresentano per la macroarea logistica del Nord ovest una grande opportunità:
     lo spostamento dei flussi di merce sui vettori marittimi di grandi dimensioni inducono la centralità del Mediterraneo e della portualità nei traffici internazionali;
     l'imminente apertura dei trafori del Gottardo e del Ceneri e lo sviluppo della dorsale Torino – Lione e del Terzo Valico dei Giovi fanno prevedere una grande permeabilità dell'area verso i mercati europei collocati a nord e ad ovest dell'arco alpino;
    questi fenomeni possono consentire di consolidare l'attuale mercato ma anche di recuperare nuovi traffici in conseguenza di un'azione sinergica ed integrata con le politiche di sviluppo dei porti figuri, valorizzando la funzione degli interporti del nord ovest sia nel loro ruolo di retroporti di Genova e Savona, sia nel ruolo di centri intermodali e luoghi di concentrazione di attività logistiche che si estendono anche alla manipolazione delle merci, generando quindi valore aggiunto dal punto di vista reddituale ed occupazionale;
    l'attuale distribuzione dei traffici marittimi che interessano l'area mediterranea provenendo dal far east asiatico attraverso il Canale di Suez risulta fortemente sbilanciata verso i porti del nord-europa che assorbono circa il 68,4 per cento dei volumi contro il 31,6 per cento che fa riferimento ai porti del Mediterraneo. Tale sbilanciamento è dovuto a diversi fattori che giocano un ruolo fondamentale nelle decisioni delle grandi compagnie di spedizione che controllano il mercato del commercio marittimo;
    in tale contesto assumono particolare rilevanza gli interventi programmati sugli assi (corridoi europei) che collegano i porti del Nord con mercati di destinazione delle merci collocati nel sud dell'Europa, e tra essi anche l'Italia e la Pianura Padana in particolare;
    la macroarea del Nord-ovest essendo funzionalmente collegata alle principali reti di comunicazione transeuropee costituisce un vero e proprio sistema di portualità e retroportualità e pertanto riveste un ruolo strategico nella movimentazione e distribuzione delle merci. In particolare, l'area è posta all'incrocio dei due corridoi TEN-T che collegano l'est e l'ovest (Corridoio Mediterraneo) nonché il nord ed il sud (Corridoio Reno Alpi) del continente europeo e intercetta anche il Corridoio Scandinavo-Mediterraneo;
    entrambi i corridoi sono interessati da «tunnel di base» per l'attraversamento delle Alpi e degli Appennini e consentiranno il transito di treni a quote di pianura, a grande sagoma (AF-PC8o), di lunghezza minima di 75om con possibilità di carico superiori alle 2000 Ton a locomotore singolo. Di tali corridoi, anelli principali appartenenti all'ambito territoriale di riferimento sono le opere costituite dal nuovo collegamento ferroviario Torino-Lione (Corridoio mediterraneo) e dal terzo Valico dei Giovi (corridoio Reno-Alpi), ma il corridoio di direzione nord-sud ricomprende anche il sistema Gottardo – Ceneri realizzato dalla Svizzera;
    con l'apertura delle gallerie di base del Gottardo e del Ceneri si creeranno le condizioni per indirizzare verso gli scali sud europei il traffico oggi appannaggio degli scali del nord Europa, rendendo potenzialmente più competitivo il sistema portuale ligure;
    in generale, per l'area del 7 corridoio Reno Alpi che rappresenta il 18 per cento prodotto interno lordo europeo si prevede un aumento di trasporto ferroviario a scenario 2030 da 44,6 a 82,6 milioni di tonnellate, mentre per l'area del corridoio Mediterraneo, che rappresenta il 17 per cento del PIL europeo, si prevede un aumento di trasporto ferroviario a scenario 2030 da 22,2 a 81,2 milioni di tonnellate;
    i modelli di traffico merci predisposti dalla Commissione europea indicano che entro il 2030 ci sarà un aumento significativo dei flussi di merce trasportati per il tramite della ferrovia, a condizione che siano realizzate le misure in materia di shift modale contenute nei piani di corridoio; la crescita dei porti del Mediterraneo e liguri in particolare, è quindi ancor più giustificata dai minori volumi di emissioni di gas serra complessivamente prodotti dalle rotte marittime e dai trasporti via terra delle merci verso i mercati sud europei;
    la ricerca di maggiore competitività delle grandi compagnie di navigazione impone sempre più l'aumento dei volumi di carico a parità di consumi, come dimostra il fatto che oltre il 50 per cento dei volumi dal Far East si muove oggi su navi con capacità di carico superiore ai 12.500 Teu;
