• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/09394    il 25 novembre 2014 si è conclusa positivamente la conferenza di servizi ai sensi dell'articolo 165 e ss. del decreto legislativo n. 163 del 2006, avviata il 27 ottobre 2014, presso la...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-09394presentato daMOGNATO Micheletesto diMercoledì 3 agosto 2016, seduta n. 667

   MOGNATO, MARTELLA, MURER, MORETTO e ZOGGIA. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso:
   il 25 novembre 2014 si è conclusa positivamente la conferenza di servizi ai sensi dell'articolo 165 e ss. del decreto legislativo n. 163 del 2006, avviata il 27 ottobre 2014, presso la struttura tecnica di missione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per l'approvazione del progetto preliminare Piattaforma d'altura al porto di Venezia e Terminal Container Montesyndial;
   sono trascorsi quasi due anni dalla conclusione della conferenza dei servizi e ai sensi dell'articolo 168 del decreto legislativo n. 163 del 2006 il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti avrebbe dovuto formulare «al CIPE a mezzo della struttura tecnica la proposta di approvazione o rinvio del progetto a nuova istruttoria, tenendo conto di tutte le proposte di prescrizioni o varianti acquisite agli atti. Il CIPE, su proposta del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, approva o rinvia a nuova istruttoria il progetto, accogliendo le proposte di prescrizioni e varianti compatibili, le caratteristiche tecniche e funzionali e il limite di spesa»;
   ai sensi dell'articolo 3, comma 9-bis, del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 novembre 2014, n. 164, comunemente conosciuta come decreto-legge «Sblocca Italia», era previsto che le opere elencate nell'XI allegato infrastrutture, approvato ai sensi dell'articolo 1 della legge 21 dicembre 2001, n. 443, e successive modificazioni e dal CIPE, nella seduta dell'agosto 2014, e per le quali all'entrata in vigore della legge di conversione, era stata già indetta la conferenza di servizi, di cui all'articolo 165 del decreto legislativo n. 163 del 2006, vengono trasmesse in via prioritaria, entro il termine di 180 giorni, allo stesso CIPE, al fine dell'assegnazione delle risorse finanziarie necessarie per la loro realizzazione. Tra le opere dell'XI allegato infrastrutture, vi è la realizzazione della «Piattaforma d'altura di Venezia» il cui avvio è stato disposto dall'articolo 1, comma 186, della legge di stabilità 2013;
   a norma dell'articolo 165 del decreto legislativo n. 163 del 2006 «il progetto preliminare delle infrastrutture è istruito e approvato ai fini della intesa sulla localizzazione dell'opera e, ove previsto, della valutazione di impatto ambientale; ogni altra autorizzazione, approvazione e parere, comunque denominato, è rilasciato sul progetto definitivo dell'opera ai sensi dell'articolo 166»;
   il progetto piattaforma d'altura al porto di Venezia ha acquisito sia l'intesa sulla localizzazione dell'opera (delibera della regione Veneto n. 1678 del 19 novembre 2015) sia il parere della commissione VIA (n. n. 1320 del 2 agosto 2013) e pertanto è da intendersi giuridicamente completo delle necessarie autorizzazioni previste per la trasmissione da parte del Ministero delle infrastrutture al CIPE;
   al progetto devono essere applicate, in base al comma 27 del citato articolo 216 del decreto legislativo 18 aprile 2016 n. 50, le disposizioni del decreto legislativo n. 163 del 2006 in quanto: «Le procedure per la valutazione di impatto ambientale delle grandi opere avviate alla data di entrata in vigore del presente decreto secondo la disciplina già prevista dagli articoli 182, 183,184 e 185 di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, sono concluse in conformità alle disposizioni e alle attribuzioni di competenza vigenti all'epoca del predetto avvio. Le medesime procedure trovano applicazione anche per le varianti»;
   gli impegni assunti nell'ambito degli accordi di programma tra autorità portuale di Venezia e magistrato alle Acque del 16 settembre 2009 e del 4 agosto 2010, oltre ad inquadrarsi in una serie di interventi volti ad ampliare ed adeguare le infrastrutture portuali rispetto alle nuove esigenze, tengono conto dei limiti alla navigazione già imposti con la posa dei cassoni del MoSE alla bocca di Malamocco che ne ha ridotto il pescaggio utile a -12.00 metri e di quelli ulteriori che deriveranno dalla messa in esercizio del sistema Mo.S.E. per il controllo delle maree e delle prescrizioni di cui alla legge 29 novembre 1984, n. 798 (cosiddetto legge speciale per Venezia) per la salvaguardia della laguna di Venezia;
