• Testo RISOLUZIONE IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
S.7/00251 esaminata la proposta di direttiva in titolo, premesso che: la proposta si inserisce in una pluralità di iniziative dell'Unione europea volte a sviluppare una politica globale di...



Atto Senato

Risoluzione in Commissione 7-00251 presentata da RICCARDO MAZZONI
mercoledì 3 agosto 2016, seduta n.418

La Commissione,
esaminata la proposta di direttiva in titolo,
premesso che:
la proposta si inserisce in una pluralità di iniziative dell'Unione europea volte a sviluppare una politica globale di gestione della migrazione, in particolare quella legale;
la proposta sostituisce la direttiva sulla Carta blu UE (2009/50/CE) relativa alle condizioni di ingresso e di soggiorno nel territorio degli Stati membri, per periodi superiori a tre mesi, dei cittadini di Paesi terzi che intendano esercitare un lavoro altamente specializzato,
valutato che:
l'obiettivo dell'intervento è accrescere la capacità dell'Unione europea di attrarre e trattenere cittadini di Paesi terzi altamente specializzati e rafforzare così la competitività dell'economia europea, ovviando alle carenze di competenze e alle conseguenze dell'invecchiamento demografico sul territorio dell'Unione,
rilevato, in particolare, che:
si fa riferimento al lavoro altamente specializzato, in luogo di quello qualificato, prevedendo l'obbligo per gli Stati membri di riconoscere la competenza suffragata da qualifiche professionali superiori, che possono essere attestate non solo da titoli d'istruzione superiore ma anche da competenze professionali superiori;
è allargato l'ambito di applicazione della Carta Blu UE anche agli imprenditori innovativi, ossia ai lavoratori autonomi, per i quali si crea una serie separata di condizioni di ammissione;
la proposta si applica ai beneficiari della protezione internazionale ai sensi della Direttiva 2011/95 UE (Direttiva qualifiche), i quali potranno richiedere la Carta Blu UE come qualsiasi altro cittadino di un Paese terzo, mantenendo tutti i diritti di cui godono come beneficiari di protezione;
i richiedenti nei confronti dei quali lo Stato membro interessato avrà preso una decisione positiva otterranno un permesso di soggiorno denominato "Carta blu UE", che autorizza il titolare a entrare, rientrare e soggiornare nel territorio dello Stato membro interessato, e a godere dei diritti riconosciuti dalla direttiva stessa, per un periodo di almeno 24 mesi, rinnovabile, o comunque pari al contratto di lavoro più tre mesi, qualora la durata dell'impiego sia più breve;
è disciplinata la mobilità fra Stati membri: i titolari della Carta blu UE potranno entrare e soggiornare anche in altri Stati membri, senza ulteriori visti o autorizzazioni, per esercitarvi un'attività professionale, per un periodo di 90 giorni nell'arco di 180 giorni e si prevedono anche procedure semplificate e accelerate per i titolari della Carta blu UE che intendano richiederne un'altra in un secondo Stato membro, in base a un contratto di lavoro valido o a un'offerta di lavoro vincolante,
considerato altresì che:
la proposta è conforme al principio di sussidiarietà, in quanto gli obiettivi che questa si pone non possono essere realizzati in maniera sufficiente dagli Stati membri, soprattutto per quanto riguarda la questione della mobilità;
la direttiva si limita a quanto è necessario per conseguire gli obiettivi prefissati, in ottemperanza al principio di proporzionalità,
valutata la relazione del Governo, elaborata ai sensi dell'articolo 6, comma 4, della legge n. 234 del 2012,
si pronuncia in senso favorevole.
(7-00251)
MAZZONI