    i possenti investimenti realizzati negli ultimi anni nei tre porti liguri sia da parte pubblica (dragaggi, nuovi terminal con riempimenti, impianti ferroviari) che da parte degli operatori privati (nuove gru, investimenti in ICT), costituiscono già una prima risposta – ancorché non esaustiva – all'esigenza di adeguare le infrastrutture portuali alle nuove dimensioni delle navi portacontainer e all'attesa crescita dei traffici. È ora necessario completare le opere programmate e avviare quelle previste nelle pianificazioni dei porti senza dimenticare gli investimenti in materia di adeguamento della lunghezza delle banchine e della profondità dei bacini portuali, dello spazio di manovra per raggiungere l'accosto e per uscire dal porto, delle gru per la movimentazione di carichi sempre crescenti;
    le tre realtà portuali liguri hanno attivato cantieri per aumentare la capacità di oltre il 50 per cento nei prossimi 5 anni nel settore del container, permettendo di passare da un attuale capacità di 4,3 milioni di Teu (sfruttata all'80 per cento) ad una di 6,6 milioni di Teu al 2020, valorizzabile solo estendendo i bacini di mercato di riferimento anche oltre le Alpi, attraverso innovativi servizi intermodali;
    oltre ai due corridoi fondamentali della rete europea TEN-T la macro area logistica del Nord-ovest comprende milioni di metri quadrati di aree destinate alla logistica, un hub aeroportuale internazionale (Malpensa), tre grandi porti (Genova, La Spezia e Savona), la retroportualità di Rivalta Scrivia e le strutture intermodali di CIM Novara, Sito Orbassano, Busto-Arstizio-Gallarate, Melzo, Mortara, Segrate e altri minori;
    il piano strategico nazionale della portualità e della logistica prospetta obiettivi ed azioni in grado di consentire al sistema portuale e logistico di essere un fondamentale contributore alla ripresa economica del paese ed una garanzia della promozione della sostenibilità;

accanto alle misure per migliorare i servizi di trasporto ed aumentare l'accessibilità dei porti via mare e via terra, essenziali per uno sviluppo deciso del trasporto ferroviario, rimane ancora da sviluppare la governance delle aree logistiche integrate, la cui strutturazione potrebbe costituire il luogo di concertazione con i gestori della rete per la programmazione infrastrutturale portuale/retroportuale;
    in linea con la programmazione nazionale contenuta nel piano strategico nazionale della portualità e della logistica, in relazione al corridoio Mediterrao assumono rilevanza i nodi logistici del novarese e alessandrino, intesi come punti di incrocio tra i Corridoi Mediterraneo e Reno-Alpi, per i quali occorre valutare opportuni scenari di sviluppo anche con l'obiettivo di individuare in Novara la capofila del progetto di sviluppo logistico in virtù della sua posizione strategica per farne un luogo di concentrazione di attività logistiche che si estendono anche alla manipolazione delle merci, generando quindi valore aggiunto dal punto di vista reddituale ed occupazionale;
    già oggi in tutto il Piemonte l'offerta logistica è rilevante potendo contare su una potenzialità di oltre 24 milioni di metri quadrati con destinazione ad attività logistiche e, appunto, su alcune infrastrutture di eccellenza:
     S.I.TO. Torino/Orbassano: interporto di Torino che costituisce insieme all'adiacente S.M. Orbassano (RFI) e a CAAT, una piattaforma logistica a servizio dell'area metropolitana torinese con una superficie di quasi 5 milioni di metri quadrati;
     C.I.M. Novara: Centro logistico intermodale posto in posizione strategica all'incrocio di due principali corridoi europei con una superficie di circa 840 mila metri quadrati;
     Interporto di Rivalta Scrivia – RTE con una superficie di 2 milioni di metri quadrati che costituisce il retroporto di riferimento per la portualità ligure;
    è quindi fondamentale che gli interventi sulla rete afferente al nodo di Torino, al nodo di Novara ed alle relative connessioni con i porti liguri, siano programmati e realizzati con un orizzonte temporale compatibile con le esigenze del sistema logistico del nord-ovest nel breve o medio periodo;
    è importante che le tre regioni del Nord-ovest concorrano nell'ambito del tavolo nazionale di coordinamento delle priorità di sistema portuali ad elaborare l'accordo quadro nazionale volto a sostenere attività di interesse comune in materia di sviluppo logistico di area vasta a supporto del sistema portuale;
