• Testo RISOLUZIONE IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.7/01079    premesso che:     in Italia ogni giorno sono, in media, oltre 3 milioni i passeggeri che usufruiscono del servizio ferroviario regionale, in particolare per ragioni di lavoro...



Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-01079presentato daPAGANI Albertotesto diMercoledì 3 agosto 2016, seduta n. 667

   La IX Commissione,
   premesso che:
    in Italia ogni giorno sono, in media, oltre 3 milioni i passeggeri che usufruiscono del servizio ferroviario regionale, in particolare per ragioni di lavoro o di studio;
    secondo il rapporto Pendolaria 2015 di Legambiente, i pendolari che scelgono il trasporto pubblico su ferro, contribuendo in misura rilevante a ridurre l'inquinamento e la congestione delle aree urbane, aumentano solo nelle regioni dove negli ultimi anni il servizio non è stato tagliato e sono stati realizzati investimenti nell'acquisto di nuovi treni (Alto Adige + 7,9 per cento di passeggeri), mentre nelle linee riqualificate i pendolari sono triplicati;
    la maggiore domanda di trasporto pendolare (il 91 per cento del totale) è concentrata, in ordine decrescente, nelle regioni Lombardia, Lazio, Toscana, Campania, Piemonte, Emilia-Romagna, Veneto, Puglia e Liguria;
    il Piemonte ha già subito negli ultimi anni il taglio di 14 linee ferroviarie (-35.000 viaggiatori al giorno rispetto al 2011) e ha registrato un aumento del costo dei biglietti pari al 47 per cento: l'impatto è stato di particolare rilievo nel territorio compreso tra Biella, Vercelli e Novara, a forte richiesta di mobilità pendolare;
    Trenitalia, a partire dal prossimo mese di settembre, ha in programma di spostare dalla storica tratta Torino-Milano alla linea Alta Velocità i treni Frecciabianca 9712 Venezia-Torino e 9733 Torino-Venezia, con la conseguenza che saranno soppresse le fermate di Novara e Vercelli, peggiorando il servizio per i pendolari che utilizzano tali treni in fasce orarie dove non esistono alternative o per ovviare alle endemiche situazioni di sovraccarico dei convogli regionali negli orari di punta;
    la celta di Trenitalia investe una tratta commerciale non contribuita dalla regione e comporta l'intervento della stessa nel predisporre soluzioni alternative per far fronte ad un'oggettiva penalizzazione attraverso un servizio di trasporto regionale veloce che, con sole tre fermate, garantisca gli stessi tempi di percorrenza ed eviti ricadute negative sulle potenzialità socio-economiche del territorio, con particolare riguardo al turismo;
    il potenziamento della rete regionale implica interventi importanti come l'elettrificazione della linea Biella-Santhià e il completamento di progetti non prima di quattro, cinque anni, tempi incompatibili con le esigenze dei pendolari che ogni giorno si spostano per studio o lavoro;
    anche se fosse possibile realizzare il potenziamento delle linee regionali entro settembre l'inserimento di nuovi e più veloci treni in aggiunta a quelli in servizio richiederebbe consistenti risorse a integrazione del contratto di servizio regione Piemonte-Trenitalia;
    i treni regionali veloci potrebbero svolgere un servizio analogo a quello attuale garantendo il collegamento tra città capoluogo quali Novara e Vercelli e le grandi reti di trasporto nazionale – portando il tempo di percorrenza di tali convogli tra Torino a Milano a livelli paragonabili a quello dei Frecciabianca – solo nell'ipotesi in cui siano previste non più di 3 fermate sulla tratta; in questo caso rimarrebbe comunque esclusa Santhià, stazione nevralgica anche per il pendolarismo biellese;
    nei servizi cosiddetti «a mercato», Frecciarossa, Frecciabianca e Frecciargento, gli investimenti di Trenitalia, in particolare nel Centro-Nord, hanno determinato un aumento dei pendolari e dei viaggiatori in ragione dell'introduzione di collegamenti diretti, dell'utilizzo di nuovo materiale rotabile e della riduzione dei tempi di percorrenza;
    viceversa il cosiddetto servizio «universale» – intercity e treni notturni – e i treni regionali, regolati da un contratto di servizio diverso per ogni regione, hanno subito dal 2010 ad oggi tagli che si possono stimare intorno al 6,5 per cento medio a livello nazionale;
    il trasporto ferroviario regionale è caratterizzato, in tutt'Italia, da ritardi e disservizi, nonostante la rilevante e crescente domanda dei pendolari, in particolare su alcune linee del Nord-Ovest (la Milano-Novara-Vercelli, con 38.000 viaggiatori al giorno, è una delle linee pendolari più frequentate in Italia);
    l'età media dei treni in servizio nelle regioni è di 18,6 anni, con differenze da regione a regione; a livello europeo, si considera come indicatore anagrafico per la sostituzione del materiale rotabile il superamento dei 20 anni di età, quando diventano necessari una sostituzione o almeno un intervento di revamping completo;
    l'indagine conoscitiva della IX commissione della Camera sul trasporto pubblico locale che si è conclusa nel 2015 ha stimato che, per garantire un pieno ristoro dei tagli intervenuti negli ultimi anni, il Fondo nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del trasporto pubblico locale, previsto dall'articolo 16-bis del decreto-legge n. 95 del 2012, interamente ridisciplinato dalla legge di stabilità per il 2013, dovrebbe essere incrementato dagli attuali 4.929 milioni di euro a 6.330 milioni di euro,

impegna il Governo:

  ad intervenire presso Trenitalia affinché sospenda la propria decisione di spostare i FrecciaBianca sulla linea dell'Alta Velocità, in modo tale da garantire che le tracce ora ad essi dedicate siano riservate al potenziamento dei treni regionali;
   ad assumere iniziative, per quanto di competenza, volta ad aumentare le risorse per coprire i costi relativi all'introduzione dei servizi ferroviari veloci;
   a garantire, per quanto di competenza, un'effettiva vigilanza sulla qualità dei servizi pubblici di trasporto ferroviario, affinché sia realizzato un servizio efficiente e di qualità, con treni nuovi, rapidi, frequenti e puntuali, carrozze comode, pulite e non sovraffollate, stazioni sicure e presidiate, informazioni ai viaggiatori, e, soprattutto, per garantire un'adeguata e completa rete di collegamenti secondo i più avanzati standard europei.
(7-01079) «Pagani, Falcone».