   sussiste per il Governo l'obbligo dell'estromissione dei petroli dalla laguna di Venezia ai sensi della legge speciale di cui sopra e, in assenza dell'approvazione dell'intero progetto preliminare VOOPS anche quest'obbligo verrebbe disatteso;
   l'intervento è previsto nella legge di stabilità 2012, come rimodulata dalla legge di stabilità 2015, che autorizza la spesa nei limiti di importo e annuali ivi indicati per le «attività finalizzate alla realizzazione della piattaforma d'altura»
   presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti nel mese di giugno 2016 si sono svolti tre incontri con la direzione generale Porti e la struttura tecnica di missione in cui sono stati affrontati i temi giuridici, ingegneristici, economici e trasportistici del progetto, con quindi un'istruttoria aggiuntiva rispetto a quanto previsto dalla norma;
   il 16 aprile 2016 l'autorità portuale di Venezia ha pubblicato il bando per l'appalto del servizio di progettazione definitiva dei lavori relativi di realizzazione della piattaforma d'altura al porto di Venezia e Terminal Container Montesyndial della diga foranea del molo container e dell'area servizi in Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea (GU/S S75 16/04/2016 131892-2016-IT), il quale prevede che dovrà essere predisposta a cura dell'affidatario del servizio la Relazione per la verifica di ottemperanza ambientale (ai sensi degli articoli 166 e 185 decreto legislativo n. 163 del 2006), attestante la rispondenza del Progetto Definitivo (comprensivo della Variante della diga a cassoni circolari) al Progetto Preliminare e alle osservazioni e raccomandazioni espresse dalla Commissione VIA, dalla conferenza di servizi e dal Consiglio superiore dei lavori pubblici. L'importo complessivo posto a base di gara trova copertura nei finanziamenti attribuiti dalla Legge di Stabilità 2014/2015 e nelle risorse proprie dell'autorità portuale di Venezia;
   in assenza dell'approvazione in linea tecnica del progetto preliminare da parte del CIPE, non è possibile né rendere definitivo il parere  VIA, né adeguare gli strumenti urbanistici;
   in assenza dell'approvazione del CIPE non possono essere avviati i lavori relativi al primo lotto funzionale relativo al terminal container in area Montesyndal a Porto Marghera; si viene così meno al principio di leale collaborazione fra enti con riferimento agli obblighi assunti dal Governo all'accordo di programma sottoscritto da Ministero dello sviluppo economico, regione Veneto, comune di Venezia ed autorità portuale di Venezia per la riconversione e riqualificazione dell'area di crisi industriale complessa di Porto Marghera, siglato l'8 gennaio 2015;
   eventuali ritardi nella trasmissione del progetto al CIPE comporterà pertanto inevitabilmente il venir meno agli accordi presi con lo stesso Ministero dello sviluppo economico e la perdita di finanziamenti già stanziati e assegnati dal Governo per il rilancio di Porto Marghera a salvaguardia dei livelli economici ed occupazionali del territorio veneziano;
   come identificato anche dallo stesso Ministro Delrio, il porto di Venezia rappresenta un terminale importante della VIA della Seta e della strategia OBOR;
   hanno fatto visita al porto in questi mesi diversi investitori internazionali interessati al progetto VOOPS che in assenza di un segnale formale da parte del Governo italiano (l'approvazione in linea tecnica del progetto preliminare da parte del CIPE) non potranno che abbandonare ipotesi di investimento con l'ennesima mancata occasione dell'Italia nel rilancio delle infrastrutture portuali a vantaggio di quelle del Nord Europa, già attrezzate per contrastare i porti italiani e del sud europa (si veda l'ultimo rapporto Panteia);
   le gare per la costruzione e la gestione della piattaforma d'altura verranno bandite esclusivamente sul progetto definitivo riducendo quindi i rischi sia per il pubblico che per il privato;
   i finanziamenti pubblici attualmente a disposizione e in parte già spesi sono previsti dalla legge di stabilità 2013, legge di stabilità 2015 e dalla legge di stabilità 2016, oltreché dall'accordo con il Mise di cui sopra, da fondi comunitari e da risorse proprie dell'APV –:
   se il progetto preliminare «Piattaforma d'altura al Porto di Venezia e Terminal Container Montesyndial verrà sottoposto al CIPE entro il mese di agosto 2016 per l'approvazione in linea tecnica affinché venga deliberato l'avvio dei lavori per il primo lotto funzionale a Porto Marghera garantendo, per quanto di competenza, che il finanziamento previsto dalle leggi di stabilità sopra citate rimanga invariato. (5-09394)