    in tale contesto l'intento che il piano strategico nazionale della portualità e della logistica (PSNPL) persegue si pone in linea con le azioni già avviate tra le regioni del Nord-ovest sui temi dei corridoi strategici europei (Core network) e delle relative infrastrutture di connessione (Comprehensive network) e sulle iniziative relative alla logistica di corridoio. Tra queste azioni si inserisce a pieno titolo la cabina di regia per la logistica del Nord-Ovest in merito ai due corridoi Reno-Alpi e Mediterraneo finalizzata alla condivisione ed al coordinamento delle politiche di sviluppo che le regioni Piemonte, Liguria e Lombardia si propongono di attuare nell'ambito della logistica territoriale collegata alle attività dei porti di Genova e di Savona e più in generale alla portualità dell'Alto Tirreno;
    il 28 luglio 2015 la Commissione ha lanciato ufficialmente la strategia dell'Unione europea per la regione alpina (EUSALP), la quarta strategia macroregionale, dell'Unione europea che riguarda cinque Stati membri (Austria, Francia, Germania, Italia e Slovenia) e due Paesi terzi (Liechtenstein e Svizzera), coinvolgendo totale di 48 regioni. Sarebbe utile e auspicabile coordinare le attività e le iniziative per lo sviluppo della logistica del nord ovest con la strategia EUSALP, per quanto riguarda il trasporto merci in linea con il 2o Pilastro «Connettività per tutti: alla ricerca di uno sviluppo territoriale equilibrato attraverso modelli di mobilità ecocompatibili, sistemi di trasporto, servizi di comunicazione e infrastrutture»;
    il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti definendo i contenuti del documento pluriennale di pianificazione (DPP) di cui al decreto legislativo n. 228 del 2011, che include e rende coerenti tutti i piani e i programmi di investimento per opere pubbliche di propria competenza ed in particolare il contratto di programma RFI relativo agli investimenti sulla rete ferroviaria

impegna il Governo

   a dare esecuzione, per le parti di propria competenza, al protocollo di intesa per l'attuazione delle iniziative strategiche del sistema logistico del Nord-ovest siglato con le Regioni Liguria, Lombardia e Piemonte;
   ad individuare quali priorità, all'interno della programmazione nazionale contenuta nel DPP di cui al decreto legislativo n. 228 del 2011, gli investimenti e gli interventi per lo sviluppo dei nodi logistici di Novara e Alessandria, in considerazione della loro rilevanza strategica come punti di incrocio tra i corridoi Mediterraneo e Reno-Alpi, delineando quegli scenari di sviluppo funzionali alla crescita dell'intera macro area del nord ovest;
   a prevedere che la programmazione e la realizzazione degli interventi per l'adeguamento prestazionale e tecnologico delle tratte di adduzione al valico del Frèjus lungo il Corridoio Mediterraneo, nonché gli interventi afferenti al nodo di Torino, al nodo di Novara ed alle relative connessioni con i porti liguri, avvengano con un orizzonte temporale compatibile con le esigenze del sistema logistico del Nord-ovest;
   ad istituire un tavolo di concertazione permanente tra le regioni, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e Rete ferroviaria italiana al fine di verificare e ad aggiornare gli interventi infrastrutturali relativi al potenziamento e all'adeguamento della rete ferroviaria del Nord-ovest, con particolare riferimento alle prestazioni per la circolazione di treni merci, con l'obiettivo di definire un piano di interventi condiviso tra i soggetti istituzionali interessati che possa essere recepito nel DPP di cui al decreto legislativo n. 228 del 2011 e negli aggiornamenti annuali del contratto di programma tra Stato e RFI relativo agli investimenti sulla rete ferroviaria;
   al fine di rafforzare la sussidiarietà verticale e orizzontale, indispensabile per raggiungere gli obiettivi di sviluppo e crescita della Macroarea Nord-ovest, a promuovere le più opportune modalità di partecipazione alla cabina di regia, con particolare riguardo agli enti locali della città di Novara, istituita tra le tre regioni per dare maggior forza all'iniziativa nell'ambito delle strategie nazionali delineate con il piano strategico nazionale della portualità e della logistica.
(1-01341) «Falcone, Fragomeli, Paolo Rossi, Rampi, Malpezzi, Fiorio, Oliverio, Sbrollini, Pinna, Barbanti, Mongiello, Palma, Magorno, Preziosi, Lodolini, Rostellato».